Enjoy food, travels and life

Oggi è la giornata nazionale della Carne Salada indetta da AIFB (Associazione Italiana Food Blogger), la cui ambasciatrice è Manuela del blog Profumi e colori.
Questa giornata si inserisce nell'iniziativa del Calendario del Cibo Italiano a cui sono felice di poter ancora partecipare.

Per chi ancora non la conoscesse, la Carne Salada è un salume caratteristico trentino dalle lontane origini. Le prime testimonianze dell'esistenza di questo prodotto risalgono a un manoscritto di cucina del Quattrocento, per poi comparire nei testi di cucina sempre più spesso fino ai giorni nostri.
Pare che questo prodotto particolare nacque nell'area che va dal Basso Sarca a Tenno (praticamente alla sorgente del Lago di Garda), ma ben presto, grazie alla facilità di conservazione a lungo nel tempo anche in climi più freddi come quelli montani, si diffuse in tutto il Trentino.
Pensateci un po': i grandi pascoli montani e quindi i grandi quantitativi di carne di ottima qualità, i lunghi e rigidi inverni, la necessità di conservare a lungo gli alimenti (per altro preziosi come la carne) sono senz'altro fattori che hanno contribuito a far sì che questo prodotto nascesse e si diffondesse con grande velocità. E come sempre con la grande diffusione questo salume ha di conseguenza trovato largo impiego in cucina in svariati modi.

Burger panino con carne salata trentina salume tipico ricetta facile e gustosa - salt-cured beef burger recipe

La Carne Salada non è però prodotta con una qualsiasi parte del bovino, bensì da un taglio magro, anzi magrissimo, di fesa di bovino adulto che viene cosparso con una miscela di sale e altri ingredienti (fra cui spezie). Il pezzo poi viene disposto in un contenitore chiuso, buio e a una temperatura di circa 12 °C a riposare per un tempo che va dalle due alle cinque settimane a seconda delle dimensioni del taglio.
Ogni due o tre giorni la carne viene massaggiata fino al termine della maturazione, per poi essere consumata.
Il prodotto finale, come dice il nome stesso, è salato e di un intenso rosso rubino. Si può consumare sia come carpaccio crudo (se tagliatto a fette sottili), che cotto (se tagliato a fette più spesse).

Tempo fa ne avevo già parlato in un altro post, in cui avevo preparato un classico Carpaccio di carne salada e fasoi, tipica ricetta trentina. Oggi invece ho deciso di prepararla leggermente scottata in un gustoso panino da mangiare magari in un bel picnic all'aria aperta.

Carne salada burger

Preparazione: 10 min.Cottura: 1 min.Riposo: nessuno
Porzioni: 4 Kcal/porzione: 510 circa
Ingredienti:

  • 4 panini tipo laugenbrot
  • 200 g di carne salada trentina affettata (h=2 mm circa)
  • 1 cespo di cicoria Pan di Zucchero
  • 1 pomodoro maturo
  • Qualche anello di cipolla rossa
  • 1 noce di burro
  • 1 cucchiaio di olio extravergine di oliva
Preparazione:

  1. Affettare il pomodoro e poi finemente la cicoria; condirli con un filo d'olio in una ciotola.
  2. Aprire i panini a metà e scaldarli in forno o in un tostapane qualche istante.
  3. Fondere una piccola noce di burro in una padella antiaderente, scottare molto velocemente le fette di carne salada.
  4. Una volta scaldati i panini farcirli a piacimento con cicoria, carne salada (e i succhi di cottura), pomodoro, anelli di cipolla e infine ancora cicoria. Servire immediatamente.
www.zonzolando.com © - All rights reserved

A presto!


Le ultime parole famose:

"Ah, ora che vado in ferie avrò finalmente più tempo per dedicarmi al blog. Cucinerò e fotograferò un sacco, così scriverò tanti post, magari anche qualcuno da poter salvare e utilizzare nei tempi di magra."

Detto fatto no?
Negli ultimi giorni son piovuti post e ricette a gogò, non è così?
No, non è così.
Si dà il caso che la scrivente sottoscritta, in ferie da mo' (nel senso da un pezzo), si sia limitata a ricette estive banali, abbia fotografato ben una - no dico, una! (ed già è un miracolo) - ricetta, e abbia dedicato al blog un millesimo del tempo che aveva preventivato.
E la cosa bella?
'Un me ne pole fregà di meno!
Se non sono stata ai fornelli, alla scrivania, o attaccata al cellulare e ai social network è semplicemente perché mi sono goduta ogni istante di questi giorni favolosi.
Me la sono spassata. Ce la siamo spassata.
Alla grande.

No bake Peach Cheesecake alle pesche senza cottura dolce estivo fresco soffice ricetta facile e veloce

Pubblico velocemente questa ricetta, che avevo preparato a luglio e che ci siamo sbafati in sette nel giro di mezz'ora.
E' un dolce fresco ed estivo, non serve il forno ed è piuttosto veloce da preparare.
Le pesche la fanno da padrone, è morbido, cremoso e piuttosto alto come i classici cheesecake americani.
Qualora lo preferiste meno generoso e quindi meno alto (cioè se proprio volete fare un peccato) riducete di un terzo le dosi del ripieno.

Cheesecake alle pesche senza cottura

Preparazione: 30 min.Cottura: 30 sec.Riposo: 4 ore o +
Porzioni: 10 Kcal/porzione: 510 circa
Ingredienti:

Per la base:
  • 200 g di biscotti secchi a piacere
  • 100 g di burro
Per lo strato al formaggio:
  • 350 g di formaggio cremoso spalmabile tipo Philadelphia
  • 250 g di mascarpone
  • 250 g di ricotta
  • 100 g di zucchero
  • 6 g di colla di pesce¹
  • 50 ml di latte
  • 7 pesche gialle
  • Qualche fogliolina di menta
Preparazione:

  1. Per preparare la base rivestire una teglia del ø 22 cm con carta da forno sia sul fondo che sull'anello.
  2. Frullare in un mixer i biscotti assieme al burro fuso e poi trasferirli sul fondo della teglia per formare la base di biscotto. Risalire anche di un paio di centimetri o più sui bordi. Premere delicatamente per compattare il tutto e poi lasciare riposare in frigo intanto che si prepara lo strato cremoso.
  3. Lavare le pesche e lasciarne una da parte per la decorazione. A seconda dei gusti pelare o no le rimanenti e poi tagliarle a cubetti grossolani.
  4. Ammollare la colla di pesce in acqua fredda. In una ciotola mescolare con le fruste il formaggio col mascarpone, la ricotta e lo zucchero. Il composto dovrebbe risultare spumoso, liscio e gonfio.
  5. Scaldare per 30 secondi nel microonde alla massima potenza il latte e poi disciogliervi completamente la colla di pesce ben scolata e strizzata. Unirla al composto e montare ancora per amalgamare il tutto perfettamente.
  6. Unire le pesche a cubetti dentro la crema e mescolare.
  7. Prendere dal frigo la teglia, versarvi sopra il ripieno e livellare la superficie del dolce.
  8. Lasciare riposare in frigo per almeno 4 ore (meglio ancora una notte).
  9. Prima di servire decorare a piacere la superficie con alcune fettine della pesca tenuta da parte e alcune foglioline di menta.
Note:

  1. Se al posto della colla di pesce si utilizza agar-agar questo dolce è adatto anche a vegetariani.
www.zonzolando.com © - All rights reserved

Sì, lo so che sono scappata anche da Facebook, Instagram eccetera, ma che ci posso fare se mi pesa troppo perdere tempo a pubblicare foto per far vedere la mia bellissima vacanza al mondo, piuttosto che godermela a pieno io in quel momento? ;-)
Sono soddisfatta, non ho perso tempo e me la sono spassata a gogò col mio Massi.
Questi giorni di ferie me li ricorderò: densi, inaspettati, ricchi, zonzolosi, spendaccioni, improvvisati, vissuti e tanto felici.
🂱 🂱 🂱 🂱 Sto! :-)


Benvenuti al nuovo appuntamento con la "Zonzolando's Serendipity Box", la scatola che serve a ricordare i piccoli grandi piaceri della vita, cogliendo il meglio di ciò che ci offre.

Troppo spesso infatti le nostre giornate sono riempite di pensieri e preoccupazioni tendendo a dimenticare il bello che nella vita c'è (sempre!). Con questa scatola voglio immortalare, se non tutto, gran parte delle cose belle che riempiono la mia/nostra vita quotidiana (ma che potrebbe essere anche quella di tutti), dalle grandi alle piccole cose che ci rendono felici e, ancora meglio, sereni.

Parto da dove ci siamo lasciati l'ultima volta e proseguo con la Serendipity Box n° 134:
  1. Penso di non averlo ancora scritto in nessuna serendipity, ma il 10 del mese (giorno di paga) mi piace proprio tanto.
  2. E mi è piaciuta tanto anche una giornata passata con amici a cucinare, chiacchierare e giocare. Solo loro sono stati capaci dopo anni di farmi giocare a pallavolo. Che risate! Quanto mi sono divertita! Ce ne fossero più spesso di giornate così! Grazie a tutti coloro che l'hanno resa così speciale! (Manchiamo in tre nella foto mannaggia!)
  3. Ah! E le pizze che con Claudio ho sfornato nel loro forno a legna. Forno costruito da suo padre, impasto fatto da Claudio, stesura e farcitura mie. Son soddisfazioni bucoliche mica da poco eh. :-)
  4. Una bellissima cena con Emilio e poi tutti a guardare la partita dell'Islanda agli Europei di calcio. L'Italia era stata appena eliminata e la nostra seconda favorita ha avuto tutto il nostro appoggio. E quella salsa ai peperoni... uhm!
  5. Organizzare una festa di paese con i vicini di casa. Ritrovarsi la sera a imbastire l'evento fra chiacchiere e bevute.
  6. Prossimamente su questi schermi: Cheesecake alle pesche senza cottura.
  7. Il mio nuovo paio di occhiali. Mi piacevano tanto! Il nuovo paio che si va ad aggiungere alla collezione di: lo tengo anche se fuori moda, gli evergreen, i regalati, quelli buoni, quelli che erano buoni, quelli rotti, quelli da battaglia, quelli che li ho presi in quella zonzolata qui, quelli che li ho presi in quella zonzolata là, quelli che non mi ricordo nemmeno perché li ho presi e così via.
  8. Una cenetta fantastica dall'altissimo contenuto di capsaicina.

La seconda box è tutta dedicata ad una recente zonzolata in Polonia, ecco la Serendipity Box n° 135:
  1. Chiudere le valigie e partire. Provare l'entusiasmo e la curiosità di scoprire e vedere nuove cose; sentire il piacere di vivere nuovi posti e profumi; conoscere e assaggiare nuove culture per diventare sempre più ricchi di esperienze e vita vissuta.
  2. Zonzolare per una città mai vista prima, di cui ti avevano parlato bene e di cui ti innamori al primo tramonto. (Cracovia)
  3. Ci hanno messo solo cinquanta minuti per servirmele (orologio alla parete testimone), ma erano tanto buone queste crêpes ripiene di frutta.
  4. La Miniera di sale di Wieliczka: un posto spettacolare che vale la pena di visitare.
  5. Assaggiare i pierogi, tipici ravioli polacchi. Se ne trovano di ogni ripieno e forma. Questi sono stati i migliori che abbiamo assaggiato.
  6. Aver visto finalmente la Dama con l'ermellino di Leonardo da Vinci.
  7. Giocare con Massi al conteggio dei raggi gamma e neutrini che ci attraversavano in un minuto. Ma quanto mi intrigano ste cose!
  8. Se me ne sono innamorata al tramonto, la notte l'ho amata: Rynek Glowny by night.
  9. La commessa ci ha tenuto a precisare che quello che avevo scelto non era un croissant ma un "jebfbjew" (non ho idea di che parola in polacco mi abbia sbrodolato), e a posteriori posso dire che aveva ragione. Questo cornetto sfogliato ripieno di una consistente dose di crema con semi di papavero era di una bontà spaziale. Per non parlare del pretzel alle mandorle di Massi. Raramente facciamo colazione per due giorni di fila nello stesso luogo, ma così fu.
  10. Ma ci potevo stare per qualche giorno senza gelato? Macché, no eh!
  11. Ora... i pierogi saranno anche buonissimi, ma questo burger di angus era fa-vo-lo-so. E faccio notare che io non sono nemmeno troppo amante di burger, patatine fritte e fast food. Robe da ricredersi!

E infine, per arrivare ai giorni appena trascorsi ecco la Serendipity Box n° 136:
  1. I piccoli paesi in festa, la musica per strada che rende tutto magico, le seratine con Massi.
  2. Ci mancavano solo Banderas e Rosita alla festa del Mulino Bianco al lavoro. Un po' di team building non fa mai male, anzi.
  3. Affogato al caffè con gelato al pistacchio, e il pranzetto con Veronica non poteva finire in modo migliore.
  4. Le riunioni di lavoro che danno soddisfazione, quelle in cui esci più carico di roba da fare che mai, ma senti che lo farai volentieri.
  5. Tornare a casa stanca morta dopo una giornata infinita di lavoro e trovare un regalo e fiorellini freschi alla scrivania. Poi come non si fa ad amarlo? Come?!?! :-)
  6. Sono esplose le verdure nell'orto e io ci vado a nozze! Se poi si mangia all'aperto non potrei essere più felice.
  7. Pistacchio e mandorla perché durate sempre così poco?
  8. Uscire in moto con destinazione anywhere, e ritrovarsi a chilometri da casa in posti splendidi mai visti; cercare di capire dove siamo finiti con l'aiuto del cellulare e fermarsi a bere qualcosa. Son cose!
  9. Non l'avevo mai provata e sono stata felicissima di averlo potuto fare. Finalmente ho assaggiato la pizza con carbone vegetale. Yuppy!

L'aforisma degli ultimi giorni trascorsi è:
"La vita è l’arte del disegno, senza una gomma."
(John Gardner)


Da questa frase non si può che imparare a godere al meglio di ogni attimo, senza rimpianti, facendo del proprio meglio perché ogni tratto sia un momento sereno. Insomma, godete di ogni momento! ;-)
A presto!


Torna su