Conduce: Piero Angeloso
Buonasera e bentrovati.
Questa sera parleremo del logo di un blog celeberrimo, il logo del blog Zonzolando.
Questo blog, che conta ogni ora milioni di visitatori da tutto il mondo, tratta principalmente dei piaceri del cibo e della buona cucina, di zonzolate vicine e lontane, estendendo i suoi orizzonti fino ai confini dell'immaginario umano. Più volte preso di mira dalla critica per lo scarso senso dell'umorismo e per la carente fantasia e impegno profuso nella redazione dei testi, ha sempre reagito con pessima nonchalance respingendo con forza anche tutte le accuse - ritenute assolutamente infondate - di megalomania.
Il logo associato al concept zonzoloso del blog è tanto inequivocabile quanto inconfondibile. Non lo conoscete ancora? Bene nel prossimo servizio scopriremo cosa è e come nasce.
Il Tarassaco è una pianta erbacea dal fiore petaloso giallo che prospera nei campi e nei prati in primavera e in estate. Dal fiore si sviluppa la meravigliosa e soffice infruttescenza che tutti conosciamo e sulla quale almeno una volta nella vita abbiamo soffiato per lasciare librare i piccoli frutti in balia del vento. Il logo di Zonzolando rappresenta proprio uno di questi piccoli frutti ciascuno dei quali è formato da un achenio e da un pappo, ossia il paracadute naturale di lanugine che permette al seme di farsi una zonzolata in cielo per poi ricadere a terra fra prati petalosi in fiore.
Fine - Titoli di coda
Eh lo so, non potevo trovare pretesto peggiore, o bischerata più assurda per utilizzare da qualche parte questa (quasi) nuova parola.
Ebbene sì, anche io sono salita sul carrozzone social nonché trend del momento della parola petaloso.
In un certo qual modo sto contribuendo anche io alla campagna di diffusione di questa parola che ha invaso i social e che quindi si sta accaparrando di diritto un posticino nel vocabolario italiano.
Se l'Accademia della Crusca afferma infatti che la nuova parola per essere introdotta deve essere compresa e utilizzata comunemente, direi che al momento questo obiettivo l'ha proprio centrato in pieno.
Sto provando ad immaginare quello che saranno le declinazioni del termine come petalosissimo, petalosino, petalosetto e poi quel che sarà scritto nel dizionario dei sinonimi e contrari.
Venendo alla ricetta di oggi, sull'onda dei neologismi alla riscossa, vi propongo questi cannellosi quanto croccantosi biscotti tipici del Belgio e dei Paesi Bassi che impazzano soprattutto nel periodo natalizio.
Se per le verdure sto attenta alla stagionalità, come potete vedere non faccio altrettanto per dolciumi e biscotti che, che dir si voglia, vanno sempre bene per tutto l'anno.
Per chi ama la cannella sono un must da provare. Appena sfornati lasciano nell'aria un profumo inebriante e sotto i denti crocchiano che è un piacere.
Speculoos
Preparazione: 30 min.
Cottura: 15 min.
Riposo: 1 ora
Porzioni: 80 biscotti circa
Kcal/porzione: 35 circa
Ingredienti:
- 280 g di farina 00 + q.b. per la stesura
- 140 g di burro ammorbidito
- 180 g di zucchero di canna
- 1 tuorlo
- 5-8 g di cannella in polvere¹
- 40 ml di latte intero
- 5 g di lievito per dolci
- 1 pizzico di sale superfino
Preparazione:
- In una ciotola sbattere con delle fruste il burro ammorbidito, lo zucchero e la cannella fino ad ottenere una pomata liscia, gonfia e omogenea.
- Unire tutti gli altri ingredienti e lavorare a mano fino ad ottenere un impasto liscio e dalla consistenza morbida come la plastilina.
- Avvolgere l'impasto con della pellicola trasparente e metterlo in frigo per almeno un'ora.
- Accendere il forno a 170 °C in modalità ventilata, prelevare l'impasto dal frigo e stenderlo con un matterello su un piano di lavoro leggermente infarinato fino ad ottenere uno spessore di 3 mm.
- Ricavare i biscotti con gli stampini e adagiarli su teglie rivestite con carta forno facendo in modo che siano leggermente distanziati l'uno dall'altro.
- Infornare i biscotti e cuocerli per circa 15 minuti o comunque sino a che i biscotti non appariranno dorati e una volta freddi croccanti.
- Lasciarli raffreddare completamente e conservarli in barattoli ermetici.
Note:
- Il quantitativo dipende dalla freschezza e bontà della spezia. Se di tipo commerciale e aperta da tempo è meglio abbondare.
www.zonzolando.com © - All rights reserved
Non vorrei mettere il dito nella piaga mediatica in atto, o il neologismo nel mare magnum dei lemmari digitali, ma nell'introduzione ce li ho piazzati pure io un paio di termini "nuovi" che mi piacciono tanto e che utilizzo spessissimo.
Zonzoloso e zonzolata non sono bellissimi? Non rendono l'idea?
Accademici cruschiani/cruschesi/cruschini... va beh, non so come si dice, facciamo fibrosi fateci un pensierino, mi raccomando. ;-)