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Un paio di settimane fa abbiamo deciso di festeggiare un evento importante in un ristorante che eravamo curiosi di provare dopo averne sentito tanto parlare. Si tratta di Maso Franch, uno dei pochi ristoranti trentini ad aver ricevuto una stella Michelin.
Nella nostra solita politica del "se mi trovo bene, ne parlo bene", poiché il nostro giudizio è complessivamente positivo, abbiamo deciso di inserire questo locale nella nostra rubrica "Zonzolando... de-gusto" agendo come al solito nel completo disinteresse e senza alcun fine commerciale (che di questi tempi non è cosa da poco).

Ovviamente, come sempre, quella che raccontiamo è la nostra impressione, riferita ai nostri gusti e a quel dato momento per cui il giudizio, che come ho già detto è positivo, potrebbe non trovare riscontro in altre persone o variare nel tempo.

Questo ristorante si trova in località Pian di Castello nel comune di Giovo, poco fuori Trento. Non è difficile raggiungerlo e dalla strada è ben segnalato per cui è difficile sbagliarsi. Il locale è curato e moderno e la terrazza esterna con la bella stagione regala una bella vista sulle montagne attorno.

Per provare la cucina del giovane, dotato e pluripremiato Chef Diego Rigotti abbiamo scelto un menù degustazione che andava dall'antipasto al dolce con abbinamento di vini annesso recandoci in un giorno feriale.

Poco dopo essere stati accomodati sulla terrazza esterna la tavola è stata apparecchiata con il cestino del pane che oltre ad essere buono e ben assortito era tutto prodotto in casa.


Nell'attesa delle nostre ordinazioni lo chef ci ha intrattenuti con la sua hors d’oeuvre di benvenuto che consisteva in una composizione di più assaggi: grissini croccanti serviti in un vasetto di legno, una cialda di Trentingrana a mo' di lecca-lecca, una cialda di polenta croccante con speck e palline di ricotta affumicata e un delizioso cannolo croccante di polenta farcito con crema di caprino servito su un pezzo di corteccia di abete. Non gli mancava niente: croccante fuori, cremoso dentro, intenso ma non stucchevole il caprino. Un piatto che abbiamo molto apprezzato.


Altrettanto delizioso era l'Orto del bosco, un antipasto composto da un fondo di crema di spinaci con astice e tonno crudi e a pezzi, con asparagi, verdure e aria di porcini: bellissimo da vedere, delicato, profumato e assolutamente delizioso.


Buono e decisamente più saporito, anche se niente di eccezionale l'antipasto scelto da Massimiliano: i "Tacos..." (scritto sul menù proprio così, coi puntini di sospensione).
Il piatto si componeva di cialde di polenta di mais gialla con verdure e formaggio fuso sopra.


Discreto il mio primo "Uovo e fieno": tre tortelli ripieni di carne, uovo di quaglia e verdure immersi in un brodo di gallina ben fatto. Carino l'effetto del cameriere che versa il brodo sui tortelli, ma non sicuramente il piatto forte della serata.


Molto buoni e ben fatti i tortelli scelti da Massimiliano serviti con melanzane, pomodori e basilico. La tecnica della preparazione si vedeva e sentiva tutta. Peccato fossero pochi per spartirseli, meritavano davvero.


Siamo passati poi ai secondi, decisamente i piatti più saporiti e meglio preparati della serata. La loro composizione e bellezza quando sono arrivati ci ha incantati subito. Oltre alla tecnica indiscutibile di cotture e preparazioni abbiamo potuto vedere la ricerca della perfezione con il quale lo chef cerca di costruire i propri piatti.
Quello qua sotto è galletto con crocchette, crema di topinambur e pezzetti di pannocchie: buono, armonioso e saporito.


Da leccarsi i baffi il mio secondo: un taglio di manzo con riduzioni di vino e salse davvero ben fatto. Ottima la cottura della carne che risultava tenera e succosa e che si sposava benissimo con l'accompagnamento. Lo riordinerei subito.


Come pre-dessert ci è stata servita una golosa combinazione di vari biscottini composta da macarons, mini baci di dama, frollini montati al cacao e vaniglia, biscotti con mandorle e bonbon di cioccolato e cocco.


Entrambi invece non abbiamo apprezzato il tanto decantato dolce "Sottobosco": terra di cioccolato, pan di Spagna al tè verde, funghetti di meringa e gelato al ginepro selvatico.
Al di là del bellissimo effetto nel piatto che effettivamente richiama il nome, purtroppo a noi il sapore del gelato non è piaciuto per niente e l'arrivo del caffè è stato apprezzato per ripulirsi la bocca. Si tratta sicuramente di una questione di gusti la nostra, che però purtroppo ha guastato proprio sul finale una bella cena.

Ecco qualche altra piccola considerazione.
Sicuramente lo chef ha un'ottima tecnica e la freschezza dell'età gioca a favore dell'estro, della voglia di sperimentare e della fantasia, ma pecca forse di accostamento e abbinamento di sapori penalizzando leggermente il gusto.
Le singole porzioni dei piatti non sono sufficienti a sfamare stomaci affamati, ma affrontando un percorso degustazione come il nostro ci si alza da tavola con la pancia piena e soddisfatti.



Riassumendo:
Periodo: luglio 2015
Dove: Maso Franch Gourmet e Relais - Località Pian di Castello, 2 - 38030 Giovo (TN)
Pregi: cucina buona con estro e tecnica, utilizzo e valorizzazione dei prodotti locali, piatti visivamente bellissimi, locale moderno, curato e pulito, buone porzioni con discreto rapporto qualità/prezzo.
Difetti: sproporzionata ricerca dell'estetica a discapito del gusto in sé del piatto, servizio senz'altro da migliorare, proposte non adatte a intolleranze e il burger di verdure è un palese contentino per vegetariani assolutamente non all'altezza del luogo e della stella Michelin.


5 commenti:

  1. Delle vere delizia,complimenti allo Chef e che belle foto,vi auguro buon proseguimento d'estate.

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  2. Mamma mia queste sono piccole sculture ....che incanto...ti abbraccio mia cara grazie della visita

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  3. Certo dalle foto le portate sembrano davvero di grande effetto. Non sono certo i classici piatti che si preparerebbero a casa. Poi sul gusto chiaramente bisogna vedere.

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  4. che fame, mangerei ora tutto, me lo ricorderò se dovessi andare da quelle parti, baci!

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  5. Grazie a tutte, anche se in realtà di merito mio ce n'è poco, ehehe. Un abbraccio e buona settimana!

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