Enjoy food, travels and life

Eh già, è un po' che non mi si vede da queste parti.
Ultimamente un post al mese è il massimo che riesco a fare.
Avevo chiuso la scorsa serendipity con uno dei motivi per cui il mio/nostro tempo libero è praticamente ridotto all'osso, e ora che casa è quasi sistemata del tutto (session completed 95%) ho avuto la bella idea di dedicare anima e corpo ad un paio di nuove avventure che richiedono tante energie, ma che danno anche tante soddisfazioni.
Il blog langue quindi di ricette (e ne avrei da pubblicare!) e di racconti di viaggio. Ma un po' per mancanza di tempo, stanchezza e poca voglia di scrivere, qui faccio fatica a pubblicare qualcosa.
L'unica cosa che mi "impongo" di scrivere è questo vero e proprio diario personale dei bei momenti passati, per imprimerli e ricordarmeli per "sempre".
Vado con la classica frase di rito di apertura (per chi non conoscesse ancora questa rubrica) e poi via con la carrellata.

Benvenuti al nuovo appuntamento con la "Zonzolando's Serendipity Box", la scatola che serve a ricordare i piccoli grandi piaceri della vita, cogliendo il meglio di ciò che ci offre.

Troppo spesso infatti le nostre giornate sono riempite di pensieri e preoccupazioni tendendo a dimenticare il bello che nella vita c'è (sempre!). Con questa scatola voglio immortalare, se non tutto, gran parte delle cose belle che riempiono la mia/nostra vita quotidiana (ma che potrebbe essere anche quella di tutti), dalle grandi alle piccole cose che ci rendono felici e, ancora meglio, sereni.

Riprendo come sempre dall'ultima box e proseguo con la Serendipity Box n° 199:
  1. I lavori in casa mi hanno permesso di trovare reperti storici che avevo completamente dimenticato. Questo era un quadro-collage che ho impiegato diversi anni ad assemblare. L'avevo chiamato "Seguendo le tracce dell'imperfetto". L'ho buttato.
    Ma gli ho fatto questa foto ricordo. Sì, è andato, non serviva. Non serviva tenerlo ancora in qualche meandro aspettando che rispuntasse in qualche altra ristrutturazione. L'unica cosa che serve è ricordarsi che c'era e il corredo di ricordi annesso che affiora.
  2. Correre a per di fiato sotto la pioggia quando un temporale ti coglie di sorpresa.
  3. Constatare per l'ennesima volta che anche la cucina tedesca ha dei capisaldi affatto male.
  4. Le riunioni importanti che uniscono paesi di Paesi. Quelle in cui il confronto diventa un arricchimento reciproco.
  5. Dettagli di un benvenuto istituzionale: un centrotavola fiorito, le nostre bandiere e due boccali di birra (all’arrivo traboccanti). Son cose! È fratellanza, è unione, è forza, è Unione Europea.
  6. Credo che non ero mai stata in una chiusa di un fiume fino a questo momento immortalato qui. Ed è stato forte osservare tutti i meccanismi di funzionamento (che avevo studiato in facoltà) in chiave antica.
  7. I timbri sulla pelle per avere sconti, benefit o altro. Procedure vintage per un pantagruelico pasto...
  8. ...il cui finale era composto da due giganti fette (dalla foto non si capiscono bene le proporzioni) di due specialità dolci tedesche. Un concentrato di grassi e zucchero da capogiro.
  9. Quando nel caos quotidiano vedo la luce in fondo al tunnel (e non è un treno che sta correndo verso di me). Quando c'è Massi che mi guida e che mi fa da apripista di ragnatele, non solo nella realtà del momento, ma in senso lato di vita assieme.

Ed ecco la Serendipity Box n° 200:
  1. Quando abbiamo visto questa targa associata al modello di macchina non abbiamo potuto fare a meno di ridere.
  2. Passeggiare per stradine assolate circondati da campi in fiore. Ammirare le onde e i disegni che il vento creava fra l'erba alta sulle colline.
  3. Partecipare alle feste, vedere come la gente del posto si diverte, ma soprattutto imparare i sistemi con cui si riesce a tenere tutto pulito e avere pochi rifiuti: le cauzioni.
  4. Tipica cucina tedesca parte due, ergo tipica box culinaria apprezzata parte due.
  5. Uno pseudo Prosecco alla zucca mi mancava! E che buono! Anche a detta dei più scettici.
  6. C'è chi si porta a casa una calamita, chi un piccolo piglia polvere e chi un'intera cassa di birra. Indovinate chi? ;-)
  7. Nove anni e un tema dettagliato su tipi di droghe, alcol e malattie annesse. Ora, ma me lo spiegate come il mio Massi potesse scrivere così approfonditamente di questi argomenti a nove anni? Se non lo avessi letto io stessa non ci avrei creduto.
  8. Altri reperti della nostra storia riesumati durante i lavori. Questo che ho in mano è un mini libro scritto da me. Non solo non mi ricordavo di averlo, ma nemmeno di averlo scritto. Non l'ho buttato, è un libro, un mini libro, scritto da me. Poche parole di una sostanza incredibile.
  9. Gente negli enta/anta suonati che torna a scuola, che si mette in gioco e che alla fine, sotto sotto, è rimasta con quel bellissimo spirito adolescenziale che è fatto di energia ed entusiasmo per la vita. Son cose!

Ancora bei momenti, quasi fino ai giorni appena trascorsi, sono racchiusi nella Serendipity Box n° 201:
  1. La bellezza dei colori dei fiori.
  2. Il fondo al mio lager, la libertà che vedo in quei due minuscoli fari di macchina accesi.
  3. Prove tecniche di trasmissione, alias: quando il cibo viene paparazzato a più non posso.
  4. Partecipare alla splendida adunata degli alpini a Trento. E per il mio Massi ritrovare (grazie alle mie portentose doti da fisionomista) un amico che non vedeva da 13 anni. Carramba! Ci sono pure scappate le lacrime dell'alpino!
  5. Le vacche (no, non si dice mucche - mucche è per bambini, e a Massi viene l'orticaria) al pascolo. Vedersele correre in mandria contro perché sono curiose di conoscerti non è però poi tanto forte. Io scappavo e Massi se la rideva a crepapelle. Tzè... poi scrivo pure che mi salva in varie situazioni nelle box precedenti. Ritratto tutto! ;-)
  6. Ogni tanto un giretto a Milano.
  7. Tornare a casa e trovare dei mazzetti di margherite in vaso. Eh niente, mi sciolgo.
  8. Quando non sai se ridere o piangere. Pronostici di date della nostra prossima età pensionabile. Quando l'ottimismo è il profumo della vita.
  9. Fai il lavoro che ami e non avrai lavorato un giorno in vita tua, recitava un saggio. Beh, non so se è il lavoro che amo o che vorrei fare per sempre, so solo che quando entro in cucina il tempo vola mentre sudo, corro e al tempo stesso mi diverto.

L'aforisma degli ultimi giorni trascorsi è:
"È strano tornare a casa. E' tutto uguale: gli stessi odori, le stesse sensazioni, le stesse cose... Ti rendi conto che l'unico a essere cambiato sei tu."
(Brad Pitt - Il curioso caso di Benjamin Button)


A presto con nuove ricette (spero) e altre nuove box che sono già in costruzione.
Ciao!


8 commenti:

  1. Bellissime box e bellissimo post, come sempre. Solo un cruccio: ma perché hai buttato via il quadro (bellissimo anche lui) con tanti anni di lavoro tatuati sopra? Un abbraccio
    Cecilia

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Grazie Cecilia, sei veramente cara. Credo di averlo buttato perché aveva finito il suo percorso., senza rimpianti, nonostante il tempo che c'era voluto per farlo. Un po' come un mandala per un buddista. Lo so è strano, ma è stato sereno anche quello. Un abbraccio! :-)

      Elimina
  2. Ciao carissima, come sempre le tue box sono piene di vita, a presto cara .. Spero tu stia bene ti abbraccio con affetto

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Tutto bene, grazie Cinzia. Solo un po' perennemente indaffarata. Ma come vedi cerco sempre di ritagliarmi dei momenti sereni e anche di svago col mio Massi. Per fortuna!!! Ehehehe Bacioni!

      Elimina
  3. a volte ci vuole anche il coraggio di disfarsi di qualcosa che come hai scritto tu, ha compiuto il suo percorso e ha esaurito il suo compito di testimoniare momenti e ricordi. che restano comunque, una serendepity box dopo l'altra ;)
    sempre bello leggerti e zonzolare un po' con te! buona giornata cara!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Grazie mille Tizi! Il piacere della lettura è reciproco ;-) Buona serata!

      Elimina
  4. La gente che torna a scuola sono un ottimo esempio c'è sempre qual qualcosa dentro di noi che ci rende per sempre adolescenti

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Nonostante i miei percorsi di studi e le ore passate sui libri tante cose vanno perse e rinverdire tanti concetti mi ha fatto tanto bene. Pensa che lo renderei un percorso obbligatorio per tutti, soprattutto da adulti quando oramai le passioni sono ben assodate e la voglia di imparare è ben diversa da quella che si ha in età adolescenziale. Buona domenica, grazie!

      Elimina

Torna su