Enjoy food, travels and life

Benvenuti al nuovo appuntamento con la "Zonzolando's Serendipity Box", la scatola che serve a ricordare i piccoli grandi piaceri della vita cogliendo il meglio di ciò che ci offre.

Troppo spesso infatti le nostre giornate sono riempite di pensieri e preoccupazioni tendendo a dimenticare il bello che nella vita c'è (sempre!). Con questa scatola voglio immortalare, se non tutto, gran parte delle cose belle che riempiono la mia/nostra vita quotidiana (ma che potrebbe essere anche quella di tutti), dalle grandi alle piccole cose che ci rendono felici e, ancora meglio, sereni.

Parto da dove ci siamo lasciati l'ultima volta e proseguo con la Serendipity Box n° 130:
  1. Gelato, gelato, gelato: il mantra della felicità per le mie papille!
  2. Assistere una brigata in cucina in pieno fermento mentre è intenta a fare uscire piatti in sala per un reggimento di persone. Osservo, imparo e, incredibile ma vero, mi diverto.
  3. Un divertente scambio di messaggi con sconosciuti che si sposeranno a breve e che hanno sbagliato numero.
  4. I compleanni festeggiati in ufficio, le colazioni fra colleghi e gli attimi di pausa che fanno bene al team.
  5. Andare in biblioteca, godere del silenzio e della pace per poi andare alla ricerca di informazioni e dritte su nuove mete zonzolose.
  6. Un pranzo "all by my self" che mi ci voleva proprio.
  7. Il caffè in compagnia.
  8. Il primo pranzo all'aperto dopo tanta pioggia. Per altro super improvvisato visto che la variabilità del meteo è stata così alta. Appena è uscito un raggio di sole non ce lo siamo fatti ripetere due volte.

Proseguo con la Serendipity Box n° 131:
  1. La freschezza e bontà della caprese. Se avessi avuto anche una mozzarella come dico io sarebbe stata anche meglio. Ma mica si può avere tutto no?
  2. Evento storico quanto inaspettato: l'arrivo della mia prima mancia.
  3. ...Subito ben spesa con questo gelatone. Ehehe!
  4. 23:40 = foto fatta solo per ricordarmi la serata che era appena trascorsa: una cena con amici/vicini/compagni di avventure davvero piacevole.
  5. Venti ore: questo è quanto ci è voluto al mio Massi per preparare questi fiocchi di latte fatti in casa. In pochi li sanno distinguere da una cagliatina, in pochi sanno eseguire il delicato procedimento, in pochi hanno la tenacia, pazienza e preparazione tecnica (in casa mica che si hanno gli strumenti industriali) per ottenere un buon risultato, ma lui ce l'ha fatta. Sono difficili da fare, sono deliziosi da mangiare soprattutto in estate, sono una soddisfazione vederli uscire così. Bravo il mio Massi, bravo il mio Dott. Frankesteinmailk. La ricetta l'avevo pubblicata tempo fa qui e l'ho anche leggermente aggiornata.
  6. Il mio nipotone Riccardo che mi ha regalato parte del suo fortunatissimo pescato. Non vi dico che bontà queste sarde di lago. Grazie mille Ricky!
  7. Imparare ancora qualche dritta di pasticceria nella "cucina dei miei sogni" e avere la fortuna di avere un piccolo assaggio di questa meraviglia.
  8. I fiori di campo e il fatto che qualcuno li abbia colti per te perché ti ha pensato. Son cose!
  9. Cercare di salvare una piccola talpa che annaspava nella corrente di un canaletto. Poteva sembrare un'impresa facile, ma non lo è stata per niente! Non ne avevo mai vista una viva e non avevo mai sentito i suoni che fa.

E questa è la Serendipity Box n° 132:
  1. La bellezza delle montagne trentine quando giocano con le nuvole a diventare dei vulcani fumanti.
  2. Una colazione con cappuccino e cornetti caldi, preludio di una zonzolata al lago bellissima.
  3. Ma avete mai visto dei caprioli nel giardino (ehm, parco) del vostro ufficio scorrazzare liberi e felici? Beh, il mio Massi ha queste fortune e io me le godo con lui.
  4. Una passeggiata in montagna con il nostro cagnolone adorato. Che tenero che è.
  5. Riunioni di coccinelle alla riscossa in uno stelo invaso da afidi neri. In pratica come se io mi trovassi in una gelateria dai mille gusti a gratis.
  6. Fare la modella per un giorno (vabbè un'ora) nell'atelier di una stilista grazie a Giusy.
  7. I macarons offerti da Veronica per il suo compleanno. Non solo buonissimi ma un vero spettacolo anche per gli occhi con tutti questi colori sgargianti.
  8. Quando stai passeggiando e ti blocchi a bocca aperta appena ti accorgi di un tramonto così. Quando fare la foto è un peccato perché è come rubare tempo allo spettacolo a cui stanno assistendo i tuoi occhi.

E adesso ecco il resoconto dell'ultima settimana, la Serendipity Box n° 133:
  1. Regalini di frutta e cioccolato che Massi mi ha portato dalla Spagna. Si chiamano Frutas de Aragon e... hanno avuto vita breve.
  2. Gli aperitivi casalinghi improvvisati davanti alla TV mentre ci guardiamo l'ultima puntata della nostra serie preferita al momento.
  3. Le coccole che solo certi hotel possono farti. Parola d'ordine: relax!
  4. Partecipare ad una splendida cena di gala al Castello di Catajo (PD). Una serata indimenticabile organizzata alla perfezione, in una location unica.
  5. I piatti della cena che ho avuto la fortuna di poter assaggiare. Complimenti a tutti gli chef.
  6. L'omaggio ricordo che mi porto a casa da questa esperienza unica.
  7. Vai in quel di Padova e non vai a trovare dei vecchi amici che si sono trasferiti lì? No, eh! E allora che aperitivo con cicchetti sia. Non vi dico che risate e quante chiacchiere. Diego sei unico!
  8. Zonzolare senza tempi, senza obblighi, seguendo l'istinto e quel che va di fare al momento. Decidere di fermarsi a bere qualcosa in riva al lago. Adoro queste cose.
  9. Il compleanno di Zonzolando, che... ehm... mi sono dimenticata di festeggiare. Ieri infatti dovete sapere che questo piccolo blog compiva ben cinque anni. Tanti auguri!

L'aforisma degli ultimi giorni trascorsi visti i tanti bei momenti vissuti è:
"Non piangere perché qualcosa finisce, sorridi perché è accaduto."
(Gabriel Garcìa Màrquez)


Marquez aveva ragione, anche se non è sempre facile pensarlo.
Beh, la serendipity box (l'esercizio quotidiano del buonumore) serve anche a questo.
Buon tutto! :-)


Per le serie "l'appetito vien... ricordando!" e "Assaggi dal mondo" ecco un'insalata scovata in una delle nostre scorribande zonzolose d'oltreoceano e riproposta fra le mura di casa.

Questo piatto infatti costituisce uno dei deliziosi ricordi di una delle nostre zonzolate negli USA, per la precisione questa qui e a cui avevo dedicato un post sugli assaggi locali qui (in cui compare proprio questa famigerata insalata).
Rappresenta uno di quei piatti che abbiamo assaggiato zonzolando, di cui ci siamo innamorati, di cui abbiamo studiato ogni boccone per carpirne i segreti e portarli a casa per replicarla a nostra volta. Ancora oggi ogni volta che abbiamo l'occasione di rievocarla - per una ragione o per un'altra -, ci parte subito una gran fame.

Il locale che preparava questa deliziosa e molto saporita insalata, che è praticamente un piatto unico completo, era Noodles & Company, una catena di locali americana molto conosciuta classificata come "fast casual restaurant". Non sappiamo dire se la qualità del piatto in sé fosse eccelsa, pensiero che spunta sempre quando si parla di fast food in generale, ma il piatto era veramente molto buono e in quella zonzolata afosa lo apprezzammo tantissimo.

Da quel viaggio sono passati anni oramai, ma il nostro ricordo è ancora vivido, tant'è che ci prepariamo questa insalata praticamente ogni anno all'arrivo dell'estate (siamo stagionali si sa) godendocela forchettata dopo forchettata.
Nel tempo l'ho affinata e credo proprio con questa versione di andare molto vicina a quello che era l'originale, se non forse meglio, vista la materia di prima qualità impiegata.

Strawberry fresh spinach bacon blue cheese pecan salad recipe noodle company ricetta insalata con fragole e spinaci freschi estiva

A proposito di materia prima ecco qualche nota.
Spinaci: qui in Italia non è tradizione mangiarli novelli a crudo e per me era la prima volta (almeno a mia memoria) che li provavo così.
E' molto importante che gli spinaci siano freschi, a foglia piccola, teneri e con poco gambo. Seguiteli nella crescita nel vostro orticello per decidere quando è il momento giusto per coglierli; noi facciamo proprio così.

Formaggio: quello probabilmente impiegato nella ricetta originale è il Blue Cheese, un formaggio erborinato stagionato, non cremoso e con la tendenza a sbriciolarsi, molto comune negli Stati Uniti.
Per noi non è sempre semplice trovarlo in commercio per cui lo abbiamo sostituito provando a rotazione Roquefort, Stilton, o Gorgonzola DOP piccante stagionato.
Al di là dei gusti è fondamentale che si possa sbriciolare facilmente con le mani.

Noci pecan: in USA sono molto utilizzate e oramai sono largamente diffuse anche in Italia. Qualora però non si trovassero si possono sostituire con normali noci o anacardi.

Bacon: ingrediente onnipresente in ogni pasto della giornata per un americano. Se in Italia non lo trovate si può sostituire con della pancetta tesa. E' molto importante per questa ricetta che sia croccante e secco per poterlo sbriciolare. Basterà cuocerlo in una padella antiaderente senza grassi aggiunti per qualche minuto e poi lasciarlo ben raffreddare una volta abbrustolito.

Fragole: se sono del vostro orticello non ci saranno paragoni.

Aceto balsamico: non credo che la ricetta originale lo preveda, piuttosto propendo per una glassa di aceto balsamico di modesta qualità. Se avete quello buono è da preferire.

Strawberry, fresh spinach salad

Preparazione: 10 min.Cottura: 5-7 min.Riposo: 5 min.
Porzioni: 4 Kcal/porzione: 390 circa
Ingredienti:

  • 150 g di spinaci novelli freschi
  • ¼ di cipolla rossa
  • 60 g di formaggio erborinato stagionato a scelta (Blue cheese, Roquefort, Stilton, Gorgonzola piccante stagionato ecc.)
  • 100 g di fragole
  • 4 fette di bacon (o pancetta tesa)
  • 50 g di noci pecan
  • 40 g di crostini (o crackers)
Per la vinaigrette al miele:
  • 3 cucchiai di aceto balsamico (buono)
  • 2 cucchiai di miele di acacia
  • 3 cucchiai di olio extravergine di oliva
  • Sale e pepe q.b.
Preparazione:

  1. Pulire, lavare e asciugare gli spinaci novelli.
  2. Affettare sottilmente la cipolla, sbriciolare grossolanamente il formaggio erborinato scelto e tritare le noci pecan. Lavare le fragole e tagliarle a pezzetti.
  3. In una padella antiaderente calda tostare il bacon e i crostini cercando di imbibire questi ultimi nel grasso fuoriuscito dal salume. Togliere dal fuoco, lasciare raffreddare qualche minuto e poi sbriciolare il tutto.
  4. In una ciotolina amalgamare assieme tutti gli ingredienti per la salsa di condimento. Se gradita una consistenza più densa scaldarla per farla ritirare per qualche minuto in un pentolino o al microonde e poi lasciarla raffreddare completamente.
  5. Per l'assemblaggio disporre in una capiente ciotola dapprima gli spinaci e poi tutti gli altri ingredienti. Irrorare con la vinaigrette e mescolare per amalgamare il tutto.
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Trovo che la combinazione agrodolce delle fragole col miele e aceto balsamico, e il morbido-croccante del formaggio con crostini e noci sia perfetta. Ci piace veramente molto.
Se la provate fatemi sapere che ne pensate. Sono molto curiosa.
A presto, ciao!


A volte ritornano...
...con poche parole.
Non perché non se ne avrebbero, ma perché manca il tempo.
Il poco che ho avuto a disposizione qualche tempo fa l'ho usato per preparare questi deliziosi quanto straripanti bignè alla crema pasticcera.

Ricetta per preparare bignè ripieni alla crema pasticcera perfetti - perfect custard cream puffs recipe

Bignè alla crema pasticcera

Preparazione: 50 min.Cottura: 40 min.Riposo: 3 ore
Porzioni: 40 bignè medi Kcal/porzione: 80 circa
Ingredienti:

Per la crema pasticcera:
  • 60 g di farina 00
  • ½ litro di latte intero
  • 3 tuorli
  • 1 baccello di vaniglia
  • 125 g di zucchero semolato
Per la pâte à choux:
  • 240 g di acqua (o peso equivalente di latte e acqua)
  • 125 g di burro
  • 155 g di farina 00
  • 5 uova (270 g circa)
  • 2 g di zucchero
  • 1 pizzico di sale
Per la decorazione:
  • Zucchero a velo q.b.
Preparazione:

Per la crema pasticcera:
  1. Sobbollire quasi tutto il latte (tenendone da parte circa un bicchiere in cui disciogliere i semi del baccello di vaniglia) in una casseruola.
  2. A parte con le fruste lavorare i tuorli con lo zucchero, e poi unire pian piano la farina setacciata alternando l'aggiunta del latte freddo tenuto da parte. Ottenere un bel composto spumoso e chiaro.
  3. Unire poco alla volta il composto di uova, farina e zucchero nella casseruola con il latte.
  4. Portare ad ebollizione continuando a mescolare.
  5. Lasciare sobbollire a fuoco dolce per alcuni minuti finché non si ottiene una bella crema morbida e liscia.
  6. Lasciarla raffreddare completamente e intanto procedere con la preparazione della pâte à choux. Per fare in modo che non si formi l'antiestetica pellicola gialla sulla crema adagiare sulla superficie della pellicola trasparente.
Per la pâte à choux:
  1. Setacciare per due volte la farina in una ciotola. Accendere il forno a 230 °C in modalità statica.
  2. In un pentolino dal fondo spesso versare l'acqua, il burro a pezzettini, il sale e lo zucchero. Portare a ebollizione mescolando spesso.
  3. Al primo accenno di bollore versare tutta la farina in un solo colpo e mescolare con un cucchiaio di legno. Cuocere il composto fino a che non si sarà rappreso e avrà formato una palla che si stacchi bene dalle pareti del pentolino.¹
  4. Togliere il composto dal fuoco e lasciarlo intiepidire, ma non raffreddare del tutto.
  5. In una ciotola a parte sbattere le uova, poi unirle poco alla volta al composto intiepidito avendo cura di mescolare bene e di aggiungerne ancora solo quando sono state ben incorporate quelle versate in precedenza.²
  6. Aggiungere uova fino a che non si ottiene un impasto liscio, omogeneo, morbido come una crema densa. Se, quando si solleva con una marisa un po' di impasto, questo cade lentamente lasciando un triangolo sullo strumento allora la massa è pronta.³
  7. Trasferire il composto in un sac à poche con beccuccio liscio da 1 cm. Rivestire una teglia con carta forno e poi tenendo la sacca un po' inclinata (non deve essere perpendicolare al piano di lavoro) e ferma, formare un bignè. Appena la dose è quella giusta desiderata (grosso o piccolo che sia) tirare con un colpo deciso il sac à poche verso l'alto per staccare l'impasto.
  8. Esaurire così tutto l'impasto cercando di ottenere tanti bignè della stessa dimensione.
  9. Inumidirsi un polpastrello con un po' d'acqua e passarlo sui ciuffetti rimasti sui bignè per appiattirli.
  10. Infornare la teglia e dopo 3-4 minuti abbassare la temperatura a 160 °C. Per evitare che i bignè si affloscino dopo la cottura aprire giusto un attimo il forno in modo da far uscire l'umidità in eccesso e per farli asciugare bene all'interno.
  11. Spegnere il forno una volta che saranno dorati, lasciarli ancora qualche minuto e poi estrarli per lasciarli raffreddare.
Assemblaggio e decorazione:
  1. Riempire con la crema pasticcera ben fredda un sac à poche con una punta da farcitura. Farcire i bignè a piacimento bucandoli alla base (o lateralmente).
  2. Spolverizzarli in superficie con dello zucchero a velo e servirli immediatamente, oppure conservarli in frigo fino al momento di servirli e comunque per al massimo 2 giorni.
Note:

  1. Non cuocere troppo il polentino perché si rischia di perdere troppa umidità da dover poi integrare con le uova. Una volta che la gelatinizzazione dell'amido è avvenuta si può togliere dal fuoco.
  2. Non lavorare troppo l'impasto perché si rischia di creare una maglia glutinica troppo in fretta.
  3. Questo passaggio sicuramente è regolato dall'esperienza. Trovare la giusta consistenza della massa è fondamentale per la buona riuscita di questa pasta.
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A buon intenditor poche parole no?
A presto, spero!
Buona domenica.


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