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Benvenuti al nuovo appuntamento con la "Zonzolando's Serendipity Box", la scatola che serve a ricordare i piccoli grandi piaceri della vita cogliendo il meglio di ciò che ci offre.

Troppo spesso infatti le nostre giornate sono riempite di pensieri e preoccupazioni tendendo a dimenticare il bello che nella vita c'è (sempre!). Con questa scatola voglio immortalare, se non tutto, gran parte delle cose belle che riempiono la mia/nostra vita quotidiana (ma che potrebbe essere anche quella di tutti), dalle grandi alle piccole cose che ci rendono felici e, ancora meglio, sereni.

Come raccontavo nello scorso post ho avuto modo di sperimentare una nuova emozione legata a immagini di giocattoli di quando ero bambina e che mi hanno creato una serie di flashback in successione davvero inaspettata. Questo nuovo stato d'animo era di sconforto, piacere, nostalgia e amore tutto assieme. E' stato così forte che ho voluto dedicare un'intera serendipity ai giocattoli che mi hanno colpito di più grazie ai quali sono riaffiorati ricordi che la mia mente aveva nascosto con uno spesso strato di polvere.

Ecco la Serendipity Box n° 113, in assoluto la serendipity in cui c'è più di me e da leggere numerata da sinistra a destra e dall'alto in basso.
  1. L'immagine "zero" è stata questa bambolina dai riccioli rossi. Ce l'avevo uguale identica e me ne ero completamente dimenticata. Si apriva e poteva contenere qualcosa di prezioso, oppure si potevano richiudere testa, mani e piedi e portarla in giro come un gioiello. Ne ero innamorata. E' stata questa immagine a crearmi il primo flashback ed è stato grazie a lei che ho continuato la ricerca di immagini/ricordi perduti.
  2. I timbri di Poochie. Questa è stata un'immagine che ho trovato quasi per ultima e che mi ha suscitato enormi emozioni. Sapevo che giocavo con qualcosa che ricordava un timbro. Ho provato a cercare in inglese, francese e alla fine è stato proprio con l'italiano che ho trovato questa incredibile immagine messa su e-Bay. Avevo sì e no sei o sette anni quando con questo esatto timbro ho scritto le mie prime parole stampate formulate al contrario per via dell'effetto rovescio del timbro. Ricordo shock: la scelta delle letterine nuove, la difficoltà di capire l'ordine con cui andavano attaccate, i timbri in sé, il tavolo in vetro scuro della sala di mia nonna.
  3. Non ricordo perché ne avessi uno solo; forse l'altro lo avevo barattato con le amiche o forse semplicemente lo avevo perso, ma ricordo perfettamente che con l'unico orecchino in mio possesso avevo costruito una collana. La collana col ciondolo di Barbie. Ricordo shock: il suo profumo.
  4. Il Dribbling: un tavolo da gioco magnetico per calcio che abbiamo praticamente distrutto a forza di giocare e che sostava nel sotto scala tutto l'anno. Sì, c'era uno dei due giocatori che giocava piegato per via della rampa di scale che saliva sulla sua testa. Nel tempo poi è diventato il mio tavolo da cucina su cui far finta di mangiare con le amichette.
  5. Il phon per capelli, esattamente come questo. Non ricordo nient'altro se non di averlo avuto e il rumore che faceva.
  6. Non ricordavo il nome di questo "coso" giallo e peloso. L'ho scoperto solo dopo l'associazione con la foto in Google. Si chiamava SnuggleBumms e io ne avevo proprio uno giallo identico a questo. Lo pettinavo, spettinavo e ripettinavo ancora.
  7. Il biliardino a molla. Questo l'ho cercato io dopo che mi è venuto in mente grazie al Dribbling del punto 4).
  8. La Friggi Friggi. Io non ce l'avevo, i miei non me l'avevano comprata e la invidiavo tanto alle mie amiche. Che poi a ripensarci che avrà mai avuto di speciale?
  9. Altro ricordo shock conseguenza del punto 1). Dopo il primo flashback avevo la forte sensazione di averne avuti per le mani più di uno di questi aggeggi. Chiudevo gli occhi e mi sforzavo di ricordare, ma con scarsi risultati. Eppure la mia sensazione cresceva ogni giorno, forse al mio cervello serviva una spolveratina più a fondo, forse andava unta nuovamente qualche connessione con della mielina fresca perché un giorno, PAF!, mi è venuto in mente un dettaglio fondamentale: l'oggetto che "non ricordavo" aveva un pulsante con della musica. L'aggeggio suonava! A quel punto ad ogni tentativo di ricordo spuntavano altri dettagli: l'aggeggio era rosa, l'aggeggio si apriva, l'aggeggio era una chitarra, l'aggeggio aveva la testa pelosa e bionda. Lo vedevo ormai. Quando dopo un'ora di ricerca l'ho trovato non ci potevo credere. Per la prima volta era il mio cervello che aveva anticipato l'occhio.
  10. L'esatta copia della mia cartella di prima elementare: la cartella di Poochie. La amavo. Follemente.
  11. Ne avevo solo uno e non è nemmeno questo per dirla tutta. Ho provato a cercarlo ma non l'ho trovato. Non so dire come fosse fatto, non ne ricordo i dettagli. So che se lo vedessi potrei dire: "E' lui!", ma finora la ricerca ha dato pessimi risultati. Segni particolari se mi sforzo: viola, piccolo, maschio e col tubo storto. Perché aveva quel tubo strano che non mi piaceva.
  12. Il mio primo borsellino del colore come quello in alto a destra. Non lo amavo, ma mi piaceva averlo finché mi misi a staccare ogni singola paillette incollata. Dopo era così brutto che lo misi in disparte. Non so che fine fece.
  13. Il portapenne accanto al telefono. Quando ancora esistevano gli ingressi di casa, quando ancora il telefono stava nell'ingresso, quando ancora esisteva il telefono fisso. I cassettini però erano neri, non bianchi.
  14. La casa sull'albero di Laura. Anche questo giocattolo non me l'avevano comprato, ma questo però, a differenza della Friggi Friggi mi sarebbe proprio piaciuto. Aveva pure l'ascensore nel tronco e la scala retrattile. Grazie ad altre immagini trovate sul Web sono riuscita a ricordare particolari davvero incredibili di questo gioco. Era bellissimo!
  15. I Mini Pony! Se ricordo bene ne avevo tre, tutti identificati. Quello in foto, uno bianco con la criniera blu e uno indaco con la criniera arcobaleno. Se so fare le trecce fin dalla tenera età è solo grazie alle loro lunghe code.
  16. Credo che la cucina di Barbie sia il giocattolo a cui tengo di più. Quando i miei mi hanno detto che lo avevano buttato mi è preso un colpo al cuore. Io non ci ho giocato, ci sono cresciuta! Ho ancora le foto del Natale in cui è arrivata. Avevo perso praticamente subito (non ricordo perché) il 70% delle minuscole posate e custodivo le rimanenti come delle reliquie importantissime. Ahhh se l'avessi ancora!
  17. La TV di mio nonno. Non funzionava, se non praticamente come radio. La teneva in camera da letto e io la osservavo (spenta) mentre in alcuni pomeriggi d'estate facevo un pisolino nel lettone fra di loro.
  18. Lo zainetto della seconda elementare, quello di Barbie. L'ultimo anno in cui ho avuto cartelle del genere. Dopo passai al classico zaino Invicta (rosa salmone e verde) più per evitare i commenti dei compagni di scuola che per volontà vera e propria. L'Invicta era neutra, non romantica, non infantile. A scuola a volte bisogna crescere più in fretta di quanto si vorrebbe. Ripiegai per tenere la mia dignità di femminuccia su un più modesto astuccio di Barbie da tenere sul banco. Così Barbie mi guardava sempre.
  19. Il mio primo orologio. Non avevo idea che fosse associato a una Barbie, né ricordo di averne avuta una simile. Probabilmente mi ero fatta comprare l'intero pacchetto, ma il mio obiettivo era l'orologio digitale, in barba alla bambola accanto. Ne ricordo la consistenza del cinturino al tatto, il profumo e il fatto che mi sentivo veramente figa.
  20. Esattamente questo completino di Barbie, proprio questo, dopo un quarto di secolo gira ancora sul Web. Son cose.
Se volete vedere la collezione completa dei miei amarcord - flashback da paura, la trovate qui.


Dopo tante parole sarò breve a raccontare i bei momenti della Serendipity Box n° 114:
  1. Il caffè che mi offre sempre Paola quando vado a trovarla.
  2. Il colore stupendo dei cavoli cappucci viola appena colti dal campo.
  3. Docs che sulle nostre teste sta di vedetta mentre noi ci godiamo il panorama sdraiati per terra.
  4. I piedi dei podisti dopo una lunga gara e la bella mattinata passata con chi come me li aspettava al traguardo.
  5. Il profumo dei frollini appena sfornati.
  6. Sta bomba di bontà cioccolatosa. La ricetta è qui.
  7. I dialoghi di Massi con Siri, roba da morire dalle risate. :-D

E questa è la Serendipity Box n° 115:
  1. L'inaugurazione di un locale pastafariano a Trento.
  2. Tè caldo col miele, una fetta di pane con la marmellata, sciroppo per la tosse e tornare a respirare.
  3. La tisana dei miracoli che mi ha fatto trovare Cinzia. Non solo una panacea per la tosse, ma una delizia che voglio assolutamente imparare a fare anche a casa. Grazie Cinzia!
  4. C'è chi le bombe le mette per uccidere e chi le toglie per salvare vite. Le operazioni andate a buon fine - e per fortuna visto che il mio ufficio era a trenta metri in linea d'aria - del disinnesco di una gigantesca bomba della seconda guerra mondiale rimasta inesplosa.
  5. La speranza che possa esistere la pace fra gli uomini.
  6. Questo straordinario panorama incontrato durante una nostra zonzolata in montagna.

L'aforisma degli ultimi giorni trascorsi è:
"Attraverso la violenza forse puoi risolvere un problema, ma pianti i semi per un'altro."
(Buddha)


Regalate sorrisi, abbracci e baci e buon tutto! :-)


10 commenti:

  1. Oh finalmente non riuscivo a scriverti...amo sempre leggere e guardare i tuoi box sono sempre pieni di umanità...amore ,sensibilità... Spero tu stia meglio ora con i tuoi malanni di stagione e auguriiii per la puntata in TV mamma che orgoglio !!! Bravissima bacioni

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    1. Meno male! Quando ho letto anche su Facebook il tuo messaggio sono rimasta contentissima. Grazie anche qui per la tenacia. Un abbraccio forte cara Cinzia :-)

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  2. I tuoi box sono sempre più belli stanno diventando dei quadri d'autore e sono anche molto interessanti una spaccato della tua vita. Grazie cara della condivisione e buona serata

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    1. Che tesoro Edvige!!! Il paragone coi dei quadri mi ha commosso :-) Grazie di cuore!

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  3. Alcuni di quei giocattoli li ricordo anch'io.
    Sempre belle le tue serendipity box.

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    1. Sì, erano giochi molto diffusi. A loro però lego ricordi fortissimi, li amo ancora di più :-) Grazie Fra per essere passata :-)

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  4. Quanti ricordi, anche io avevo buona parte di quei giocattoli. Rivederli mi fa tornare in mente tanti bei momenti di giochi spensierati e felici. Al secondo posto voto il tuo cagnone, è troppo troppo bello

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  5. belo quello dedicati ai giocattoli un bel amarcord, l'l'altro inaugura il periodo di malanni tosse e mal di gola tipici dell'inverno accidenti

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    1. E non mi sono ancora ripresa del tutto pensa... Va beh, passerà. Grazie per il saluto Carmine. Un abbraccio e tanti auguri di buone feste. :-)

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