Enjoy food, travels and life

Prima di partire per una zonzolata di solito prepariamo l'elenco delle cose da:
  • vedere,
  • visitare,
  • assaggiare,
  • comprare ecc.
Queste liste sono suddivise poi in:
  1. "Non posso tornare a casa se non ho...": ossia da fare assolutamente, no way! Esperienza che vale il viaggio, cosa imprescindibile, sennò-checissei-stato-affà?"
  2. "Varrebbe la pena di...": ossia mi piacerebbe tanto andarci ma la zonzolata potrebbe dipendere da fattori vari quali orari di chiusura, prezzi, disponibilità, voglia, tempo, ripensamenti.
  3. "Se ce la facciamo...": ossia che dopo tutto quello che ci siamo sparati in 1) e 2) se avanza tempo valutiamo se vedere/fare oppure no.
Nella lista di: "Cose da assaggiare - 1) Non posso tornare a casa se non ho..." a New Orleans al primo posto in classifica svettava incontrastata la cucina di Leah Chase al Dooky Chase's Restaurant.
Fosse cascato il mondo ci saremmo andati!

Il problema è che quando viaggio perdo il senso del tempo, del calendario, dei giorni cardinali del mese e della settimana. Esisto io e il luogo, il senso del tempo svanisce, il tempo si deforma, si dilata e comprime ad ogni situazione. Potrei mandare fuori di testa gli Einstein moderni.
Per fortuna Massimiliano ha il fuso orario italiano impostato nel DNA (l'ho scritto anche nel nostro about us) per cui con un breve calcolo potrebbe riuscire a dirmi che ore sono e di quale giorno in qualsiasi punto del sistema solare dopo aver viaggiato a qualsiasi velocità.

Tutta sta pappardella di premessa per dire che?
C'è mancato poco che non ci riuscivamo.

Mi ero praticamente tatuata in fronte gli orari del ristorante: dal martedì al venerdì (solo pranzo buffet) dalle 11:30 alle 15:00; cena solo il venerdì dalle 17:00 (!!!) alle 21:00 (!!!) e senza buffet; sabato, domenica e lunedì chiuso.

Che me li tatuo a fare se poi non so che giorno è?
Meno male che c'è un santo/amico/tutore/psicologo/assistente/compagno che mi segue da un bel po' di tempo (già, sono in cura da anni!) e che mi conosce benissimo perché se non mi avesse detto "Guarda che oggi è venerdì e sono le tre passate." noi al Dooky Chase non ci avremmo messo piede a meno di cambiare tutta la scaletta del viaggio per i giorni successivi.

Ecco il resoconto di quello che è successo dopo.
Torniamo a piedi alla macchina, nemmeno passiamo in albergo a rassettarci, piazzo il navigatore e andiamo diretti alla meta (per altro sapevamo già il luogo esatto perché ci eravamo passati appositamente per non sbagliarci il giorno precedente in macchina).
Il Dooky Chase's Restaurant, numero 1) della lista numero 1) ci attende.
Usciamo dal centro di New Orleans e ci immettiamo in una zona nemmeno troppo bella, scarna, dalle case basse e piuttosto trascurate. Il ristorante non ha un'insegna grande e non è facile adocchiarlo subito. Sembra una casetta fra le tante, ma il navigatore non sbaglia. Parcheggiamo nel parcheggio poco più avanti a disposizione dei clienti.
Alle 17:03 (manco se lo rifaccio ci credo che sono entrata in un ristorante ad un orario del genere!) varchiamo la soglia di questo posto che ha fatto e visto la storia della cucina di New Orleans.

Il Dooky Chase's Restaurant è infatti aperto dal 1941. Inizialmente paninoteca venne convertito in ristorante di famiglia da Emily e Dooky Chase. In poco tempo divenne luogo celebre per essere un locale non solo straordinario per la cucina creola che vi si degustava, ma anche come luogo di intrattenimento musicale e culturale fra i più stimati di New Orleans.
Il locale purtroppo ha subito due anni di chiusura a causa dei danni provocati dall'uragano Katrina, ed oggi grazie anche a molti aiuti è stato completamente ristrutturato. Il posto, che è ancora gestito dalla stessa famiglia d'origine, ha ospitato moltissimi personaggi illustri e trasmissioni TV.
Leah, oggi novantunenne (al centro nella foto sotto) è considerata una vera star.

Immagine tratta dal sito del Dooky Chase's Restaurant

Entriamo. Il locale è ancora vuoto. Tutto è perfettamente apparecchiato, in ordine e pulito.
Siamo accolti direttamente dalla figlia di Leah (Stella, la signora a destra nella foto sopra con la camicia fucsia), una persona splendida, calma, educatissima, disponibile e molto molto elegante: una vera signora, perfetta padrona del proprio locale.
Le chiedo conferma del fatto che di sera non c'è il buffet e lei capisce il mio dispiacere perché sa che noi turisti amiamo provare tutte le specialità offerte dal ristorante. Ci spiega però che non è possibile e ci consiglia una combinazione di piatti in modo da poter assaggiare il più possibile.
Ci assegna un cameriere e ci fanno accomodare.

Chiedo se posso fare qualche foto e addirittura mi vengono indicate le sale da poter visitare.


Ci accomodiamo e ci fanno vedere il menù. Per i curiosi eccolo qua (spero che non cambi il link del sito); quello del venerdì sera cambia anche a seconda del periodo.
Questa è la nostra mise en place:


Chissà se Obama, Bush, Cosby, Jones e tutti gli altri illustri personaggi che hanno assaggiato le prelibatezze di questa cucina si sono seduti ai nostri stessi posti. Ci rispondiamo ottimisti: "Certamente!" ;-)
Nel frattempo inizia ad arrivare gente e il locale pian piano a riempirsi. Prima arrivano i turisti, vestiti casual più o meno come noi, poi arriva la gente del posto: gente di colore vestita straordinariamente bene, tiratissime le donne e elegantissimi gli uomini. La figlia di Leah riconosce qualcuno e va a scambiare quattro chiacchiere. Sembra conoscere tutti, o questa è l'impressione che fa quando si approccia a qualcuno. Che classe. Che donna.

Arrivano i nostri piatti. Si parte con il classico side dish, un'insalatina leggera accompagnata con un po' di pane.


Appena terminata l'insalata mi viene servito il "Gumbo", lo stesso che avevo assaggiato per la prima volta a Baton Rouge. Sono così felice! Ho aspettato e pregustato questo momento dal giorno che sono venuta a conoscenza dell'esistenza di questo posto.
Ho una certa reverenza per questo piatto: sto per assaporare nuovamente la cucina creola, un pezzo di storia d'America, quella nera, quella della schiavitù, dei diritti acquisiti, che ha lottato, che ha portato le sue tradizioni fin oltreoceano, che non ha perso le sue origini e le ha anzi mescolate con gli ingredienti di questi luoghi, quella che è divenuta un simbolo e un valore per questa città.

Il Gumbo è una minestra a base di riso con gamberi, granchio e altri ingredienti che sono a discrezione di chi la prepara. Si possono trovare anche carni bianche, insaccati e ovviamente una marea di spezie. Nel mio Gumbo, la cui ricetta è segreta, sono certa che ci sia qualche tipo di salume. E' delizioso, sostanzioso, profumato e saporito.


Mentre io gusto il mio Gumbo a Massi viene servita la Jambalaya. Ovviamente facciamo uno scambio di assaggi, dividiamo i piatti in modo da poter assaggiare tutto. La Jambalaya di Leah è un misto di pollo e salsiccia a pezzi cotta in un soffritto di sedano, cipolla e carota con aggiunta di pomodoro. Il tutto accompagnato con una cupola di riso a parte che una volta mescolata assieme al sugo sprigiona magicamente un mix di sapori che in bocca persistono e si distinguono perfettamente.
A entrambi invece non piace molto il piattino a fianco dove ci sono patate dolci servite su una salsa caramellata alla cannella, davvero troppo dolce.

Recensione ristorante storico Dooky Chase's Restaurant Louisiana New Orleans USA

Dopo il Gumbo, di cui ho preso la versione in "cup", cioè quella più piccola, arriva il piatto forte, il Seafood plate: un fritto misto di pesce fra cui ostriche, pesce gatto, gamberetti e polpa di granchio. De-li-zio-so! Generosa la dose (alleluia!) e fritto davvero bene.


Ci concediamo anche il dolce, una fetta in due di Pecan Pie: fantastica crostata che ci arriva ancora calda, con uno strato dolce di melassa e con generosa copertura di noci pecan. Robe da litigarsela. :-)


Finiamo il dolce con rammarico.
Stella passa a chiedere se era tutto di nostro gradimento e sottovoce ci chiede se abbiamo bisogno di un taxi. Fra noi ci chiediamo se sia per cortesia o se per la scarsa sicurezza nel quartiere di notte. Decliniamo la gentilezza, abbiamo la nostra auto.
Ci guardiamo intorno e il locale è pieno. Sbircio nei piatti dei tavoli vicini e vedo prelibatezze che chissà se mai avrò occasione di riprovare. Tutto quello che volevo assaggiare qui è stato spuntato dalla lista eppure mi accorgo che c'è ancora tanto che vorrei scoprire.


Abbiamo la pancia piena, siamo soddisfatti e felici, la lista è andata, la serata trascorsa in un attimo (mannaggia che scherzi che mi fa questo tempo!). E' ora di andare, ma ho già voglia di tornare.

Riassumendo:
Periodo: febbraio 2014
Dove: Dooky Chase Restaurant, 2301 Orleans Ave. - 821-0535 New Orleans (Louisiana, USA)
Pregi: accoglienza straordinaria, piatti buoni e dalle porzioni ragionevoli, ottima qualità prezzo, servizio impeccabile.
Difetti: ristretto orario di apertura, locale non ben segnalato.


11 commenti:

  1. ciao cara, ma che meraviglia...ultimamente mi sto informando sulla cucina creola e spero di cucinare presto qualcosa! adoro questi posti e il ristorante è davvero bellissimo, con quei quadri jazz, l'atmosfera calda e accogliente...beati voi! spero un giorno di poterci andare anch'io! grazie della zonzolata condivisa! ho mandato una mail ieri, ci vediamo l'11???

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  2. Ah, ma leggerti è come partire, assaggiare, gustare.... New Orleans è uno dei miei vorrei tanto... ma mio marito già c'è stato... chissà un giorno... Grazie per il dettagliato reportage! Un bascione grandissimo!

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  3. che bello cara, immagino la tua gioia nel visitare e nell' assaggiare i piatti di questa istituzione. Un locale fantastico. Bacioni

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  4. I tuoi post sono così belli e dettagliati che mi sembra di essere in viaggio con voi!!!!
    Un bacio grande e grazie mille per la condivisione
    Carmen

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  5. Ciao! Bel post! Volevo dirti che dopo mesi sono finalmente riuscita a pubblicare sul blog... Passa da me, se ti va!

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  6. E' stato bello seguirti virtualmente....
    Un poco come andare un poco in vacanza pure io!!! ottima idea per il prossimo viaggio!

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  7. garzie che bel reportage, una gran bella esperienza

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  8. Quante utili informazioni, non conosco la cucina creola, chissà se un giorno potrò assaggiarla proprio in quel magnifico ristorante.

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  9. Che bella esperienza!!!! Bellissimi piatti!!!! un abbraccio zonzoloni!!! baci

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  10. Utilissimi i tuoi post, complimenti, sei "superzonzolinabella" ♥

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  11. Arrivo con un tremendo ritardo per ringraziarvi tutti della visita e dei bellissimi commenti. Grazie e grazie! Un abbraccio a tutti! :-)

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