Come nasce il post di una ricetta?
Perché ne pubblico una piuttosto che un'altra?
Ebbene, seguo dei procedimenti rigorosi e metodi scientificamente testati.
Si chiamano caso, simpatia e ispirazione.
Seguono a ruota il fatto che la ricetta sia collaudata e fotografata (variabili che non sempre vanno di pari passo), oppure se la ricetta tocca un tema a noi "caldo".
Quest'ultima opzione, che altro non è che un oggetto di interesse e discussione casalingo e non, è stata quella che mi ha spinto a pubblicare questa ricetta.
Eravamo a cena con amici e parlando di crêpes, cose leggere e veloci da preparare, ho spiegato che esisteva questa pasta molto in voga nei Paesi Nordafricani alla base di un sacco di ricette. E siccome i miei amici non ne avevano mai sentito parlare e qualcuno la confondeva con la pasta phillo mi sono messa "subito" all'opera per pubblicare questa ricetta.
C'è un solo dettaglio.
La cena in questione risale a mesi fa.
C'è un altro dettaglio.
E' vero che mi sono messa subito all'opera per cucinarla e fotografarla, ma mi sono ritrovata solo oggi a pubblicarla.
C'è un ultimo dettaglio, poi basta giuro.
I miei amici sanno che si possono fidare, sono di parola, ma sanno anche che devono avere molta pazienza. E per fortuna ce l'hanno.
Veniamo al dunque.
La pasta brick, o brik, è un impasto base originario della Tunisia, ma diffuso ora in molti altri Paesi del Nordafrica e Medio Oriente, a base di semola e acqua.
La sua cottura è molto particolare: si stende con un pennello un sottilissimo velo di impasto su una padella leggermente unta e riscaldata a bagnomaria. Inizialmente l'impasto in padella sarà praticamente trasparente, ma appena avverrà la gelificazione degli amidi apparirà un foglio di pasta sottile che inizierà a staccarsi prima dai bordi della padella e poi anche dal centro.
Il tempo di cottura è molto breve e comunque varia in funzione dello spessore di pastella introdotto in padella. Con un poco di esperienza si riescono a formare fogli sottilissimi che richiedono al massimo un paio di minuti di cottura.
Trattandosi di un impasto base dal sapore neutro viene impiegato per essere farcito con numerosi e saporiti ripieni.
A vederla potrebbe sembrare pasta phillo, ma le differenze sono che la phillo:
- è originaria della Turchia e Grecia;
- è a base di farina bianca;
- ha un impasto solido invece che liquido;
- viene tirata a mano o con rulli, mentre la brick si stende col pennello;
- ha uno spessore ancora più sottile.
Pasta brick
Preparazione: 5 min.
Cottura: 15 min.
Riposo: 1 ora
Porzioni: 12 fogli
Kcal/porzione: 50 circa
Ingredienti:
- 150 g di semola
- 350 g di acqua
- 7 g di olio extravergine di oliva + q.b. per ungere
- Sale q.b.
Preparazione:
- Frullare assieme tutti gli ingredienti nella ciotola di un mixer fino a formare un composto liscio e omogeneo. Lasciarlo riposare in frigo per almeno un'ora.
- Portare a bollore dell'acqua in una pentola sufficientemente grande per metterci sopra una padella con ø 24 cm. Ungere la padella con un poco di carta assorbente intrisa di olio.
- Una volta che anche la padella sarà in temperatura, spennellare il fondo della padella con l'impasto cercando di non sovrapporre le pennellate¹. Qualora rimanessero dei buchi chiuderli con un tocco di pennello.
- Inizialmente l'impasto in padella sarà praticamente trasparente, ma appena avverrà la gelificazione degli amidi apparirà un foglio di pasta sottile che inizierà a staccarsi prima dai bordi della padella e poi anche dal fondo. A questo punto rigirare la pasta per cuocerla velocemente sull'altro lato.
- Appena si stacca dal fondo, toglierla dalla padella e metterla su un piatto a parte.
- Terminare la cottura dell'impasto fino ad esaurimento. Impilare man mano le sfoglie (se ben fatte non dovrebbero attaccarsi fra loro) fino al momento del loro utilizzo.
Note:
- Io faccio dei cerchi concentrici partendo dal bordo della padella e arrivando fino al centro. Non spennello in verticale o orizzontale.
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Adesso non resta che farcirle con i ripieni che preferiamo e terminare la cottura in forno o in padella.
Magari pubblicherò presto una ricetta di esempio.
"Subito"... ehm, ehm! ;-)