Enjoy food, travels and life

Benvenuti al nuovo appuntamento con la "Zonzolando's Serendipity Box", la scatola che serve a ricordare i piccoli grandi piaceri della vita cogliendo il meglio di ciò che ci offre.

Troppo spesso infatti le nostre giornate sono riempite di pensieri e preoccupazioni tendendo a dimenticare il bello che nella vita c'è (sempre!). Con questa scatola voglio immortalare, se non tutto, gran parte delle cose belle che riempiono la mia/nostra vita quotidiana (ma che potrebbe essere anche quella di tutti), dalle grandi alle piccole cose che ci rendono felici e, ancora meglio, sereni.

Come spesso accade immortalo i piaceri della buona tavola, non solo per la bontà o bellezza del piatto in sé, ma per ricordare il clima, l'atmosfera e la compagnia legate ad esso.
Ecco la Serendipity Box n° 77:
  1. Adoro il pesce, i crostacei, tutto ciò che è catalogabile come seafood. Un piatto unico questo che mi ha ricordato una rivisitazione "my way" dello shrimp & grits della cucina creola. Favolosi ricordi, deliziosi profumi e sapori combinati in un unico piatto: che posso volere di più?
  2. I porta biscotti da tazza! Per me che sono tè, caffè e cappuccino addicted zonzolante per casa e ufficio non potevano che essere una trovata geniale.
  3. Dicevo nell'introduzione che la foto al piatto in sé non costituisce il bel momento, ma racconta simbolicamente un più ampio bel ricordo o bel periodo. In questo caso si tratta di una giornata intera passata col mio Massi a zonzolare e a fare tante cose belle. Che poi era pure buono eh! :-)
  4. Ma quante crostate ho sfornato in questo periodo? Fra gli amici che seguono il blog c'è stato pure chi mi ha chiesto di assaggiare. Potevo io non accontentare un'amica? Et voilà!
  5. Ritrovarsi fra le mani una mini macchina da cucire e scoprire che ci provo pure gusto a fare qualche piccolo lavoretto.
  6. Seratina fuori, ore piccole, voglia di dolcetto... ergo: gelato! Dottore alle 2:00 di notte l'unico disponibile era quello di McDonald's. E mi è piaciuto pure! :-)
  7. Avanzi di polenta di patate trentina? Allora gnocchi alla romana! O sarebbe meglio dire alla "roman-tina"? :-)
  8. Eh niente, lo so che lo metto spesso questo panorama eppure che ci posso fare se lo amo così tanto?

E questa è la Serendipity Box n° 78:
  1. Hi, my name's Elena and... Yes, I'm a sushiholic! (c/o la sushisti anonimi di Rovereto) :-)
  2. Dopo aver scoperto per caso su un canale di arte sulla TV a pagamento questo album, lo ascolto a nastro. Per una volta apprezzo la TV a pagamento, apprezzo la possibilità di registrare qualcosa che ne valga la pena, utilizzo quello che è di solito il grande quadro nero attaccato alla parete e ascolto la musica di quest'uomo che è semplicemente bravissimo!
  3. Una serata da incorniciare cominciata così. :-)
  4. Io, lui e il nostro cucciolone a zonzo fra queste splendide montagne. Ditemi voi se non è uno spettacolo; ditemi voi se non si può essere felici con una vista così.
  5. Le cene a casa degli amici, di quelle che facciamoci un piatto di pasta alle 10 e poi si arriva a chiacchiere fino al mattino seguente. Grazie Cate! :-)
  6. La bontà di un piatto si può misurare combinando un sistema di equazioni che preveda la voracità nel consumarlo e la voglia che finisca il più tardi possibile a parità di cibo disponibile? Perché io davanti a questi spaghetti sentivo assieme tutte queste sensazioni contrastanti mentre le mie papille facevano la ola.
  7. Passeggiare con il naso all'insù in queste serate invernali e ritrovarsi ad ammirare l'Orsa Maggiore che è in una posizione praticamente verticale. -L'immagine è presa dal Web, io di certo non potrei farla con i miei umili strumenti.-
  8. L'insana soddisfazione di risolvere i "killer" sudoku.

L'aforisma degli ultimi giorni trascorsi è:
"Gli uomini non conoscono la propria felicità, ma quella degli altri non gli sfugge mai."
(Pierre Daninos - Un certo signor Blot)


Beh, non mi resta che lasciarvi con l'augurio di godere ogni vostro piccolo/grande momento di serenità. ;-)
A presto!


Sto scrivendo di getto, senza pensare, senza soffermarmi, senza rileggere (se ci sono errori pace), lasciando le dita scorrere veloci sui tasti della tastiera cercando di tenere testa al gomitolo annodato dei miei pensieri.

Sono reduce da un'ora di yoga che poteva essere benissimo un'ora di meditazione. La parte di rilassamento, quella in cui mi sarei dovuta concentrare sul corpo e non sui pensieri, è miseramente fallita. La mia mente era focalizzata su una cosa sola: che faccio? Che diamine faccio? Che perdincibaccolina (beh, il termine in verità non era propriamente questo) faccio? Ascolto il cuore o la mente? O magari, visto che lo pago, anche Franz (il maestro)?
Non so che fare, non so che pensare, non so, non so e non so. Punto. Diamine!

Chiedo aiuto al mio strizzacervelli/amico/consigliere di fiducia maledettamente perspicace, freddo, razionale, calcolatore, cinico e protettivo, quello da cui sono in cura da anni, quello che mi ascolta e si sorbisce tutte le mie paturnie in santa pazienza e pure a gratis, quello che mentre brancolo nel buio sa indicarmi la via, quello che mi capisce ancora prima di me medesima, quello che raramente non mi sa consigliare qualcosa di giusto: Massimiliano.

Dodici lettere che per me al solo pensiero hanno l'effetto del Valium, di calore e rassicurante punto fermo in un mondo dove va di moda il "moving the goalposts". (Oh, thank you teacher Nigel!)

In un giorno come oggi dove ho provato tanta delusione, Lui e i suoi preziosi consigli sono la mia sola impagabile serendipity.

Ricetta per preparare in casa il coleslaw inglese con cavoli cappucci carote maionese recipe

Mi sarebbe piaciuto presentarla con un'introduzione più spensierata la ricetta di oggi, ma non c'era verso. Ad ogni modo si tratta di una contorno diffusissimo nei Paesi anglosassoni con il nome di Coleslaw, un'insalata generalmente composta da cavoli cappucci bianchi e/o rossi, carote, talvolta cipolle e tanta tanta maionese, che a volte viene sostituita o arricchita con panna acida.

In commercio all'estero (in Italia l'ho visto raramente) se ne trovano di vari tipi, di solito sempre composti da poche verdure che sguazzano in un mare di maionese. Farlo a casa è facilissimo e si può scegliere il quantitativo di maionese a piacere.
Si serve generalmente come accompagnamento a carni arrostite, hamburger o fritti.

Coleslaw

Preparazione: 10 min.Cottura: nessuna Riposo: nessuno
Porzioni: 4 Kcal/porzione: 190 circa (base)
Ingredienti:

  • 200 g di cavolo cappuccio bianco
  • 200 g di cavolo cappuccio rosso
  • 1 carota
  • 80 g di maionese¹
  • Sale q.b.
Facoltativi a seconda di gusti o intolleranze:
  • 40 g di panna acida
  • 10 g di senape
  • 50 g di uva passa
  • ½ cipolla bianca
Preparazione:

  1. Affettare sottilmente con una mandolina, o con un'affettatrice i cavoli cappucci.
  2. Con un gratta scorza a manico per limone ricavare dei filetti dalle carote, oppure grattugiarle con una grattugia. Tagliare a pezzi più piccoli tutti gli ingredienti, anche con qualche colpo di forbice direttamente dentro una ciotola.
  3. Mescolare tutti gli ingredienti con la maionese (da regolare poi in funzione dei gusti) e il sale e fare le eventuali aggiunte a piacimento.
Note:

  1. Io ho utilizzato maionese homemade aromatizzata con un cucchiaino di senape.
  • Consumarlo a temperatura ambiente o freddo. Si conserva in frigo in un contenitore chiuso per un paio di giorni.
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E' sempre bellissimo zonzolare in cucina preparando piatti assaggiati in zonzolate in giro per il mondo e portando in tavola, non solo prelibatezze, ma anche sapori e ricordi di terre lontane.


Amici, parenti, "assaggiatori per caso" mi avranno chiesto di pubblicare questa ricetta non so quante volte, eppure chissà perché non lo avevo ancora mai fatto. Su questo blog si trovano le ricette più disparate, da quelle dai nomi più strani come questa qui, a quelle più complicate come questa qua, e poi non vado a pubblicare quelle che sono talmente fatte e rifatte che non servirebbe nemmeno scrivere la ricetta tanto che la si sa a memoria?

Ricetta per crostata classica con marmellata e confettura frolla alta e bassa perfect jam tart recipe

Bene, per la gioia di chi aspettava questa ricetta da tempo, o semplicemente di chi aspettava un altro post (che qui s'è capito che arrivano a pezzi e bocconi) ma anche no, ecco la ricetta della crostata alla confettura: quella più conosciuta, più mangiata, quella delle merende e dei ricordi di quando si era piccini, insomma... la crostata classica (di casa mia ovviamente).
Oddio, infatti definirla "classica" mi imbarazza un po' visto che racconto la mia versione, ma forse rende meglio l'idea. Del resto mica che c'è una definizione generale per la ricetta esatta di questa crostata. C'è chi dice che la frolla si fa così e non cosà, chi mette l'uovo intero e chi solo il tuorlo, chi vuole che sia sottile e chi la vuole bella alta, chi un velo di confettura e chi invece vorrebbe poterci annegare dentro e così via.

Sono certa che ogni casa in realtà ne abbia una sua consolidata, con più o meno burro, con più o meno farina, con varianti profumate e con più o meno marmellata o confettura, e tutte sono sempre buone, ma soprattutto è sempre una questione di gusti e di ricordi di infanzia. Quella che ci facevano le nostre nonne o mamme per merenda è sempre la più buona, forse più per i ricordi che per la qualità in sé, fatto sta che a ognuno piace un certo tipo di questa crostata.


In questo post ho deciso quindi di non riportare una sola versione ma due, le due versioni di casa che vanno per la maggiore. La scelta su quale fare dipende di solito dal tipo di confettura scelta, o dal momento in cui consumarla, o semplicemente da quel che ci va.


Con la ricetta di oggi quindi si può ottenere una crostata bassa, compatta e friabile come nella foto con sfondo rosso scuro, oppure una crostata alta, morbida e molto friabile come quella nella foto con sfondo bianco in basso.

Crostata alla confettura

Preparazione: 20 min.Cottura: 30 min.Riposo: 30 min.
Porzioni: 8 Kcal/porzione: 230 circa (versione 1)
Ingredienti:

Per crostata bassa, compatta e friabile (foto a fianco):
  • 170 g di farina 00 + q.b. per la stesura
  • 1 uovo¹
  • 70 g di burro
  • 70 g di zucchero
  • Confettura a piacere
  • Scorza di un limone biologico e/oppure
  • Semi di un baccello di vaniglia²
Per crostata alta, morbida e friabile (foto in basso):
  • A seconda dello spessore che si vuole ottenere aumentare gli ingredienti sopra elencati dal 15 al 35%
  • 4 g di lievito per dolci
  • 2 g di bicarbonato (facoltativo)
Preparazione:

  1. Pesare gli ingredienti in funzione del tipo e dello spessore della frolla che si vuole ottenere. Lavorare la farina con il burro ben ammorbidito (ma non fuso), poi unire l'uovo, lo zucchero e gli eventuali aromi fino ad ottenere un impasto liscio e omogeneo. Rivestirlo di pellicola trasparente e farlo riposare in frigo per almeno 30 minuti.
  2. Accendere il forno a 170-180 °C in modalità ventilata.
  3. Stendere l'impasto con un matterello su un piano infarinato fino ad ottenere uno spessore di ½ cm (per la versione alta anche qualche mm in più). Arrotolare la pasta sul matterello e poi srotolarla delicatamente su una teglia di ø 20 cm.³
  4. Farla aderire bene allo stampo e rifinire i bordi togliendo la pasta in eccesso.
  5. Bucherellare il fondo con i rebbi di una forchetta, poi stendere uniformemente un generoso strato di confettura.
  6. Stendere sul piano di lavoro gli avanzi di pasta frolla con uno spessore di circa 3 mm. Ritagliare con una rotella (dentellata v.1 e liscia v.2) strisce di 1 cm di larghezza. Adagiarle sulla confettura formando una trama a incrocio e saldarle delicatamente ai bordi senza tirare la frolla, altrimenti in cottura potrebbe staccarsi o rompersi.
  7. Infornare per 25-30 minuti fino a che la frolla non sarà dorata e cotta. Lasciare raffreddare completamente e poi servire.
Note:

  1. A seconda della frolla che si vuole ottenere al posto dell'uovo intero si possono sostituire due tuorli. A parità di peso infatti il tuorlo rende la frolla cotta più dorata e friabile, mentre l'albume darà un risultato leggermente più croccante.
  2. Da scegliere a seconda del tipo di confettura che si impiega. Io consiglio di utilizzare la scorza del limone con marmellate (di agrumi quindi), o con confetture o composte più acide come quelle di ribes o fragole, mentre i semi del baccello di vaniglia con confetture o composte più dolci come fichi, amarene, pesche ecc. Nulla vieta poi di inserire entrambi.
  3. Io ho utilizzato una teglia con fondo amovibile rivestito con un cerchio di carta forno ritagliata. Se si ha il timore che la crostata possa attaccarsi al fondo imburrare e infarinare leggermente lo stampo.
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Di solito a fine pasto preferiamo quella sottile che sta bene anche da sé, mentre a colazione o merenda preferiamo quella più alta, rustica e carica che sta benissimo con una bella tazza di latte, o un cappuccino.

Ricetta per crostata classica con marmellata e confettura frolla alta e bassa perfect jam tart recipe

Insomma della crostata classica mica che per forza ne debba esistere una sola versione universale; uno la vede un po' come gli pare, ci mette quello che vuole, i gusti son gusti, basta che piaccia, che ci faccia stare bene e che sia fatta con tanto amore.


Olio di gomito o non olio di gomito? Frusta o non frusta? Questo è il dilemma.
Da scarsa consumatrice di maionese le volte che la uso, se ho tutti gli ingredienti, preferisco farla in casa. A venirmi in aiuto non solo come salva tempo, ma anche come protettore di ulna, radio, tendini e articolazioni delle mani e braccia, arriva il mio mitico San Frullatore a immersione (dichiarato ormai anche protettore di questo blog).
Giusto il tempo di mettere gli ingredienti in vaso e in trenta secondi il gioco è fatto.

Come preparare la maionese fatta in casa ricetta velocissima e ricetta tradizionale - homemade mayonnaise recipe

Riporto anche la versione classica, quella che richiede olio di gomito e tanta tanta pratica. Sia mai che qualche temerario si decida a farla così. :-)

Maionese

Preparazione: 2-10 min.Cottura: nessunaRiposo: nessuno
Porzioni: 250 g circa Kcal/100g: 760 circa
Ingredienti:

  • 2 tuorli (versione classica); 2 tuorli o 1 uovo intero (versione ultra-rapida)
  • 200 ml di olio di semi di arachidi
  • 3 cucchiaini di succo di limone (o aceto di mele)
  • 1 pizzico di sale
Facoltativi:
  • 1 cucchiaino di senape¹ (la versione che preferisco io)
  • ½ spicchio di aglio
  • Aromi a piacere
Preparazione:

a) versione classica:
  1. Porre i tuorli a temperatura ambiente in una ciotola, unire un pizzico di sale e iniziare a mescolare velocemente con una frusta.
  2. Man mano che si continua a mescolare unire a filo l'olio avendo cura di controllare che venga sempre ben incorporato.
  3. Quando la maionese ha preso corpo, unire il limone, l'aceto e le altre eventuali aggiunte che si vogliono fare.
Nel caso in cui dovesse impazzire, munirsi di un'altra ciotola e un altro tuorlo, mescolare e aggiungere man mano in piccole dosi e amalgamando bene la maionese impazzita.
b) versione ultra-rapida:
  1. Versare in un contenitore alto e molto stretto (io uso quello apposito per frullatore a immersione) prima i tuorli (o l'uovo intero) poi l'olio e infine sale, limone o aceto e le eventuali aggiunte (nel mio caso la senape).
  2. Portare il frullatore a immersione sul fondo esattamente sulle uova, azionare alla massima velocità e non muoverlo fino a che l'emulsione non prende corpo, dopodiché risalire lentamente verso l'alto incorporando perfettamente tutti gli ingredienti.
Note:

  1. Nel caso di persone intolleranti al lattosio o al glutine leggere attentamente l'etichetta del prodotto.
  • La maionese in entrambe le versioni è pronta per essere servita anche se sarebbe meglio gustarla fredda. Si conserva in frigo, ma contenendo uova crude e nessun conservante va consumata in un paio di giorni.
  • Coprire la salsa con della pellicola trasparente per evitare che si formi la pellicola giallastra in superficie.
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Questi biscotti mi sono magicamente apparsi sulla bacheca di Pinterest grazie a una persona che seguo e ne sono rimasta subito folgorata. Cliccando sull'immagine che rimandava al link del sito sono rimasta un po' delusa perché questo riportava la ricetta di un libro (in spagnolo e che io non ho) senza le indicazioni su come preparare la frolla. Per ragion di cronaca il link al sito è questo qui.

Biscotti con reticolo a intreccio ripieni di marmellata confettura alla fragola Weaving cookies recipe

Non ho idea se nel gusto siano simili o no a quelli indicati, ma io quando li ho visti li immaginavo croccanti, friabili, profumati di burro, fragola e con una nota di limone.
Mi sono messa all'opera con la mia fantasia cercando di imitare il biscotto e sostituendo le fragole (che non ho a disposizione fresche di stagione) con della confettura di fragole e... che dire? Sono rimasta entusiasta del risultato. :-)

Purtroppo, e questo il sito non lo dice, questi biscotti essendo umidi nel ripieno non rimangono croccanti e fragranti già dal giorno seguente alla loro preparazione; consiglio quindi di consumarli il prima possibile.

Biscotti intrecciati alla fragola

Preparazione: 30 min.Cottura: 15 min.Riposo: 45 min.
Porzioni: 25 biscotti circa Kcal/porzione: 70 circa
Ingredienti:

  • 170 g di farina 00 + q.b. per la stesura
  • 80 g di burro
  • 80 g di zucchero
  • 1 tuorlo
  • Scorza di mezzo limone non trattato
  • Confettura di fragole q.b.
Preparazione:

  1. Disporre la farina a fontana, unire al centro il tuorlo, lo zucchero, il burro ben ammorbidito a temperatura ambiente (ma non fuso mi raccomando) e la scorza finemente grattugiata di mezzo limone biologico.
  2. Impastare fino ad ottenere un impasto liscio e omogeneo. Lavorarlo molto poco, rivestirlo con pellicola trasparente e lasciarlo riposare in frigo per almeno 30 minuti.
  3. Trascorso questo tempo dividere l'impasto in porzioni lavorabili e stenderle dello spessore di 2-3 mm su un piano leggermente infarinato.
  4. Con un coppapasta del ø di 5-6 cm ricavare tanti cerchi che andranno a costituire il fondo dei biscotti. Ne dovrebbero uscire circa 25. Trasferirli su una teglia rivestita con carta forno.
  5. Stendere un cucchiaino di confettura di fragole (o a piacere) al centro di ciascun cerchio rimanendo ad almeno 1 cm dal bordo.
  6. Con la restante pasta tagliare delle strisce regolari di 7-8 mm di larghezza. Se si ha timore di andare storto aiutarsi con il matterello o un righello pulito. Intrecciare le strisce fino a formare un reticolo a maglie con cui ricavare la parte superiore dei biscotti.
  7. Tagliare il reticolo con il coppapasta cercando di ricavare più coperture possibili e poi rilavorare l'impasto fino ad esaurimento.
  8. Bagnarsi un dito con dell'acqua e inumidire i bordi della base del biscotto facendo il giro intorno alla confettura.
  9. Sollevare con una spatolina uno alla volta i vari reticoli e adagiarli sulle rispettive basi facendo aderire bene i bordi e premendo delicatamente per sigillare.
  10. Mettere a riposare in frigo per 15 minuti e accendere il forno a 180 °C in modalità ventilata.
  11. Trascorso questo tempo infornare per 12-15 minuti, fino a doratura. Sfornare e lasciarli raffreddare completamente.
Note:

  • Consumarli in breve tempo perché tendono a rammollirsi nel giro di un giorno o due.
Ricetta liberamente ispirata da Enrejados de fresas.
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La particolarità di questi biscotti sta nella parte del reticolo che in effetti può sembrare un pochino laboriosa. Posso assicurare che ci si prende la mano facilmente allineando perfettamente le strisce in verticale e ripiegandone subito per metà una sì e una no, alternando le alzate man mano che si aggiungono le strisce orizzontali.


A dirla tutta non ho saputo aspettare il loro completo raffreddamento e li ho mangiati accompagnati da una tazza fumante di tè al bergamotto. Li ho trovati poi deliziosi con una tazza di latte freddo. Non li consiglio invece con il caffè o cappuccino perché trovo che l'acido della fragola e del limone non si sposi bene con l'amaro del caffè.


Benvenuti al nuovo appuntamento con la "Zonzolando's Serendipity Box", la scatola che serve a ricordare i piccoli grandi piaceri della vita cogliendo il meglio di ciò che ci offre.

Troppo spesso infatti le nostre giornate sono riempite di pensieri e preoccupazioni tendendo a dimenticare il bello che nella vita c'è (sempre!). Con questa scatola voglio immortalare, se non tutto, gran parte delle cose belle che riempiono la mia/nostra vita quotidiana (ma che potrebbe essere anche quella di tutti), dalle grandi alle piccole cose che ci rendono felici e, ancora meglio, sereni.

Quante cose arretrate da raccontare, praticamente un mese di ritorno al lavoro, gite fuori porta, auguri ad amici e parenti, resoconti di vacanze natalizie, tante abbuffate senza pietà condite da tanta buona compagnia. Parto subito con la Serendipity Box n° 73:
  1. La gioia di ritornare fra i fornelli di casa dopo tanta astinenza, preparare una semplice vellutata di zucca calda, buona e profumata, e sentirmi di nuovo a casa.
  2. Farsi prendere la mano ai fornelli e cucinare per una bella ciurma affamata che per fortuna regala sempre tante soddisfazioni. Meno male che c'è Santa Lavastoviglie (protettrice di mani, tempo libero e risorse idriche) vista la catasta di roba da lavare.
  3. Fare le ore piccole con gli amici mentre si chiacchiera davanti a una bella tazza di tè fumante e pure qualche buon biscottino.
  4. Nasello al forno con citrons confits e pomodorini caramellati: cioè... 'na gioia!
  5. Preparare l'albero di Natale. Farlo ogni anno sempre diverso e innamorarsi dell'atmosfera che crea in casa.
  6. Elena - Shepherd's pie: 1-0. E andiamo! Prossimamente(?) su questi schermi.
  7. La scialuppa di salvataggio dei momenti no: le macchinette distributrici di merendine e di caffè.
  8. Passeggiare fra le casette dei mercatini di Natale a Rovereto. Tante luci, tanta gente e una calda atmosfera natalizia sicuramente enfatizzata da un buon vin brulé. ;-)
  9. A cena fuori con amici: stinco, crauti e patate arrosto. Giusto una cosina leggera per prepararsi alle abbuffate natalizie.

E via anche con la Serendipity Box n° 74:
  1. L'incanto della bellezza e complessità di questo orologio.
  2. Ehm, anche in inverno, a notte fonda (anzi mattino) e con la temperatura sotto lo zero: niente mi può separare da un buon gelato! :-)
  3. Zonzolare in libreria (anzi in "Viaggeria") alla ricerca di nuovi spunti, nuove mete, nuovi sogni. Gongolare davanti a cotanta scelta e pensare a quanto il mondo sia fantastico e provare curiosità ed emozione per quanto ancora abbiamo da scoprire.
  4. Ricevere direttamente a "casa Zonzolando" il primo regalo di Natale, tanto inaspettato quanto graditissimo. Grazie! :-)
  5. Affondare la forchetta in un generoso piatto di tagliatelle al ragù fumanti.
  6. La sequela di aperitivi, pranzi e cene per i saluti pre-natalizi di amici, colleghi, compagni di avventure e passioni. Tante occasioni belle per salutarsi e farsi gli auguri e in certi casi diciamocelo... non rivedersi per un po'. Che forse è questa la vera serendipity. ;-)
  7. Sfornare come se non ci fosse un domani biscottini di pan di zenzero. Vo-la-ti-liz-za-ti!
  8. Praticamente fondere le Sante Fruste (protettrici di tempo libero, articolazioni del polso, ulna e radio), infornare incrociando le dita e vedere questo dopo trenta minuti. Soddisfazioni dal forno su Zonzolando Channel!

Bucolicissima la Serendipity Box n° 75:

  1. Il matrimonio di una coppia di amici. Ridere e riflettere alla predica del prete, a dir poco "illuminato", che non ha beccato il nome di lei manco a pagarlo oro; vederli felici ed essere felici per loro.
  2. Due giorni fra calore di forno e fornelli per preparare il pranzo di Natale a casa mia. Riunire in una tavolata di gente le nostre famiglie, stare insieme mangiando le mie fatiche ma essere ripagata con il più bel condimento che ci sia: tanta gioia e amore.
  3. Fare i regali di Natale cercando di indovinare che cosa serva, che cosa possa piacere, che cosa non si abbia già. Vedere le sincere facce di stupore e piacere. Riceverne.
  4. La tombola! Usare come copri casella i gusci dei pistacchi aperti mentre la nipotina di casa estraeva i numeri. Che scorpacciata! Non dico il macello per casa dopo tutte le tombole che abbiamo giocato!
  5. Si replica il punto 2)! Ma stavolta tutti insieme a casa di mamma e babbo a festeggiare.
  6. Il forno che per tutte le vacanze è andato a ruota. Qui una sfornata di deliziosi Pepparkakor.
  7. Cielo nitido, clima perfetto, una zonzolata fuori porta e rimanere incantati davanti a questo spettacolo.

Infine ecco la Serendipity Box n° 76:
  1. L'arrivo della neve. Passeggiare nella neve fresca e vedere la gioia del nostro cagnolone saltellante senza sosta.
  2. L'ho già detto che il forno andava a ruota? Biscottini a intreccio! (Stay tuned!)
  3. Ritrovare per "affioramento da borsa di Mary Poppins" il mio specchietto yorkese! :-) Era dato per disperso.
  4. Sì, l'ho già detto che il forno andava a ruota vero? Crostata! (Stay tuned pure qui!)
  5. Le doppie colazioni, quando le giornate paiono piene di cose da fare e disfare. Fetta biscottata con mascarpone e confettura: poi come si fa a dire di non essere felici?
  6. La sera e i tramonti magici sull'intreccio delle montagne che si tuffano nel Lago di Garda.

L'aforisma di questi giorni è:
"Chi ben comincia è a metà dell'opera."
(Detto popolare)


Buon anno a tutti quanti!


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