Enjoy food, travels and life

Nonostante che siamo reduci da una tre giorni di tour de force enogastronomico familiare, in cui i nostri stomaci hanno dimostrato ottime prestazioni, non siamo ancora stufi di dolcetti e zuccheri semplici di vario genere.
Sulla scia dei biscotti speziati proseguo con questi Pepparkakor, famosi biscotti scandinavi che praticamente si preparano con le stesse dosi dei Gingerbread cookies solo che sono stesi in maniera più sottile. Sono quindi ancora più croccanti e leggeri e se vi piacciono le spezie non riuscirete a smettere di mangiarli.

Come preparare in casa i biscotti dell'ikea pepparkakor allo zenzero ricetta swedish spicy cookies recipe

L'impasto, che sembra creta fra le mani (un vero piacere lavorarlo), è dimezzato rispetto ai Gingerbread men, ma si ottengono comunque una sessantina di biscotti circa.

Pepparkakor

Preparazione: 30 min.Cottura: 10 min.Riposo: 15 min.
Porzioni: 60 biscotti circa Kcal/porzione: 20 circa
Ingredienti:

  • 160 g di farina 00 + q.b. per la stesura
  • 1 uovo
  • 50 g di burro ammorbidito
  • 50 g di golden syrup¹
  • 30 g di zucchero di canna
  • 5 g di zenzero in polvere
  • 5 g di cannella in polvere
  • 1 pizzico di chiodi di garofano macinati
  • 1 pizzico di noce moscata in polvere
  • 2 g di lievito per dolci
Preparazione:

  1. In una ciotola disporre il burro ben ammorbidito a temperatura ambiente assieme al golden syrup e lo zucchero di canna. Amalgamare con una spatola o una frusta fino ad ottenere un composto omogeneo.
  2. In un'altra ciotola o su un piano di lavoro disporre a fontana la farina e versarvi al centro tutti gli altri ingredienti e il composto di burro e zuccheri.
  3. Lavorare l'impasto fino ad ottenere una palla liscia, omogenea dalla consistenza morbida come la plastilina.²
  4. Prendere parte dell'impasto (il resto si può lasciare coperto con pellicola, o mettere intanto in frigo) e stenderlo con un matterello su un piano di lavoro leggermente infarinato fino ad ottenere uno spessore di 3 mm.
  5. Ricavare i vari biscotti con gli stampini e adagiarli su teglie da forno rivestite con carta forno.
  6. Procedere fino a esaurimento dell'impasto e poi mettere in frigo le teglie (con le dosi ne ho ottenute 3 per una sessantina di biscotti) a riposare.
  7. Accendere il forno a 170 °C in modalità ventilata. Dopo almeno 15 minuti di riposo in frigo infornare i biscotti e cuocerli per circa 10 minuti. In ogni caso il biscotto dovrà apparire brunito e una volta freddo croccante.
  8. Lasciarli raffreddare completamente e conservarli in barattoli ermetici.
Note:

  1. Se proprio non si trova il golden syrup si può utilizzare della melassa, o del miele di acacia.
  2. Alcune ricette a questo punto consigliano di lasciare riposare l'impasto in frigo per una notte. Io invece faccio l'opposto, ossia prima li stendo e poi li raffreddo.
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Come avevo scritto in un paio di post fa mi sono divertita a decorare i biscotti di pan pepato (i Gingerbread) con della ghiaccia reale. Già che c'ero ho approfittato della foto per farvi i nostri più cari auguri di:

Buone feste da Zonzolando 2014

Che siano feste zonzolose, goderecce, ricche di buon cibo, amici, famiglia, gioia e tanta serenità! :-)


Stando a sentire gli ultimi servizi giornalistici (che non parlano d'altro), stime statistiche e sondaggi socio-psicologici, praticamente mezza Italia è al momento investita da un disturbo ossessivo-compulsivo relativo al disperato acquisto di regali natalizi dell'ultimo minuto. Tale disturbo rischia di diventare sindrome da "acquisto-la-qualunque" laddove privi di idee, pur di non rimanere a mani vuote durante lo scambio dei regali, si acquista qualsiasi cosa a portata di mano: inutile, superfluo o non azzeccato che sia.
Nonostante che lo sforzo sia duplice, psicologico e di portafoglio, il risultato può essere quello di fare pessime figure con amici e parenti che appena voltate le spalle malediranno il vostro regalo, lo rinchiuderanno nel più recondito angolo dell'armadio, o lo getteranno, o contagiati dal disturbo lo ricicleranno a qualcuno.
Idee per il menù di natale delle feste dall'antipasto al dolce cosa preparare ricette per celiaci e vegetariani natalizie
Ma quello che i giornali non dicono è che esiste un altro disturbo che ossessiona gli italiani al pari dei regali natalizi: la tavola delle feste. In un turbinio di idee e voglie golose dalla Vigilia a Befana, senza avere un'idea precisa di cosa preparare si rischia di comprare ogni genere di cibo, stiparlo in cucina o nel frigo per poi vederlo riemergere come la mummia dell'uomo di Similaun passate le festività e le abbuffate, per poi essere miseramente buttato.

Per la prima sindrome ho pochi consigli da dare, ci sono stata dentro, ne sono uscita da poco e non ho rimedio nemmeno per i prossimi cent'anni; per la seconda invece, visto che odio gli sprechi di cibo, ho pensato di poter essere d'aiuto a qualcuno. Ormai il blog ha un numero di ricette consistente e mi sono divertita a comporre qualche menù a tema che potrebbe essere d'aiuto a chi è a corto di idee e che non vuole svaligiare supermercati alla ricerca di qualcosa che magari nemmeno cucinerà.

Scegliete il menù che più vi piace, e/o cliccate sulle foto che vi interessano e verrete reindirizzati direttamente alla ricetta con tutte le indicazioni per la preparazione.

1) Menù di carne


2) Menù di pesce


3) Menù vegetariano


4) Menù vegano


5) Menù celiaco


Questi sono solo cinque esempi, ma le combinazioni che si possono creare sono davvero moltissime. Giocate con le etichette seguendo le portate a questo link qui, o qui. Buon divertimento e buon appetito! :-)


Nella mia testa risuonano canzoncine natalizie che mi mettono di buonumore e che canticchio a bocca chiusa (per preservare in questo caso il buonumore degli altri).

A casa l'albero, adornato a festa con decine e decine di lucine intermittenti, è sempre acceso e crea un'atmosfera bellissima, direi magica tant'è che ogni tanto la sera spengo le luci, mi siedo per terra e resto ad ammirarlo al buio per qualche momento come incantata. Piccoli momenti di pace, di lentezza, di routine annuale che invece di stufarmi alla mia età scandiscono la mia vita in modo rassicurante.

Il forno che va a ruota, fra torte e biscotti, i fuochi occupati da padelle e pentole dal contenuto in lieve ebollizione, le mie mani (ma anche naso, guance, capelli, grembiule, e non so che altro) infarinate e in fermento sono intente a creare ogni genere di leccornia, non tanto per il mio palato quanto per vedere felice chi mi sta vicino.

E niente! Sta arrivando il Natale e io son felice come una Pasqua: una roba da schizofrenici spazio-temporali mica da poco, no? ;-)

Ricetta dei Gingerbread men biscotti natalizi natale speziati recipe Christmas cookies

Cosa potevo preparare di meglio come dolcetto pre-natalizio se non una delle ricette della super tradizione?
Ta-dà! Oggi vi presento i Gingerbread, i biscotti speziati che nei Paesi nordici europei hanno un sacco di nomi diversi: Pepparkakor in Svezia (a forma di fiore e molto sottili), i Gingerbread cookies anglosassoni (conosciuti di solito con la forma a omino di pan pepato), i Peperkoek in Olanda, i Lebkuchen in Germania (più morbidi perché più alti) e gli Speculoos in Belgio (dove invece prevale fra le varie spezie la cannella).
Tutti in comune hanno però il fatto di essere speziati, ma non al limite dello stucchevole, croccanti e scuri bruniti.

E' tradizione prepararli e appenderli all'albero di Natale, ma a casa mia se facessi così avrei un albero completamente spoglio perché non durerebbero due giorni.

Di seguito riporto le dosi per i Gingerbread men, ma aggiustando le dosi in favore della cannella si ottengono gli Speculoos e tirando di più l'impasto i Pepparkakor. Riuscirò mai a pronunciare correttamente questa parola senza mordermi la lingua? ;-) Un giorno con calma preparerò e fotograferò pure quelli Vedi ricetta qui.

Gingerbread men

Preparazione: 30 min.Cottura: 12 min.Riposo: 15 min.
Porzioni: 65 biscotti circa Kcal/porzione: 40 circa
Ingredienti:

  • 320 g di farina 00 + q.b. per la stesura
  • 1 uovo (50 g circa)
  • 100 g di burro ammorbidito
  • 100 g di golden syrup¹
  • 60 g di zucchero di canna
  • 10 g di zenzero in polvere
  • 10 g di cannella in polvere
  • 3 g di chiodi di garofano macinati (di solito li ometto o ne metto un pizzico)
  • 1 g di noce moscata in polvere
  • 4 g di lievito per dolci
Preparazione:

  1. In una ciotola disporre il burro ben ammorbidito a temperatura ambiente assieme al golden syrup e lo zucchero di canna. Amalgamare con una spatola o una frusta fino ad ottenere un composto omogeneo.
  2. In un'altra ciotola, o su un piano di lavoro, disporre a fontana la farina e versarvi al centro tutti gli altri ingredienti e il composto di burro e zuccheri.
  3. Lavorare l'impasto fino ad ottenere una palla liscia, omogenea dalla consistenza morbida come la plastilina.²
  4. Prendere parte dell'impasto (il resto si può lasciare coperto con pellicola o mettere intanto in frigo) e stenderlo con un matterello su un piano di lavoro leggermente infarinato fino a ottenere uno spessore di 4-5 mm.
  5. Ricavare i vari biscotti con gli stampini e adagiarli su teglie da forno rivestite con carta forno.
  6. Procedere fino a esaurimento dell'impasto e poi mettere in frigo le teglie (con le dosi ne ho ottenute 3 per una sessantina di biscotti) a riposare.
  7. Accendere il forno a 170 °C in modalità ventilata. Dopo almeno 15 minuti di riposo in frigo infornare i biscotti e cuocere per circa 12-15 min. In ogni caso il biscotto dovrà apparire brunito e una volta freddo croccante.
  8. Lasciarli raffreddare completamente e conservarli in barattoli ermetici.
Note:

  1. Se proprio non si trova il golden syrup si può utilizzare della melassa, o del miele di acacia.
  2. Alcune ricette a questo punto consigliano di lasciare riposare l'impasto in frigo una notte. Io invece faccio l'opposto, ossia prima li stendo e poi li raffreddo.
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Di solito questo tipo di biscotti non è decorato, ma nella blogosfera se ne trovano di bellissimi con decorazioni fantastiche. Beh, ci ho provato anche io e per questo ci vediamo nel prossimo post. :-)



Mai e poi mai avrei pensato che dopo la pubblicazione del post sulla validità dei matrimoni a Las Vegas (questo qui per intenderci) avrei avuto così tanti contatti e richieste d'aiuto.
Decine e decine di email a cui ho risposto rendendomi disponibile nonostante alcune richiedessero tempo, nonostante che le richieste fossero le più disparate e assurde, nonostante che per quanto tempo ci spendessi io non me ne venisse indietro un centesimo e spessissimo nemmeno un semplice "grazie" in risposta.

Fortunatamente non tutti sono così e qualcuno che sa ancora scrivere grazie c'è, ma non solo, capita anche che con qualcuno si riesca a scambiare qualche battuta, uno scambio di opinioni e consigli e addirittura una storia.

A Gianluca, dopo uno scambio di email, avevo infatti richiesto una foto della loro esperienza per inserirla nella rubrica Your Turn nella sezione #Zonzotravel e con mio grande stupore, lui non mi ha inviato solo le foto del suo straordinario matrimonio che vedrete, ma mi ha mandato il racconto della loro incredibile storia. Come facevo a non dedicargli un intero post?

Non ci ho pensato un secondo di più e d'accordo con loro ecco la loro storia:

Molto tempo fa, in un cinema lontano lontano c’era un bimbo di 4 anni che con il padre vide per la prima volta “L’impero colpisce ancora”, secondo (all’epoca) episodio della saga di Guerre Stellari. Fu amore a prima vista! I costumi, le astronavi, gli effetti speciali, la trama degna delle migliori fiabe… ma soprattutto le spade laser!!! Il padre di quel bambino (forse) non era del tutto conscio del fatto che quella pellicola avrebbe appassionato e condizionato il proprio figlio al punto che 34 anni dopo quest’ultimo avrebbe deciso di sposarsi con la donna che amava proprio con una cerimonia in stile Guerre Stellari.

Dopo 12 anni di fidanzamento e 7 di convivenza è arrivato il momento di rendere ufficiale (agli occhi della legge) il nostro matrimonio. Ma come fare? Entrambi vogliamo evitare una cerimonia religiosa, senza parlare degli infiniti ricevimenti a cui ci hanno sempre costretti a prendere parte. E degli invitati vogliamo parlarne? Tra amici, parenti, rispettivi compagni, figli ecc una lista di invitati contenuta (!) supererebbe le 3 cifre… dove diamine li mettiamo?! E poi ci sono gli inviti, il menu, la lista nozze, prenotare la cerimonia, gli abiti…. già gli abiti…. una volta tanto che sarebbe stato il NOSTRO giorno, perché dobbiamo vestirci come alla prima comunione. Io voglio vestirmi da Jedi!!! Hahahahah si… magari… ehi, aspetta un attimo… POSSIAMO FARLO!


E da questa “illuminazione” è partita l’idea malsana: sposarsi proprio in stile Guerre Stellari. Sicuramente anomala come cerimonia, ma che diamine, è il NOSTRO giorno speciale! Certo più facile a dirsi che a farsi, ma ci proviamo. Potremmo fare una cerimonia privata, ma in un parco giochi sarebbe tutto molto più divertente. Ok, iniziamo a scrivere ai vari parchi, chiedendo di ospitare un matrimonio simile, combinandola con un raduno di fan di Guerre Stellari…. ma nessuno ci prende sul serio. Strano eh!? :D Va bene, facciamo per conto nostro, via di cerimonia privata… ma aspetta, restano tutti i problemi di cui sopra: invitati, ristorante, menu ecc ecc ecc…. Al diavolo tutto, partiamo, andiamo lontano, lontano da tutto e tutti, in un luogo dove “quelli che si sposano strano” sono all’ordine del giorno. Un posto così c’è e si chiama LAS VEGAS!
Organizzare il tutto è facile come aprire il browser, cercare “themed wedding in Las Vegas” e c’è solo l’imbarazzo della scelta. Dopo aver visionato qualche sito optiamo per Viva Las Vegas Weddings, è la cappella che ci ispira più simpatia per le foto pubblicate. Una breve live chat con l’assistenza online per spolverare qualche nostro dubbio e dopo poco siamo già là con la testa, a quel giorno così speciale. Così improbabile! :)

Non ci resta altro che stabilire la data, comprare i biglietti aerei e prenotare l’albergo. Anche qua, tutto liscio come l’olio: un computer, un collegamento ad Internet e tanta voglia di partire è tutto quello che serve. Ah diamine, non tutto, mancano i vestiti! Internet ci torna in aiuto di nuovo: una breve ricerca ci porta nel sito di un’artigiana di San Francisco specializzata nel realizzare costumi di Guerre Stellari su misura. Vestito da Leila per la sposa, vestito da Jedi (con spada laser!!!!!!!) per lo sposo… e altri due a tema per i testimoni (amici che vivono a San Francisco): Chewbacca per lui, pilota stellare per lei. E le fedi? Mica possono essere due anelli normali? Anche qua si opta per un’azienda americana che produce anelli su misura… sempre in stile Guerre Stellari. Mai visto fedi nuziali più belle di queste! :)


L’albergo che abbiamo scelto è il New York New York, uno di quelli che - a nostro gusto - è uno dei più piacevoli di Las Vegas (certo non proprio economico, ma con quello che abbiamo risparmiato sul ricevimento…). Grande, variopinto, moderno, pulito, originale. Tutte caratteristiche che lo accomunano a moltissimi altri alberghi/casinò di Las Vegas, ma con uno stile meno “tamarro” di tanti altri.

E che dire della città? Una meraviglia! Luminosa, caotica, viva! Quando si pensa a Las Vegas la prima cosa che viene in mente è il gioco d’azzardo, ma l’offerta per l’entertainment va incredibilmente oltre: spettacoli di magia, musical e concerti come nessun altro luogo al mondo. Ma quella è solo la punta dell’iceberg. Nel raggio di alcuni chilometri c’è di tutto… ma proprio tutto: horror house, paintball contro gli zombie, bungie jumping dai palazzi, poligoni di tiro con armi storiche, guidare macchine di lusso su pista, provare macchinari pesanti da edilizia (già, si può proprio “giocare” con gru, montacarichi ed altro) sono solo un piccolo esempio delle proposte infinite che si trovano a Las Vegas.

Una parola va spesa sulle persone che popolano Las Vegas: tralasciando i personaggi vestiti nei modi più improbabili che fanno una foto con voi per qualche dollaro, tutti i visitatori di Las Vegas vivono in perfetto stile vacanziero. Allegria, voglia di divertimento, scambiare parole e battue con sconosciuti è quanto di più abbondante troverete a Las Vegas. La gente che visita Las Vegas ha voglia di divertirsi, di godersi la vacanza, Qualcuno che esagera con il bere c’è sempre, ma va detto che il personale di tutti i casinò e negozi interviene in modo tempestivo, pacato ed educato per fare in modo che nessuno - nemmeno chi ha alzato troppo il gomito - si rovini la giornata. Dopotutto chi li vuole i turisti scontenti? ;) Girare per Las Vegas fa venire il torcicollo, mille cose da vedere, colori e luci che catturano l’attenzione ogni momento. Ma una scena ci rimane impressa: una giovane coppia di sposi, in abito da cerimonia, sale sul nostro autobus, da soli, chiedendo all’autista di avvisarli quando saremo vicino alla cappella in cui devono sposarsi, mentre i passeggeri non mancano di salutarli e far loro le congratulazioni. Una tenerezza del genere non la si vede facilmente altrove!


Ma torniamo al matrimonio, facendola breve, come la cerimonia: la chiamata dell’autista alle 15 ci avvisa che alle 16 ci aspetterà una limousine all’ingresso dell’hotel. E così è: puntuale, l’autista ci accoglie sorridente ed allegro, forse divertito dal nostro aspetto… improbabile. Nel giro di 10 minuti di tragitto arriviamo ad una cappella non molto grande, ma decisamente calorosa. Un assistente ci informa brevemente di come si svolgerà la cerimonia e nel giro di 10 minuti siamo dentro: nebbia, luci laser, effetti di luce, musica e lui… Darth Vader che accompagna la sposa all’altare. Una frazione di secondo per pensare che forse abbiamo un po’ esagerato con le strambezze che tutto passa, è troppo divertente per farsi domande: il reverendo vestito in modo impeccabile sembra uscito dalla pellicola, brandisce una spada laser e, con la voce identica al film, svolge una cerimonia con riferimenti, frasi ed allegorie in perfetto stile Guerre Stellari “Promettetevi l’un l’altro di non mostrare mai il vostro lato oscuro” e ancora “il matrimonio significa anche reggere la spada laser del proprio compagno quando questi non dovesse farcela”. Uno spettacolo! E il tutto dura poco più di 10 minuti a cui seguono foto dentro e fuori la cappella. Tempo 1 ora da quando siamo partiti dall’albergo che siamo già di ritorno, con due fedi alle dita, un bouquet e un sorriso grande come un incrociatore stellare.

Al ritorno siamo sorpresi nuovamente: la gente, divertita ed incuriosita dal vedere noi 4 vestiti in quel modo per un matrimonio (sorrisi e bouquet ci hanno fatti scoprire) è ancora più calorosa. Sorrisi, foto, strette di mano e congratulazioni come se piovessero. Per tutta la serata viviamo in un clima di festa, dove sconosciuti, fan di Guerre Stellari o semplici incuriositi fanno foto a noi e con noi, abbracciandoci e complimentandosi…. un calore che rende la giornata ancora più speciale. Non mancano nemmeno quelli che, stringendoci la mano, ci hanno detto “che la forza sia con voi”. Spettacolo! :)

Lo rifaremmo? 10, 100, 1000 volte! E ora, ogni volta che sentiamo pronunciare la parola “matrimonio”, non ci vengono più in mente vestiti bianchi e pomposi, cerimonie lunghe, invitati alticci ecc, ma solo due cuori, tanti effetti di luce… e una spada laser!

Infine riporto testualmente anche i loro consigli e il percorso/trafila che hanno fatto per sposarsi a Las Vegas:

Dopo tutta questa pappardella è il caso di citare - in modo coinciso - i vari passaggi e scartoffie da compilare per sposarsi a Las Vegas e rendere il tutto ufficiale in Italia:
  • Prenotare la cappella.
  • Prenotare l’albergo (necessario per il visto in America).
  • Comunicare l’albergo scelto alla cappella (per la reperibilità).
  • Pre-compilare via Web l’atto di matrimonio (sito ufficiale della Contea di Clark).
  • Compilare online il visto elettronico per l’ingresso negli USA.
  • Almeno il giorno prima della cerimonia ritirare il Certificato di matrimonio presso il Marriage Bureau.
  • Sposarsi (portando con sé il Certificato) :)
  • Il reverendo che celebra il matrimonio validerà e registrerà il Certificato.
  • Dopo una decina di giorni dalla cerimonia si può richiedere online la Copia Autentica del Certificato del Matrimonio.
  • Inviare la Copia Autentica al Segretario di Stato del Nevada per l’apposizione dell'Apostille.
  • Ricevuta la Copia Autentica con l'Apostille, inviarla al Consolato Italiano di Los Angeles (unitamente a traduzione degli atti, fotocopia dei documenti di identità, autocertificazione di residenza/cittadinanza, formulario di richiesta di trascrizione - reperibile online sul sito del consolato).
  • Una volta che il consolato sarà in possesso di tutte le carte, provvederà autonomamente a comunicare il tutto al proprio comune di residenza che renderà il matrimonio ufficiale in Italia. Va ricordato che il matrimonio a Las Vegas, anche in mancanza di questi procedimenti, è valido e legale al 100% in caso di controversie o questioni legali.

Gianluca e Karim, grazie mille per questo vostro contributo! Il detto "Che la forza sia con voi!" lo avete preso alla lettera, perché siete fortissimi! :-)


Alla domanda "Ma dove sei finita? Che è un periodo che pubblichi a singhiozzo...", potrei rispondere citando Ecce Bombo di Nanni Moretti: "Giro, vedo gente, mi muovo, conosco, faccio delle cose."
Il che è proprio vero, faccio di tutto e di più, ma mi pare alla fine di non concludere un bel niente.

La verità è che dal ritorno da York non mi sono ancora ripresa completamente. Non sto ferma un attimo, sono risucchiata da un turbinio di attività, affogata quasi ad annegare in una marea di lavoro, ho bisogno di vivere la mia casetta semi-abbandonata e una voglia arretrata pazzesca di trafficare fra fornelli, forno e pentole che la metà basterebbe. Tutto talmente troppo che quel che faccio rischio di farlo male o non farlo proprio e il blog per mancanza di tempo è passato in secondo piano.

Ricetta per preparare i citrons confits, i limoni sotto sale, preserved lemon recipe

Per fortuna che prima di partire per York, sapendo di stare via un bel po', avevo preparato questi citrons confits, limoni sotto sale, o preserved lemons (chiamateli come vi pare, sempre quelli sono), un classico della cucina marocchina che vengono utilizzati per insaporire carne, pesce e talvolta anche preparazioni dolci.
Sono un trionfo di profumi, una straordinaria marcia in più da dare ad un sacco di ricette. Io per esempio li adoro nei piatti a base di pesce, primi o secondi che siano. Nei dolci non ho ancora sperimentato, ma conto di farlo quanto prima.

Prepararli in casa è davvero semplicissimo, veloce e il risultato è praticamente garantito. La materia prima ovviamente fa la differenza e il fatto di scegliere limoni biologici non trattati è una prerogativa fondamentale.

Citrons confits - limoni sotto sale

Preparazione: 10 min.Cottura: nessunaRiposo: > 3 sett.
Porzioni: 2 vasi da 0,5 l Kcal/100g: 40 circa
Ingredienti:

  • 1 kg di limoni biologici
  • Sale grosso q.b.
Facoltativi:
  • Pepe in grani
  • Foglie di alloro
  • Chiodi di garofano
  • Olio extravergine di oliva ecc.
Preparazione:

  1. Lavare molto bene i limoni, tagliarli in quarti nel senso della lunghezza facendo in modo che le 4 fette rimangano attaccate nella parte inferiore. Divaricare i 4 spicchi e versarvi all'interno del sale grosso.
  2. In barattoli sterilizzati disporre sul fondo uno strato di sale grosso, poi posizionare man mano i limoni cercando di comprimerli per bene chiudendo tutti gli spazi, senza però esagerare per non far perdere loro tutto il succo.
  3. Fare le eventuali aggiunte aromatiche facoltative procedendo per strati.
  4. Colmare gli eventuali vuoti con il sale grosso. Una volta pieni terminare con un ultimo strato di sale grosso e poi chiuderli ermeticamente.
  5. Conservarli possibilmente al buio e in un luogo fresco per almeno 3 settimane prima di consumare il prodotto.
  6. Eventualmente dopo 3-4 giorni aprire i barattoli e comprimere ancora il contenuto se necessario.
Note:

Al momento di consumarli sciacquarli bene dal sale in eccesso. Si utilizzano tritati, sminuzzati, a julienne o quello che la ricetta o la fantasia suggeriscono.
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Ad aumentare il senso di sconforto e la sensazione di non riuscire a concludere bene ciò che sto facendo hanno contribuito non solo le briciole di tempo libero che ho a disposizione, ma anche il tempo uggioso, il cielo grigio e le giornate corte che per me costituiscono un vero intralcio visto che fotografo solo con luce naturale. Realizzare questa foto non è stato per niente facile.
Questo impiccio non ha inficiato però la bontà di questi limoni e, se non ci riesco io pasticciona momentaneamente disorientata e inconcludente a renderli buoni, fortunatamente è la natura che con la sua pazienza riesce a farlo benissimo da sé.


Biscotti alla panna e associazioni pericolose...
Questo sarebbe stato il titolo più adatto per questo post.
La sistemazione della foto nel post di questi biscotti alla panna, famosi al pubblico con il nome commerciale di Macine della nota marca "mulino-tutti-colori-con-ruota-che-gira", ha innescato una serie di associazioni nella mia testa che mi ha ricordato un fatto avvenuto qualche settimana fa a York.
Al primo colpo d'occhio più che macine mi sono sembrati dei salvagenti. Salvagente -> Nave che affonda -> Battaglia navale -> Va beh, la mia ennesima figuraccia, e la racconto visto che poi ci ho/abbiamo riso un bel po' su.

Stavo giocando a battaglia navale con la piccola Ellie-Rose di dieci anni nel salotto di casa a York. Le parole chiave per questo gioco sono: Ship (Nave), Hit (Colpita), Miss (Mancata), Sunk (Affondata), facile no?

No, evidentemente no. Stavo infatti spudoratamente e meticolosamente affondando ogni nave della mia piccola e indifesa avversaria quando finalmente anche lei è riuscita a colpire una delle mie. Contenta per lei del suo successo avrei voluto dire "Oh! You hit my ship!", ma nella foga mi è uscito un "Oh! You hip my shi*!" (*_*)

Non vi dico la faccia della piccola al di là della barriera divisoria: incredulità, stupore e vergogna, forse più della mia. Conscia della figuraccia, sono prima diventata probabilmente bordeaux, mi sono scusata mille volte in un nano secondo e poi entrambe ci siamo date alle pazze risate cercando di raffigurare quello che avevo appena detto. Oh my gosh! ;-)

Ricetta biscotti macine mulino bianco alla panna Fresh cream shortbread cookies recipe

Continuerò a guardare questi biscotti facendo associazioni?
Magari sul mio passato no, ma sulla loro bontà sì; questa associazione sarà automatica sempre. Sono rimasta molto soddisfatta del risultato, mi sono piaciuti un sacco e li ho trovati davvero molto simili a quelli che si trovano in commercio.

Biscotti alla panna (Macine)

Preparazione: 30 min.Cottura: 15 min.Riposo: 15 min.
Porzioni: 50 biscotti circa Kcal/biscotto: 50 circa
Ingredienti:

  • 250 g di farina 00 + q.b. per la stesura
  • 80 g di zucchero
  • 100 g di burro ammorbidito
  • 80 ml di panna fresca
  • 1 uovo e un tuorlo
  • 1 baccello di vaniglia (o un cucchiaino di estratto)
  • 6 g di lievito per dolci
  • 1 pizzico di sale
Preparazione:

  1. Nella farina setacciata col lievito e disposta a fontana, versare il burro ammorbidito (ma non fuso), i semi estratti dal baccello di vaniglia (o l'estratto) e tutti gli altri ingredienti terminando con il sale. Impastare a mano, o con una planetaria fino ad ottenere una palla di impasto omogenea e liscia.
  2. Stendere l'impasto su un piano infarinato con uno spessore di 5-6 mm. Ricavare con l'apposito stampo forato (o con una formina tonda grande e il tappo pulito di qualche pennarello, o altro per il foro centrale) i biscotti e con l'aiuto di una spatola prelevarli delicatamente ancora nella forma e adagiarli su una teglia rivestita con carta forno.
  3. Ricompattare gli avanzi e rilavorarli per ottenere altri biscotti fino a esaurimento dell'impasto.
  4. Far riposare la teglia coi biscotti in frigo per 15-20 minuti circa e accendere il forno.
  5. Infornare i biscotti a 180 °C in modalità ventilata per circa 12 minuti (o fino a tenue doratura). Una volta pronti farli raffreddare completamente prima di consumarli.
Note:

Si conservano in barattoli di latta o in sacchetti ermetici per alimenti.
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Secondo noi assomigliano veramente molto a quelli originali.
Provateli e fatemi sapere. Ogni vostro consiglio è ben accetto. :-)


Time flies! Sono già passati tre mesi dall'ultimo appuntamento con Threef e puntuali come sempre eccoci con la nuova uscita di questa strepitosa rivista online.

Questa volta il tema era il finger food ed io ho avuto il piacere e l'onore di partecipare con questi crostini di polenta con lardo di Colonnata e crema di fagioli borlotti.
Correte a dare un'occhiata, troverete tanta ricette fantastiche corredate da foto stupende! :-)

Crostini di polenta con lardo e crema di fagioli ricetta antipasto cornflour crostini with lardo and bean dip recipe

Crostini di polenta con lardo e crema di fagioli

Preparazione: 30 min.Cottura: 30 min.Riposo: nessuno
Porzioni: 4 (12 crostini) Kcal/porzione: 370 circa
Ingredienti:

  • 80 g di farina gialla integrale per polenta¹
  • 20 g di Parmigiano Reggiano grattugiato
  • 60 g di lardo di Colonnata
  • 3 rametti di rosmarino
  • 80 g di fagioli borlotti cotti
  • 1 scalogno
  • 1 cucchiaio di olio extravergine di oliva
  • 60 g di burro
  • Sale e pepe q.b.
Preparazione:

  1. Preparare la polenta mescolando in un paiolo di rame la farina gialla con la quantità di acqua indicata sulla confezione. Quando la polenta sarà pronta avrà la tendenza a staccarsi dai bordi, a questo punto unire il formaggio, salare e mescolare.
  2. Ribaltare il paiolo su un tagliere di legno o su un telo di stoffa pulito.
  3. Lasciarla raffreddare completamente poi tagliarla a fette ottenendo 12 crostini quadrati di circa 4 cm per lato.
  4. In una padella antiaderente scaldare l’olio e farvi imbiondire lo scalogno tritato finemente e qualche ago di rosmarino. Unire i fagioli precedentemente lessati e lasciarli insaporire per qualche istante. Passare tutto al mixer fino a ottenere una crema omogenea e soda.
  5. Sciogliere il burro in una padella antiaderente e friggervi i crostini di polenta cercando di cuocerli su tutti i lati fino a ottenere una bella doratura.
  6. Mettere la crema di fagioli in un sac à poche con punta dentellata e creare dei ciuffetti sui crostini su cui appoggiare il lardo di Colonnata affettato sottilmente. Pepare e decorare con aghetti di rosmarino.
  7. Servirli caldi o tiepidi.
Note:

  1. Nel caso di persone intolleranti al glutine leggere attentamente l'etichetta del prodotto.
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