Enjoy food, travels and life

Benvenuti al nuovo appuntamento con la "Zonzolando's Serendipity Box", la scatola che serve a ricordare i piccoli grandi piaceri della vita cogliendo il meglio di ciò che ci offre.

Troppo spesso infatti le nostre giornate sono riempite di pensieri e preoccupazioni tendendo a dimenticare il bello che nella vita c'è (sempre!). Con questa scatola voglio immortalare, se non tutto, gran parte delle cose belle che riempiono la mia/nostra vita quotidiana (ma che potrebbe essere anche quella di tutti), dalle grandi alle piccole cose che ci rendono felici e, ancora meglio, sereni.

Questo è il resoconto della settimana appena trascorsa, la Serendipity Box n° 4:
  1. Un giretto nella splendida Ferrara, non ci ero mai stata e mi è piaciuta un sacchissimo!
  2. I cappellacci di zucca al ragù mangiati in una tipica trattoria in centro a Ferrara; ma ho anche assaggiato quelli con burro e salvia e le pappardelle al sugo di cinghiale, il tutto accompagnato con del buon Lambrusco. Se ci penso mi torna l'acquolina!
  3. La salvezza quotidiana: le moke del caffè! Le sante moke del caffè! Eh sì, mica che ne basta uno eh! ;-)
  4. La mia ossessione per la cancelleria mignon, finché ce n'è si usa.
  5. I mirtilli che mi hanno regalato in settimana, i primi della stagione.
  6. Mirtilli che sono finiti nelle mie super colazioni estive: una caterva di latte intero freddo, pesca a cubetti, lamponi e mirtilli a volontà con una montagna di cereali (quella è crusca, ma metto anche corn flakes o avena, dipende da come gira). Come dimostra la dimensione della ciotola (che non è una tazza!), circa mezzo chilo di vitamine, proteine e fibra. Se non parte bene così la giornata. :-)
  7. Un bellissimo mazzo di fiori colti da un campo che mi hanno regalato sabato.
  8. Una pizza con gli amici, fra chiacchiere di viaggi e tante tante risate.

L'aforisma della settimana è:
"La vita è un viaggio e viaggiare è vivere due volte."
(Omar Khayyam)


Infine dato che:
1) credo nella totale fallibilità e adattabilità di ogni oroscopo che esista al mondo e vista la questione della precessione degli equinozi che trovate qua;
2) ho guardato al bello accaduto nella settimana appena trascorsa,
perché non guardare a quella che verrà mettendomi a dispensare consigli di vita quotidiana?
E sia mai che non ci becco e do una mano a qualcuno? :-)
Se vi va di giocare con me, scegliete il segno zodiacale che vorrete vestire questa settimana e leggete qua sotto.

Ariete: l'allineamento planetario di Mercurio, Venere, Saturno con l'antenna satellitare di casa tua potrebbe non creare fortissime perturbazioni elettromagnetiche e quindi non essere purtroppo sufficiente a sospendere il servizio TV. Sospendilo due ore tu e vai a zonzolare all'aria aperta.
Toro: ti piacerebbe capire la parallasse stellare della tua vita durante il tuo moto orbitale? Lascia perdere, non vale la pena. Leggi un buon libro.
Bilancia: nel tratto di galleria buia, lunga e profonda la tua radio smetterà di ricevere. Non ti preoccupare, passerà in prossimità della fine della galleria. Ricordatelo per i momenti no.
Gemelli: ogni secondo una marea di particelle chiamate muoni attraversano il tuo corpo. Tu manco te ne accorgi, fai lo stesso con le cose brutte che ti accadono. Ne trarrai pure una certa soddisfazione.
Leone: la temperatura media su Venere è di oltre 400 °C e per giunta c'è puzza di zolfo. I tuoi 40 °C all'ombra potrebbero diventare rinfrescanti se la vedi così.
Scorpione: trovare la scusa di una recente gigantesca eruzione solare per giustificare la tua paonazza scottatura potrebbe non essere credibile. Intanto che pensi ad una scusa alternativa vai di doposole.
Cancro: l'hai letto il leone? Per te vale ancora di più! Il melanoma non è un tipo di frutta OGM!
Capricorno: povero Capricorno, sempre mezzo capra e mezzo pesce. Non ti preoccupare: siamo in luna calante in l'ultimo quarto, di notte ti si noterà di meno.
Sagittario: il bosone di Higgs ci aiuta a capire come è nato l'Universo, ma non riuscirà mai a spiegare come fanno ad entrare tutte quelle cose nella tua borsa. Hai qualche teoria? O sei parente di Mary Poppins? Non importa, ma non cedere la tua borsa!
Vergine: la Stella Polare adesso indica più o meno il nord e ha costituito per molti un importantissimo punto di riferimento per chi la sapeva individuare e utilizzare. Mostra e comunica le tue doti.
Pesci: continui a dire che ti metterai a dieta per perdere quel chiletto di troppo ma non ce la fai? Un bel viaggetto all'equatore tra forza di gravità leggermente minore e una bella sudata tropicale ti accontenteranno senza il minimo sforzo.
Acquario: Giove è grande, ma è tutto gas e un piccolo nucleo roccioso. Tutto fumo e niente arrosto? Eppure la sua porca figura, la fa mannaggia! No, Acquario, non ti devi vestire pesante, ma saperti vendere bene.


E adesso non mi resta che augurarvi/ci: buona settimana! :-)


Io non amo particolarmente i panini, i burger o il fast food in generale. Non perché non è sano, cattivo, grasso o per moda, ma semplicemente perché è "fast".
E io a tavola sono lenta, sono slow... very slow.
A me la parola fast legata al cibo mi fa partire già male la digestione ancora prima di cominciare con il primo boccone.
Eppure il sapore non mi dispiace, non lo disdegno, semplicemente io e questo tipo di cibo ci incontriamo poco e spesso, potendo scegliere, ricado sull'alternativa.
Mi piace assaporare i cibi e non finire tutto in sei o sette bocconi quando lo stesso cibo potrei consumarlo in venti, rischiando anche di non sentirmi sazia.
Per Massi non è altrettanto. A dire il vero non lo è per la stragrande parte della popolazione.
A lui, alla gente, questo tipo di cibo piace.
Ora siccome ho detto che non lo amo ma nemmeno lo disdegno, a casa me lo posso preparare, cucinare e mangiare in santa pace e come voglio io. Allora perché non farci felici entrambi e gustarci ogni tanto un bel paninazzo che potrebbe andare benissimo anche come food da asporto per un picnic, un pranzo frugale o in qualche altra occasione più "fast"?

Burger di tonno fatto in casa ricetta panino gustoso per pranzo o cena veloce - Tuna burger homemade tasty recipe fast food

Il fast food di oggi è una "non-ricetta" poiché non vede altro che la combinazione di altre ricette che avevo già pubblicato tempo fa.
L'unica cosa che non ho preparato è stata il pane.
Volendo avrei potuto cimentarmi nell'impresa della panificazione ma questo caldo e i tempi della lievitazione (del resto che fast è se no!) mi hanno proprio scoraggiata.
Magari un giorno al mio Massi, per fargli il top del top, preparerò pure il panino.


Tunaburger

Preparazione: 20 min.Cottura: 10 min.Riposo: nessuno
Porzioni: 4 Kcal/porzione: 580 circa
Ingredienti:

Preparazione:

  1. Poco prima del termine della cottura in griglia dei burger, aprire i panini a metà e scaldare le parti interne sulla stessa piastra unta con del burro.
  2. Disporre una foglia di insalata e gli anelli di cipolla affettata sottilmente su 4 fette di pane, poi i burger di tonno, un cucchiaio di salsina allo yogurt e una fetta di pomodoro per ogni panino e infine chiudere il tutto e servire.
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Ho accompagnato con tortilla chips di farina di mais gialla che avevo già pronte (vedi ricetta qui), salse a piacere e una bella birra fresca.

Un'unica raccomandazione: eat enjoy the tunaburger slowly! :-)


Benvenuti al nuovo appuntamento con la "Zonzolando's Serendipity Box", la scatola che serve a ricordare i piccoli grandi piaceri della vita cogliendo il meglio di ciò che ci offre.

Troppo spesso infatti le nostre giornate sono riempite di pensieri e preoccupazioni tendendo a dimenticare il bello che nella vita c'è (sempre!). Con questa scatola voglio immortalare, se non tutto, gran parte delle cose belle che riempiono la mia/nostra vita quotidiana (ma che potrebbe essere anche quella di tutti), dalle grandi alle piccole cose che ci rendono felici e, ancora meglio, sereni.

Questo è il resoconto della settimana appena trascorsa, la Serendipity Box n° 3:
  1. E come non partire con la new entry in casa Zonzolando? Una moto tutta per noi che in chissà quali zonzolate ci condurrà. :-) E' bello anche il solo sognare.
  2. Una mega coppa gelato quattro gusti con lamponi, mirtilli e fragole tutto sotto una montagna di panna montata. Oh mammina com'era buono!
  3. Una delle soddisfazioni più grandi per il palato, la stima e il portafoglio: la pasta all'uovo fatta in casa. Ineguagliabile!
  4. Il centrotavola con le candeline che fa tanto "estate sotto le stelle".
  5. Stare ad ammirare il panorama di Rovereto da un prato in montagna.

L'aforisma della settimana è:
"Se 'un c'è, ...'un c'è!"
(il mì babbo)

Infine dato che:
1) credo nella totale fallibilità e adattabilità di ogni oroscopo che esista al mondo e vista la questione della precessione degli equinozi che trovate qua.
2) ho guardato al bello accaduto nella settimana appena trascorsa,
perché non guardare a quella che verrà mettendomi a dispensare consigli di vita quotidiana?
E sia mai che non ci becco e do una mano a qualcuno? :-)
Se vi va di giocare con me, scegliete il segno zodiacale che vorrete vestire questa settimana e leggete qua sotto. ;-)

Ariete: vedi il Toro.
Toro: vedi la Bilancia.
Bilancia: vedi i Gemelli.
Gemelli: vedi il Leone.
Leone: vedi lo Scorpione.
Scorpione: vedi il Capricorno.
Capricorno: vedi il Sagittario.
Sagittario: vedi la Vergine.
Vergine: vedi i Pesci.
Pesci: vedi l'Acquario.
Acquario: via le dita dal naso che tutti ti vedono! E fai il bravo questa settimana che devi dare l'esempio.


E adesso non mi resta che augurarvi/ci: Buona settimana! :-)


Qualche giorno fa in occasione di un evento davvero speciale abbiamo deciso di festeggiare in un posticino che non conoscevamo, ma di cui avevamo sentito parlare bene.
Effettivamente ci siamo trovati bene, motivo per cui abbiamo deciso di parlarne qui nel blog.
Come sempre quella che raccontiamo è la nostra impressione, riferita ai nostri gusti e a quel dato momento per cui il giudizio, che per noi è più che positivo, potrebbe non trovare riscontro in altre persone o variare nel tempo.

Il ristorante di cui vi sto per parlare è La Berlera a Riva del Garda, in cui si può trovare cucina tipica della zona con l'inserimento anche di prodotti locali o fatti in casa.

L'edificio è un complesso in pietra aderente ad un colle che al pian terreno ospita il ristorante e si snoda poi scendendo in antiche cave in pietra davvero suggestive.
C'è anche la possibilità di mangiare fuori, ma noi abbiamo scelto di cenare romanticamente in una saletta interna (ci hanno dato quella che loro hanno definito "C").

Immagine presa dal sito Web del ristorante

Le informazioni su come raggiungere il posto, l'elenco dei piatti e i prezzi sono visibili sul sito del ristorante assieme anche ai menù degustazione proposti.
Ho notato che la composizione di alcuni piatti può variare periodicamente o stagionalmente e il menù sul sito non è sempre aggiornato con quello presentato in loco.

Il pane viene servito in sacchetti di carta e l'acqua gassata in bottiglie di vetro confezionate da loro (molto carina come idea e anche sostenibile dal punto di vista ambientale).
Partiamo coi piatti!

Piccolo antipasto offerto dalla casa: assaggio di tortino salato con verdure su crema di ceci.


Bigoli fatti in casa con ragù d'anatra: cottura della pasta secondo me perfetta e buono il ragù.


Lasagnette ai ceci con verdure e noci: le abbiamo trovate entrambi deliziose e perfette nella cottura sia della pasta che delle verdure.


Trota dalla nascita al piatto: carina l'idea, buono il mix di assaggi, un pochino scarso di sale.


Tosella con polenta e funghi: buono e saporito. Niente da dire.


Come dolce (che ho dimenticato di fotografare, mannaggia!) abbiamo scelto il "Romantico Duetto", un mix di assaggi dei dolci proposti che purtroppo ha tardato un pochino ad arrivare.
Nel nostro caso il piatto prevedeva: crema di ricotta con fragole, crumble al cacao con pesche, strudel di mele, tortino di carote e mandorle, gelato (non ricordo a cosa) con salsa al cioccolato.
Nel complesso buono anche se lo strudel era in pasta sfoglia. Ho trovato buona la crema di ricotta e il crumble di pesche.

Il tutto accompagnato con una bottiglia di buon Müller Thurgau trentino.

Posto è calmo e silenzioso, il servizio gentile e propenso alla spiegazione dei piatti e dei prodotti.
Insomma una seratina che raramente si riesce a vivere per di più in un'atmosfera incantevole.

Riassumendo:
Periodo: luglio 2013
Dove: Ristorante La Berlera - Loc. Ceole, 8/B - 38066 Riva del Garda (TN)
Pregi: bella atmosfera, servizio cordiale, buona cucina, buona selezione di vini.
Difetti: -.


Una passeggiata all'aria aperta, un panorama mozzafiato, cinquantadue gallerie scavate nella roccia di forme e dimensioni davvero uniche, un tuffo nella storia della prima guerra mondiale, la scoperta delle nostre radici, un bel pasto caldo con una delle viste più belle che si possano immaginare, ecco cosa aspetta l'escursionista che decide di intraprendere questa straordinaria passeggiata fra le montagne a cavallo fra il Veneto e il Trentino.

L'itinerario che stiamo per descrivere è una mulattiera militare della prima guerra mondiale che si snoda sul massiccio del Pasubio con ben cinquantadue gallerie da attraversare a piedi.
Per arrivare occorre percorrere la SS46 che va da Rovereto a Schio. In prossimità del passo Pian delle Fugazze si prende per Bocchetta Campiglia, circa otto chilometri di stradina asfaltata piuttosto stretta e tortuosa nel bosco al termine della quale si deve lasciare la macchina. Il costo del parcheggio, sempre molto affollato, per l'intera giornata è di € 5,00 in moneta alla macchinetta.

Le 52 gallerie del Pasubio gita fuori porta Veneto, cosa fare e vedere, attrezzatura come arrivare panorama trip WWI italian trenches

L'ingresso alla Strada delle 52 gallerie come si vede qua sopra è ben segnalato per cui è difficile sbagliarsi. In poco tempo si giunge alla prima breve galleria dove si incontra il primo sbarramento per le bici che infatti non possono percorrere questa via. Per raggiungere la cima sulle due ruote c'è un percorso alternativo.
Le prime gallerie sono brevi e la visibilità buona. Ogni galleria ha una targa che riporta nome e lunghezza così si ha sempre la percezione di dove ci si trova e se e come sarà la visibilità all'interno. La strada è sassosa, ghiaiosa, a tratti ripida e non è possibile percorrerla con passeggini o carrozzine. Man mano che si avanza si incontrano le gallerie più lunghe: alcune sono umide, scoscese e in certi punti pericolose soprattutto per un escursionista alle prime armi.
E' bene attrezzarsi con torce o lampade frontali per i tratti più bui e per vedere dove si mettono i piedi, inoltre per chi fa più fatica anche un paio di bastoncini potrebbero essere di grande aiuto.


Man mano che si sale lungo il percorso si apre un panorama fantastico. Nelle giornate più terse, magari dopo una pioggia, l'occhio si perde fino alle colline e pianure venete.


Fra le tante gallerie che si attraversano vale la pena segnalare la numero 19 che oltre ad essere la più lunga è quella che ha la forma più particolare poiché elicoidale con quattro tornanti e la numero 20 che ha la forma di un cavatappi in cui si sale (o scende) praticamente girando intorno a un perno centrale.
Inutile dire quindi che l'ingegneria di queste gallerie è davvero fantastica ed entusiasmante.


Questa strada fu realizzata perché ritenuta di importanza strategica in quanto via di comunicazione per l'approvvigionamento di risorse e rifornimenti per le retrovie italiane della prima linea durante la prima guerra mondiale. La strada era stata appositamente pensata per rimanere riparata dal fuoco nemico ed essere percorsa da almeno un mulo per senso di marcia.
Basti pensare che i tempi di costruzione per un percorso di quasi sette chilometri furono davvero rapidi. In soli nove mesi (da febbraio a novembre 1917) l'opera venne realizzata.


Il dislivello che si copre, per una distanza di quasi sette chilometri è di 750 m. Generalmente i tempi di percorrenza sono di circa tre ore (o meno per i più allenati, o per chi non si sofferma ai cartelli esplicativi) per raggiungere il rifugio A. Papa. Vale la pena comunque di fermarsi per godere del panorama (e nel caso per riprendere fiato) che questo favoloso e storico itinerario offre.


Dopo circa una trentina di gallerie si giunge ad una deviazione.
Segnaliamo questa cosa perché un gruppo di turisti di una certa età e piuttosto provati ci ha chiesto come procedere e quanto mancasse.
Noi abbiamo consigliato alla deviazione di tagliare a destra per una strada che è più corta e piana (cioè il top del top, non vi dico gli occhi luccicanti del gruppo in ipossia) ma che evita le ultime gallerie, che però possono essere tranquillamente recuperate sulla via del ritorno. Tenendo la sinistra completare il percorso potrebbe richiedere anche un'ora, mentre tagliando a destra si ha la possibilità in trenta o quaranta minuti di raggiungere il tanto agognato rifugio.


Per chi ha ancora fiato da vendere, una volta raggiunto il rifugio Achille Papa, c'è la possibilità di salire a Cima Palon percorrendo il sentiero storico tricolore. La strada attraversa un vecchio cimitero di guerra con Arco Romano e con un cartello "Di qui non si passa" e una chiesetta con vicino ossario.


Lungo questo tratto abbiamo trovato anche brevi tratti nevosi, residuo della stagione fredda che quest'anno ha fatto. Ecco un versante tutto innevato qua sotto:


Mentre questo è un altro scorcio che la strada regala per arrivare al Dente:


L'itinerario giunge al Dente Italiano e poi a quello Austriaco. La vegetazione è scarsa, se non praticamente assente e la montagna è costellata di massi e rocce dall'aspetto davvero pericolante.
Dal rifugio Papa fino al Dente ci vogliono indicativamente circa un'ora o un'ora e mezza di camminata.

Al ritorno abbiamo deciso infine di ripercorrere i nostri passi ritornando sulla Strada delle 52 gallerie.
Vale la pena di ricordare che in alcuni tratti il sentiero è a picco nel vuoto e che è sconsigliato proseguire se si soffre di vertigini.


Un piccolo aneddoto che vi posso raccontare per rendere l'idea dello strapiombo è che la prima volta che abbiamo fatto questa escursione un nostro amico che soffriva di vertigini si è praticamente bloccato e attaccato alla roccia non volendo più proseguire né avanti, né indietro. Dopo non poche rassicurazioni, molta presa di coraggio e placcandolo sul lato scoperto siamo riusciti a fargli coprire il tratto che lo spaventava e a proseguire fino alla macchina.

Massi come vedete le vertigini non le soffre. :-)


In alternativa si può scegliere di percorrere anche la strada degli Scarrubi che più è lunga (circa dieci chilometri) ma più facile.

L'itinerario in andata e ritorno quindi, come si può ben capire, diventa lungo sia di tempo che come lunghezza percorsa. Per chi non è avvezzo a queste camminate o semplicemente vuole godere del luogo più a lungo c'è la possibilità di sostare per pranzo o cena o di pernottare anche la notte (ovviamente è meglio informarsi se i rifugi sono aperti, orari, prezzi e disponibilità per tempo).

Ricordo infine anche la Strada degli Eroi che dal Pian delle Fugazze collega la Galleria d'Havet al rifugio Papa.
Non mi resta che augurarvi buona zonzolata!


Benvenuti al secondo appuntamento con la "Zonzolando's Serendipity Box", la scatola che serve a ricordare i piccoli grandi piaceri della vita cogliendo il meglio di ciò che ci offre.

Troppo spesso infatti le nostre giornate sono riempite di pensieri e preoccupazioni tendendo a dimenticare il bello che nella vita c'è (sempre!). Con questa scatola voglio immortalare, se non tutto, gran parte delle cose belle che riempiono la mia/nostra vita quotidiana (ma che potrebbe essere anche quella di tutti), dalle grandi alle piccole cose che ci rendono felici e, ancora meglio, sereni.

Questo è il resoconto della settimana che è appena trascorsa, la Serendipity Box n° 2:
  1. Il nostro cucciolone, che pur di prendersi le coccole sa fare pure il passo del leopardo militare sotto le gambe. Che poi quando c'è il suo padrone alfa Massi, non mi si fila manco, ma mancoooo... Solo lui vede. Va beh, gelosie!
  2. Il caffè in una piazzetta di Riva del Garda dopo una cenetta speciale davvero coi fiocchi in uno dei posti più incantevoli in cui sono stata. Son cose!
  3. La mia orchidea bianca fiorita da metà aprile.
  4. Le dolcissime susine selvatiche che abbiamo colto. Non dico quante ne ho mangiate perché mi vergogno!
  5. I biscotti preferiti da Massimiliano, immancabili per ogni sua colazione. La ricetta è questa qui. Per dare un'idea di quanto gli piacciono, dico solo che ne sforno dai 300-350 a botta.

L'aforisma della settimana è:
"A tavola 'un s'invecchia."
(Detto toscano)

Infine dato che:
1) credo nella totale fallibilità e adattabilità di ogni oroscopo che esista al mondo e vista la questione della precessione degli equinozi che trovate qua;
2) ho guardato al bello accaduto nella settimana appena trascorsa;
perché non guardare a quella che verrà mettendomi a dispensare consigli di vita quotidiana?
E sia mai che non ci becco e do una mano a qualcuno? :-)
Se vi va di giocare con me, scegliete il segno zodiacale che vorrete vestire questa settimana e leggete qua sotto. ;-)

Ariete: testa bassa e vai! Non ti ferma nessuno!
Toro: in accezione geometrica hai una forma perfetta per il mare anche se non sai nuotare bene, sfruttala.
Bilancia: guarda... per tutta l'estate sei vista maluccio, il lunedì poi non ne parliamo. Sappi che una bugia a fin di bene non è poi tanto male. Pensaci su.
Gemelli: attaccate bottone! Nothing is impossible! ;-)
Leone: e lasciala stare sta gazzella e una volta ogni tanto svegliati e cammina, che correre sempre non vale la pena.
Scorpione: le tue doti luminescenti le conoscono e sanno riconoscere davvero in pochi, eppure tu brilleresti per chiunque. Porta pazienza.
Capricorno: sempre mezzo capra e mezzo pesce. Ti consiglio di consolarti con i biscotti sopra. :-)
Sagittario: l'erba del vicino è sempre più verde? E te credo! Te la magni sempre tutta la tua. Forse è meglio non esagerare no?
Vergine: qualcosa di afrodisiaco potrebbe fare miracoli. ;-)
Pesci: con il gossip estivo, acqua in bocca!
Acquario: questa settimana farai il pieno!


E adesso non mi resta che augurarvi/ci: Buona settimana! :-)


Sono felicissima per il successo dello scorso post. La Zonzolando's Serendipity Box n° 1 è piaciuta e mi sprona a proseguire con questo progetto. C'è chi mi ha scritto in privato che gli è stato utile rileggere nelle mie piccole cose di vita quotidiana dettagli utili ad apprezzare ancora meglio la propria vita, riscoprendo le gioie di tutti i giorni a cui invece purtroppo dimentichiamo di dare peso, quindi grazie!

Passiamo subito alla ricetta del giorno, una delle mie insalate preferite che più che contorno potrei quasi definire piatto unico viste le porzioni con cui pranzo o ceno.
Anche a Massi piace molto e quando vede in frigo un paio di ingredienti che la potrebbero comporre generalmente mi chiede di farla. E che non lo accontento io allora?
Non ci vuole niente per prepararla soprattutto se si hanno i fagioli pronti la cui cottura l'andrò a spiegare meglio nella preparazione sotto.

Insalata estiva pomodori fagioli peperoni facile veloce buona saporita - Summer easy veggie tomato salad recipe

Insalata di pomodori, fagioli, peperoni e cipolle

Preparazione: 10 min.Cottura: 50 min.Riposo: nessuno
Porzioni: 4 Kcal/porzione: 150 circa
Ingredienti:

  • 4 grossi pomodori maturi
  • 200 g di fagioli borlotti freschi
  • ½ peperone giallo e mezzo rosso in agrodolce
  • 1 piccola cipolla, oppure scalogno
  • Qualche foglia di basilico fresco
  • Aceto balsamico q.b.
  • Olio extravergine di oliva q.b.
  • Gomasio (o sale)
Preparazione:

  1. Porre i fagioli in una pentola (meglio se di coccio, ma io non ce l'ho) con acqua fredda fino a coprirli completamente al loro livello o poco più. Si possono aggiungere uno spicchio di aglio e un paio di foglie di alloro per aromatizzarli, ma anche da soli saranno buonissimi.
    Accendere il fuoco bassissimo e iniziare la cottura. L'ideale sarebbe quello di non portare a forte bollore i fagioli ma di farli cuocere molto lentamente e man mano che l'acqua si ritira aggiungerne altra di fredda. A metà cottura, circa 30 minuti da quando si mettono sul fuoco, salarli leggermente. Saranno cotti quando all'assaggio avranno la tendenza a disfarsi seppur rimanendo belli integri e sodi (insomma si capisce bene sotto i denti piuttosto che scriverlo a parole).
    Una volta cotti lasciarli raffreddare. Questa cosa quindi si può fare la sera prima.
  2. Affettare i pomodori, tagliare a quadretti i peperoni e affettare sottilmente la cipolla.
  3. Lavare delicatamente le foglie di basilico in acqua fredda facendo attenzione a non schiacciare le vescicole e asciugarlo tamponandolo delicatamente con carta assorbente.
  4. Unire tutti gli ingredienti in una ciotola e condire a piacimento con olio, aceto balsamico e gomasio.
Note:

Oltre alla qualità dei prodotti che utilizziamo (per questa insalata utilizziamo solo cose del nostro orto a parte i condimenti) uno dei segreti per la buona riuscita è la cottura dei fagioli.
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L'uscita di questo post mi emoziona alquanto, non posso negarlo.
Con oggi infatti si apre un nuovo capitolo di questo blog che trae ispirazione dal Takarabako del blog PianoB di Stefania.
Questo spazio tutto sommato sarà piccolo, ma al tempo stesso grande e denso visto che col blog io mi son sempre "sbottonata poco".
Nasce dalla mia fortissima curiosità del vivere "a pieno" la vita (o di capire che cosa significa davvero questa espressione), dello sperimentare, del viaggiare, del voler spremere ogni giorno, ogni ora, ogni minuto il più possibile come se sapessi che giorno per giorno la vita corre via senza che io effettivamente me ne accorga o addirittura che prenda una piega che io non riconosco affatto.
Una delle mie paure più grandi infatti è quella di guardarmi indietro un giorno e non vedere niente o ancora peggio non essere soddisfatta di quel che vedrò.
Non parlo dell'aver fatto grandi cose ma del non aver saputo vivere neanche quelle piccole, quelle che ti fanno capire di aver colto il bello che la vita ci offre.
Tutto fa vita si sa, bello o brutto che sia.
Il brutto non va sempre dimenticato, da lui bisogna imparare, affrontarlo e talvolta ripercorrerlo, troppo spesso ci rovina le giornate, le riempie di pensieri e preoccupazioni, mentre il bello purtroppo tendiamo troppo spesso a dimenticarcelo. Uno dei più grandi difetti della specie Homo Sapiens Sapiens (ma il secondo sapiens sarà poi vero?) è quella di dimenticare con una facilità incredibile ciò che di bello la vita ci offre e fossilizzarci invece su quello che quotidianamente non va.

Pippe mentali a gogò (può essere), ma con una finalità precisa: quella di immortalare, se non tutto, gran parte delle cose belle che riempiono la mia/nostra vita quotidiana (ma che potrebbe essere anche quella di tutti), dalle grandi alle piccole cose che ci rendono felici e, ancora meglio, sereni.

Questo spazio sarà quindi una scatola dove collezionare belle cose, grandi cose, ma anche semplici, serene, piacevoli e da ricordare, motivo per cui ho deciso di chiamarlo: "The Zonzolando's Serendipity Box".

Questo è il resoconto della settimana che è appena trascorsa, la Serendipity Box n° 1.
  1. Le prime ciliegie di stagione che ho mangiato grazie ad un collega: rosse, succose e buonissime! Sì, a luglio qui in montagna.
  2. I colori di una tavolozza di acquerelli che usavo da bambina per creare i miei "capolavori".
  3. Una bancarella per aperitivo con prodotti toscani dal profumo inebriante.
  4. Uno splendido campo di girasoli vicino a casa mia in Toscana. Robe da commuoversi tanta è la bellezza.
  5. Il primo giorno di mare dell'anno.
  6. Affondare la paletta in uno dei gelati che amo di più sormontato da una montagna di panna montata.
  7. Una lunga passeggiata in montagna che strappa fiato e fatica a ogni passo e che invece una volta in cima regala un sacco di soddisfazione.
  8. Una cenetta estiva col mio amore in una delle piazze più belle d'Italia: piazza Anfiteatro a Lucca.
Già che ci sono, visto che sono lanciata, metto anche un aforisma:
"Se la mì nonna c'aveva le ròte era un carretto."
(Detto toscano)



Infine dato che:
1) credo nella totale fallibilità e adattabilità di ogni oroscopo che esista al mondo e vista la questione della precessione degli equinozi che trovate qua;
2) ho guardato al bello accaduto nella settimana appena trascorsa;
perché non guardare a quella che verrà mettendomi a dispensare consigli di vita quotidiana? E sia mai che non ci becco e do una mano a qualcuno? :-)

Se vi va di giocare con me, scegliete il segno zodiacale che vorrete vestire questa settimana e leggete qua sotto. ;-)

Ariete: occhio a non sfondare porte aperte, poi cadi... Io te l'ho detto!
Toro: che la forza sia con te... ne hai da vendere! Vai!
Bilancia: non ci vediamo da almeno un mese, io direi di continuare così. :-)
Gemelli: siete in due, datevi una mano no?
Leone: una tosatina col caldo non può che farti bene e poi così non ti rimane il segno dell'abbronzatura.
Cancro: il seguire questo blog ringiovanisce anima e corpo, continua su questa strada per almeno una volta a settimana.
Scorpione: ti evitano come la peste? Eh... datti una risposta va.
Capricorno: mezzo capra e mezzo pesce. Poveretto, a te non so proprio che dirti. Tieni duro! Magari la prossima settimana va meglio.
Sagittario: pure tu sei messo maluccio eh! L'erba del vicino è sempre più verde? Sei sicuro? Ma lo hai visto il Capricorno? Ecco! Vai per la tua strada, che non sarà il massimo ma va bene.
Vergine: tanto non ci crede nessuno! Con tutti, ma col Capricorno no però eh!
Pesci: attento a quel che fai, non è bello nuotare nella propria M.!
Acquario: mi sa che questa settimana ti tocca pulire le sozzerie degli altri (vedi amici balordi sopra), dai c'è chi è messo peggio di te... sì, sempre il Capricorno.


E adesso non mi resta che augurarvi/ci: BUONA SETTIMANA! :-)


Tempo di insalate, di cose appetitose e leggere; tempo di lasciare il caldo dei fornelli; tempo per stare ancora di più con gli amici in buona compagnia gustando qualcosa di fresco e perché no, stupire comunque con una presentazione d'effetto.
Quella che propongo oggi è una insalata che adoro.
Trovo che la combinazione fragole e rucola sia divina e l'aggiunta di noci e buon formaggio regala al palato una gran soddisfazione.

Insalata di rucola, fragole, noci e formaggio tete de moine light e veloce - arugula, strawberry and walnut salad veggie recipe

Insalata di rucola, fragole, noci e Tête de Moine

Preparazione: 10 min.Cottura: nessunaRiposo: nessuno
Porzioni: 4 Kcal/porzione: 210 circa
Ingredienti:

  • Rucola a piacere
  • 200 g di fragole
  • 100 g di Tête de Moine
  • 40 g di gherigli di noci
  • Aceto balsamico (di quello buono) q.b.
  • Olio extravergine di oliva q.b.
Preparazione:

  1. Lavare la rucola e asciugarla accuratamente. Lavare anche le fragole e tenerne da parte 12 intere (le più belle, sode e grandi), mentre le altre tagliarle a pezzetti.
  2. Su 4 ciotoline disporre la rucola, le fragole, le noci e condire con olio e aceto balsamico a piacere.
  3. Per la decorazione con le rosette di formaggio affettare con la girolle il Tête de Moine (meglio se appena tolto dal frigo) e formare 12 rosette ben compatte.
  4. Incidere le rimanenti fragole dalla parte della punta per formare 4 spicchi che però dovranno restare uniti verso il picciolo.
  5. Allargare delicatamente le fragole lungo le incisioni e infilare una rosetta di formaggio. Credo che nella foto si veda bene come ho fatto.
  6. Impiattare anche queste ultime fragole e servire.
Note:

Io questa insalata non la salo.
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E buon appetito! :-)


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