Enjoy food, travels and life

Se sia o no una ricetta toscana questo proprio non lo so, quel che so per certo è che io me la ricordo dalla mia infanzia e che più o meno ci sono pure cresciuta. Eppure pare quasi strano che una ricetta tanto banale qui in Trentino i miei suoceri, amici e parenti non l'avessero mai provata.
Si tratta di una ricetta che di solito, seppur semplicissima, economica e super veloce, riscontra grande successo.
Per me è un evergreen durante tutto l'anno e quando non ho i pomodori freschi e basilico a disposizione vado rispettivamente su quelli in barattolo e sulle foglie congelate in freezer.

Uova al pomodoro purgatorio ricetta facile e veloce - eggs in tomato sauce light tasty recipe

Uova al pomodoro (alla toscana?)

Preparazione: 5 min.Cottura: 20 min.Riposo: nessuno
Porzioni: 4 Kcal/porzione: 230 circa
Ingredienti:

  • 8 uova
  • 3 grossi pomodori rossi maturi (o polpa di pomodoro a cubetti)
  • Olio extravergine di oliva per ungere la padella
  • Foglie di basilico a piacere
  • Sale e pepe q.b.
Preparazione:

  1. Lavare e tagliare a cubetti piccoli i pomodori.
  2. Scaldare una padella con un filo d'olio, mettere a scaldare i pomodori e lasciarli appassire fino a che non si saranno trasformati in una bella salsa.
  3. Unire le uova al sughetto e rompere leggermente gli albumi per amalgamarli col sugo avendo premura di lasciare intatti i tuorli (altrimenti vien fuori una frittata).
  4. Cuocere le uova a seconda dei gusti, salare, pepare e cospargere con qualche foglia di basilico fresco.
www.zonzolando.com © - All rights reserved

Per me che le accompagno con fette di pane toscano la cottura dei tuorli non deve essere troppo lunga perché amo "pucciare" il pane nel sughetto. Eh già, la scarpetta qui è d'obbligo!

Bon appétit et bon dimanche!


P.S.: seguitemi nei prossimi giorni su Facebook, Twitter e Google+, ci sono delle piccole novità!
(Eh sì, mi tocca parlare al singolare perché Massimiliano purtroppo non può, ma è solo per questa volta eh!)
E se non siete ancora nostri followers o fans che aspettate? Unitevi! :-)


Ammiro tutte le blogger che riescono a cucinare, fotografare e pubblicare tutti i giorni ricette stupende, a commentare gli altri blog con una presenza davvero invidiabile.
Ammiro la dedizione con cui si dedicano al loro spazio con cura e passione.
Ammiro come lo fanno, perché io sinceramente non ci riesco.
Io non ce la faccio.
Non ce la faccio a stare dietro a tutto già nella vita di tutti i giorni, men che meno ce la faccio a seguire tutti i blog e a commentare tutte le ricette che leggo.
Non ce la faccio a passare anche solo a salutare.
Spesso non riesco nemmeno a fare un like sui vari social network, semplicemente perché per giorni manco vi accedo.
Non ce la faccio persino a scrivere qualche ricetta nell'arco della settimana, a fotografare, a partecipare a contest (e se ce la faccio è non senza sforzo).
Un post ogni cinque giorni mi pare già un miracolo.
Ecco capitemi, non è cattiveria, non me la tiro e non ci penso neanche lontanamente. E' che non ce la faccio, non sono capace. Non sono brava come altre. Punto.

Ma sappiate, che appena posso passo. Di solito quando pubblico un post ho un'oretta per dedicarmi anche alla lettura e così un giretto me lo faccio proprio volentieri.
Oggi fortunatamente ho avuto modo di dedicarmi un po' a questo angoletto trascurato.
Bando alla ciance, scrivo la ricettina e poi faccio un giro.
Prima o poi passo, promesso. E se più poi che prima... abbiate pazienza. :-)

Nel frattempo un grande grazie di cuore a chi è bravo/a e ha il tempo per passare di qua e lasciare il suo commento e un caro saluto a tutte e tutti!

Risotto agli asparagi ricetta light e vegetariana - asparagus risotto easy and tasty recipe

Risotto agli asparagi bianchi

Preparazione: 10 min.Cottura: 30 min.Riposo: nessuno
Porzioni: 4 Kcal/porzione: 480 circa
Ingredienti:

  • 320 g di riso arborio
  • 300 g di asparagi bianchi
  • 2 scalogni
  • 30 g di olio extravergine di oliva
  • 1 bicchiere di vino bianco secco
  • Brodo vegetale q.b.
  • 100 g di Parmigiano Reggiano (o Trentingrana) grattugiato
  • Erba cipollina (facoltativa, ma secondo me ci sta proprio bene)
  • Sale e pepe q.b.
Preparazione:

  1. Lavare e pulire gli asparagi privandoli della parte finale (circa 5-6 cm) e pelarli dalle parti più scure e filamentose del gambo. Lessarli in acqua bollente non salata per almeno 15 minuti con le punte rivolte verso l'alto.¹
  2. Una volta ammorbiditi scolarli e tagliarli a rondelle lasciando intatte le punte per la decorazione.
  3. Tritare finemente gli scalogni e lasciarli imbiondire in una padella antiaderente con l'olio.
  4. Unire il riso, farlo tostare per un paio di minuti, dopodiché aggiungere il vino e lasciarlo sfumare.
  5. Portare a cottura il risotto unendo gli asparagi e il brodo caldo man mano che questo viene assorbito.
  6. A parte preparare l'erba cipollina tritata e grattugiare il formaggio.
  7. Scaldare il forno a 200 °C. Su una teglia rivestita di carta forno adagiare una presa di formaggio per formare le cialdine.
  8. Una volta dorate e fuse, spegnere il forno, lasciarle riposare un minuto, staccarle delicatamente con una paletta e adagiarle in un piatto per farle raffreddare. Al momento del raffreddamento si può dare alla cialdina la forma che piace di più: arrotolata, a coppetta, piegata in due eccetera. In questo caso le ho lasciate tonde.
  9. Terminare la cottura del risotto, regolare di sale e pepe, unire il restante Parmigiano Reggiano e se si vuole una piccola noce di burro (io non l'ho messa).
  10. Servire con la cialdina, l'erba cipollina tritata e le punte di asparago come decorazione.
Note:

  1. Più vecchi sono gli asparagi più il tempo di cottura necessario potrebbe aumentare.
www.zonzolando.com © - All rights reserved



Una delle cose che non abbiamo ancora detto del nostro ultimo viaggio tra California, Arizona e Nevada è che tra le fantastiche cucine mondiali che gli USA riescono a racchiudere ce n'è una che la fa da padrona da est a ovest, da nord a sud: sto parlando della cucina messicana.
Noi non ci limitiamo ad apprezzarla, la amiamo proprio e il mio Massi ne va pazzo.

Inutile dire che frequentando proprio la zona di confine con il Messico questa cucina si possa trovare in ogni angolino e dobbiamo quindi ammettere che nel nostro viaggio l'abbiano fatta da padrone burrito, salsa guacamole, tacos e le immancabili, intramontabili e irresistibili tortilla chips.

Tortillas chips di farina gialla fatte in casa ricetta per farle come quelle comprate - corn tortillas chips homemade recipe

Le tortilla chips sono nient'altro che tortillas di mais tagliate e fritte nell'olio bollente.
La ricetta originale è questa qui.
Di ritorno dal viaggio colpiti da una gravissima forma di astinenza da tortilla chips (sì, ne abbiamo mangiate veramente tante) ci siamo messi subito all'opera.
Noi però non avendo a disposizione al momento la farina di mais bianco, la masa harina, abbiamo ripiegato per una altrettanto gustosa versione, quella con farina di mais giallo che siamo abituati a trovare al supermercato con varie spezie e di vari colori.

Farle a casa è semplicissimo e vi assicuro che il risultato è davvero simile a quello delle comprate (intendo quelle del supermercato, non quelle messicane che abbiamo mangiato nelle nostre zonzolate americane).
Inoltre la cosa bella è che si possono anche preparare al forno senza grassi e comunque croccanti e saporitissime. Provare per credere!

Ovviamente prima di pubblicare la ricetta ho sperimentato un bel po' (oramai lo sapete che se non son convinta non pubblico) e questa che scrivo è quella che secondo me ha dato in assoluto il risultato migliore.

Tortilla chips di farina di mais gialla
Al forno (guilt free) o fritte (spiccicate alle comprate)

Preparazione: 30 min.Cottura: 10 min.Riposo: nessuno
Porzioni: 4 Kcal/porzione: 300 (forno); 570 (fritte) circa
Ingredienti:

  • 200 g di farina di mais integrale (nel mio caso per polenta di Storo)
  • 100 g di semola di grano duro (o tipo 0, o per celiaci fecola di patate)
  • 130-140 g di acqua (a seconda dell'impasto)
  • 10 g di olio extravergine di oliva per l'impasto e qualche goccia per ungere la teglia
  • Sale aromatizzato q.b.
  • Paprika, peperoncino (facoltativi)
  • Eventuale olio di semi q.b. per friggere
Preparazione:

Se al forno: accendere il forno in modalità ventilata a 200 °C e rivestire con carta forno le teglie che useremo e ungerle leggermente con una spruzzata d'olio.

Se fritte: preparare una padella antiaderente con olio di semi.
  1. In ogni caso impastare le farine con acqua, 10 g di olio e un pizzico di sale fino ad ottenere una pasta granulosa ma malleabile e affatto molliccia.
  2. Dividere in 2-3 o 4 parti l'impasto a seconda di quanto siamo in grado di stenderne alla volta. Io l'ho fatto in 4 volte.
  3. Prendere una palla di impasto e stenderla sottilmente con un matterello fra due fogli di carta forno. Lo spessore finale dovrà essere di un mm o poco più (già 2 mm è troppo).¹
  4. Formare con un coppapasta tanti cerchi di diametro indicativo di circa 12 cm, ma anche altre misure vanno benissimo. Incidere poi i cerchi diagonalmente come nella foto accanto.
  5. Se fritte: immergere i triangolini in padella e friggerli sino a che non saranno croccanti, dopodiché farli asciugare nella carta assorbente.
    Se al forno: trasferire i cerchi di pasta nella teglia rivestita e unta. Spruzzare un velo l'olio vaporizzato misto ad acqua e infornare per 5 minuti circa, ma controllarle anche prima perché la cottura è davvero molto breve e ogni forno si comporta diversamente.
  6. Continuare a stendere e cuocere fino ad esaurimento dell'impasto.
  7. Una volta pronte, fritte o al forno che sia, cospargerle con sale a piacimento e servirle con salsa guacamole, salsa barbecue, maionese, senape e chi più ne ha più ne metta.
Note:

  1. A dire il vero esiste l'apposito strumento per tortilla che pressa la pasta e la fa sottile al punto giusto, ma io non ce l'ho e così come al solito mi arrabatto coi metodi della nonna, ossia olio di gomito.
  • Nel caso di diametri più grandi si possono fare anche 8 spicchi.
www.zonzolando.com © - All rights reserved

Qui vi metto un ingrandimento della foto della preparazione:


Con questa ricetta ho il piacere di partecipare al contest di Alessandra del blog "Dolcemente inventando":


Ale lo sai che ci tenevo! Gli zonzoloni non potevano non partecipare. :-)


Mi manca il tempo per cucinare, per dedicarmi a qualcosa di più ricercato, ma voglio lo stesso qualcosa di semplice gustoso e soprattutto leggero, completo e salutare. Niente di più azzeccato che questa ricetta allora, uno dei miei piatti salvezza: un primo di pesce con tanti Omega-3 (dati anche dalle noci) combinati alla freschezza e leggerezza della ricotta.
Tredici minuti al massimo (salvo il tempo per portare a bollore l'acqua) e questo piatto è in tavola in tutta la sua bontà.

Farfalle al salmone affumicato, ricotta e noci ricetta facile e veloce - Smoked salmon and ricotta cheese pasta recipe light

Farfalle al salmone affumicato, ricotta e noci

Preparazione: 10 min.Cottura: 13 min.Riposo: nessuno
Porzioni: 4 Kcal/porzione: 490 circa
Ingredienti:

  • 360 g di farfalle
  • 200 g di salmone affumicato (nel mio caso scozzese)
  • 160 g di ricotta fresca
  • 2-3 cucchiai di latte intero
  • 20 g di gherigli di noci
  • Sale (per la pasta) e pepe
  • 1 ciuffetto di aneto (io non ne avevo altrimenti l'avrei messo)
Preparazione:

  1. Mettere a cuocere la pasta scelta (in questo caso farfalle) in acqua bollente salata.
  2. In una ciotola mescolare il latte alla ricotta ottenendo una salsina morbida e fluida.
  3. Unire i gherigli di noci tritati grossolanamente.
  4. A parte tagliare le fette di salmone, tranne quattro striscioline per la decorazione, in piccoli pezzetti e unirne metà alla salsa.
  5. Scolare la pasta, amalgamarla al condimento e una volta trasferita nel piatto unire il restante salmone (se si vuole facendo la decorazione a rosellina con le striscioline tenute da parte).
  6. Unire un pizzico di pepe e l'aneto tritato e servire.
Note:

  • E' una ricetta velocissima tant'è che si può preparare mentre è già in cottura la pasta.
  • Per una variante ancora più cremosa si può utilizzare al posto della ricotta e del latte, la panna. Il risultato è altrettanto super anche se un po' più calorico.
www.zonzolando.com © - All rights reserved

La carissima cuoca Patty giustamente mi ha fatto notare che potrei partecipare al contest di Roberta e così mi sono decisa ad aggiornare il post.

Ecco la frase di rito: "E con questa ricetta partecipo al contest di Roberta"!



Come promesso nello scorso post parliamo oggi di un tema che ci ha interessato tantissimo e che ci ha fatto sgobbare un bel po': i matrimoni celebrati a Las Vegas e la loro validità in Italia.

Questo argomento è così controverso (se non ci si informa per bene) che abbiamo pensato che meritasse un post a sé e speriamo che possa essere utile a molti di coloro che vorrebbero coronare il loro sogno sposandosi a Las Vegas.

Una sola premessa: questo post è scritto senza alcuna pretesa di sostituirsi a un parere legale, né alle normative e non costituisce pertanto qualcosa che possa essere fatto rivalere a fini giuridici, bensì un resoconto della nostra pura esperienza sull'argomento. Insomma, se avete dubbi leggete qua e informatevi meglio soprattutto in relazione al fatto che le leggi possono cambiare e questo post risale ad indicazioni di gennaio 2013.

I matrimoni a a Las Vegas sono validi in Italia? Weddings in Las Vegas

Veniamo ai fatti.

Las Vegas, lo sappiamo tutti, è una delle città in cui in poco tempo si possono stipulare contratti matrimoniali con poche formalità burocratiche.
Ogni anno si stima che vengano celebrati più di 144.000 matrimoni civili. Si possono celebrare anche i riti religiosi e le cappelle con i vari credo sono numerosissime.
Non si contano nemmeno le agenzie che organizzano i matrimoni con i vari pacchetti a seconda di quanto si è decisi a sborsare per ogni evento: si va da quelli semplicissimi con vestito, cerimonia e foto, a quelli con volo, albergo, vestiti, catering, fiori ecc. Si possono scegliere poi le varie ambientazioni dei matrimoni, da Star Trek a Elvis.
Sul Web non si ha che da sbizzarrirsi nella scelta.

1) Cosa occorre fare per sposarsi a Las Vegas?

Per chi intende sposarsi a Las Vegas occorrono poche ore per fare i documenti, prenotare il luogo e gestire la cerimonia. Un vero gioco da ragazzi!
Basta andare al comune (il marriage licence bureau nella county court house) e farsi fare la licenza matrimoniale che si ottiene compilando allo sportello dedicato un modulo sotto forma di autodichiarazione. Si dichiara di non essere sposati, l'eventuale separazione dei beni eccetera.
Si sceglie la chiesa, cappella o luogo del matrimonio con relativo pacchetto (tramite agenzia o contatto diretto in loco) e si prenota l'orario della cerimonia. Il prezzo varia in funzione degli optional inseriti.
Già con 100-150 $ si possono ottenere le cerimonie più economiche.
Le cappelle sono aperte ventiquattro ore su ventiquattro per cui ci si può sposare a qualsiasi ora.
Nei periodi di alta stagione è opportuno però prenotare con anticipo per non trovarsi a dover aspettare giorni o a sposarsi in orari notturni.
La cerimonia dura poco e il testimone viene assegnato sul momento dall'organizzazione a meno che non se ne abbia (o abbiano) uno già di per sé.
In questo momento è possibile che venga fatto anche un filmino o alcune foto che potrebbero essere extra da pagare a parte.


2) E qui arriva la fatidica domanda: ma il matrimonio contratto a Las Vegas è valido a tutti gli effetti anche in Italia?

Noi vi rispondiamo di sì e vi diciamo anche il perché.
Leggendo sul Web pareri anche piuttosto discordanti (per non dire opposti! - gente che si è sposata e che ritiene di non esserlo in Italia e chi dice invece che basta trascriverlo, chi altri che lo si è e basta) siamo direttamente andati a disturbare l'ufficio del Consolato Generale d'Italia di Los Angeles prima di partire.
La loro risposta in tre parole? Contattate un avvocato.
Sono stati piuttosto celeri nella risposta e dopo un papiro "copiato-incollato" formato standard per ogni email di questo genere ci veniva spiegato che era tutto riportato sul loro sito a questo link.
Sinceramente lo avevo già letto ma non ero ancora soddisfatta della spiegazione.

Abbiamo deciso allora di scrivere direttamente al console del Nevada per il quale ci ha risposto, anche in questo caso in tempi brevi, la sua "collaboratrice volontaria" dicendo che il consolato "non può provvedere a dare consigli e/o conclusioni di carattere legale oltre a quanto già pubblicato sul sito Web del Consolato Generale d’Italia di Los Angeles con giurisdizione territoriale sullo Stato del Nevada."
Ma aggiungendo che "Ogni cittadino italiano ha l'obbligo (il grassetto è una mia aggiunta) di comunicare al Consolato, mediante la trasmissione dei relativi documenti, le variazioni dello stato civile che lo riguardano, quali il matrimonio, la nascita dei figli, il divorzio, il decesso, le variazioni anagrafiche etc."

Non soddisfatti abbiamo deciso di tagliare la testa al toro e contattare un avvocato che, si badi bene, celermente, gentilmente e soprattutto gratuitamente (!) (sì, anche in Italia esiste gente così!) mi ha risposto che il "matrimonio a Las Vegas, trascritto o no in Italia, è perfettamente valido per l'Italia. Pertanto non può celebrare un altro matrimonio in Italia, a meno che, dopo il matrimonio civile a Las Vegas, non volesse fare un matrimonio religioso in Italia. Non si tratterebbe di un matrimonio concordatario per l'insuperabile ragione che Lei sarebbe già sposata, sarebbe un matrimonio solo religioso. Il matrimonio celebrato a Las Vegas senza la preventiva scelta del regime di separazione dei beni, che dovrebbe essere fatta prima del matrimonio al Consolato italiano, sarebbe un matrimonio civile con comunione dei beni."

In sostanza se si vogliono celebrare due matrimoni civili (uno là e uno qua) non si può perché il primo è già valido e si ha l'obbligo di trascriverlo.
Ci si può sposare civilmente a Las Vegas e religiosamente in Italia, o viceversa (ma a questo punto pare che non serva la licenza).


3) Come trascrivere un matrimonio celebrato a Las Vegas (indicazioni aggiornate a febbraio 2013)?

N.B.: i due punti con l'asterisco *1 e *5 sono gli unici documenti che occorre procurare dall’Italia, gli altri sono da richiedere ai vari uffici di Las Vegas e Carson City.

Per la trascrizione occorre presentare:
* 1) Modulo Richiesta Trascrizione in Italia di matrimonio avvenuto all'estero, debitamente compilato.
2) Copia integrale ("Long Form") autenticata del Certificato di Matrimonio.
3) Copia integrale (“Long Form”) autenticata della Licenza di Matrimonio per i matrimoni celebrati in Nevada.
4) "Apostille" (Postilla: Dichiarazione di validità internazionale) rilasciata dal "Segretario di Stato del Nevada", a Carson City, capitale del Nevada.
*5) Certificati di cittadinanza e residenza, rilasciati dal Comune.

IN BASE A NUOVE DISPOSIZIONI GLI SPOSI ITALIANI DOVRANNO PRESENTARE:
- Autocertificazioni, sia per la residenza che per la cittadinanza;
- Fotocopie di passaporti validi (solo le due prime pagine con foto e dati principali, stampate su una sola pagina).

Il Consolato richiede che tutti i documenti di cui ai punti 2), 3) e 4) siano tradotti in italiano da traduttore approvato dal Consolato o da traduttore professionale e certificato.


Anche ottenere il divorzio a Las Vegas e risposarsi è molto facile, rapido e poco costoso, non essendo previsto alcun periodo obbligatorio di separazione legale.


Noi per non essere diseredati dalle rispettive famiglie abbiamo desistito.


N.B.: aggiornamento del 10 Settembre 2013
Come potete vedere dai commenti al post sono stati richiesti la traduzione del certificato di matrimonio e delle apostille in forma anonima per venire incontro alle esigenze di coloro che erano in difficoltà nella trascrizione dei matrimoni avvenuti a Las Vegas. La generosissima Mar ha messo a disposizione questi documenti. Preghiamo tutti gli interessati a questi documenti di contattarci via email all'indirizzo zonzolando@gmail.com.


Aggiornamento del 09 Gennaio 2014:
4) Una volta compilato online il licence marriage occorre fare qualcosa in Italia?

Non occorre fare altro; bisogna avere tutti i documenti in regola: dal passaporto, ai certificati vari come per esempio nel caso di divorzio o se si è vedovi. Non occorrono le pubblicazioni, né prima né dopo la cerimonia.


5) Come funzionano le due settimane di licenza matrimoniale? Da quando decorrono? Occorre aspettare la pubblicazione in Italia per poterne usufruire?

In questo caso bisogna accordarsi con il proprio datore di lavoro. Probabilmente servirà portare una copia del certificato (in inglese) per farsi dare i giorni di congedo.
Tali giorni decorrono solitamente dalla data del matrimonio a Las Vegas, e comprendono sia giorni feriali che festivi. Ovviamente se si è d'accordo con il datore di lavoro si può farli partire prima o dopo la data del matrimonio.
Si ricorda che anche in Italia fa sempre fede la data della cerimonia come data del matrimonio, e non da quando si convalidano i documenti nel Comune di residenza.


Aggiornamento del 19 dicembre 2014:
Per ulteriori informazioni e consigli utili potete trovare anche la storia di Gianluca e Karim qui.

Aggiornamento del 10 novembre 2016:
Per ulteriori informazioni e consigli utili potete trovare anche la storia di Claudia e Massimo qui.

Aggiornamento del 2 febbraio 2017:
Per ulteriori informazioni e consigli utili potete trovare anche la storia di Marianna e Claudio qui.

Aggiornamento del 15 febbraio 2017:
Per ulteriori informazioni e consigli utili potete trovare anche la storia di Elisa e Matteo qui.

Aggiornamento del 22 agosto 2017:
Per ulteriori informazioni e consigli utili potete trovare anche la storia di Valeria e Alessandro qui.


Ladies and Gentlemen,
welcome to Sin City: la città della perdizione e del peccato! Las Vegas!
Il posto dove in pochi minuti potete vedere la torre Eiffel, il ponte di Rialto, i canali di Venezia, il palazzo di Giulio Cesare, darvi al gioco d'azzardo legalizzato, godere di disponibilità d'alcolici a ogni ora, sposarsi in tempi record e tanto, tanto, tanto altro ancora.

Ma partiamo dal principio.
Dopo i meravigliosi panorami del Grand Canyon, della Monument Valley e dopo lo spettacolo di luci e colori dell’Antelope Canyon il nostro programma prevedeva di passare dal Nevada, nel deserto del Mojave in prossimità di Las Vegas e così abbiamo deciso di fermarci un paio di giorni e verificare da vicino tutto quello che avevamo letto, sentito e soprattutto visto in TV.


La città, come tutti sanno, è famosa per il gioco d’azzardo, la vita notturna, lo shopping e gli infiniti eccessi. I punti nevralgici sono due: 1) il Downtown dove si trovano le strutture più datate e 2) la famosissima “Strip”, una lunga strada di quasi sette chilometri (Las Vegas Boulevard South) dove si trovano tutti i più moderni casinò e hotel.

Las Vegas cosa fare e vedere racconto di viaggio - what to do and see

A Las Vegas in tanti arrivano per tentare la fortuna; in realtà come sappiamo in ben pochi ci riescono e il resto dei milioni e milioni di dollari che i turisti lasciano ogni giorno va a rimpinguare le già ben piene tasche dei lussuosi casinò.
Noi siamo arrivati in città nella tarda mattinata facendo come prima tappa il Downtown dove, sinceramente, non abbiamo avuto una bella impressione. Durante il giorno il posto, pur essendo esageratamente colorato e chiassoso come da tradizione, non è bellissimo. In tutti i casinò si trova tantissima gente intenta a cercare fortuna alle slot machines, ma non c’è aria di felicità bensì quasi di malinconia e arrendevolezza.
L'oro non è solo un traguardo ma una ricorrenza visiva costante, una tentazione che pare facilissima da raggiungere.


E chi non ce l'ha in tasca se lo mette proprio addosso. :-)


Ogni novità, peculiarità o stramberia in questa città prende risalto, viene enfatizzata, affatto accantonata; l'eccesso è accettato, la stravaganza è routine. Ogni volta che si gira lo sguardo si può trovare qualcosa di inconsueto, originale e spesso anche talvolta tremendamente kitsch.

I locali dove ristorarsi sono integrati, se non completamente fusi con i casinò e ovviamente il cibo (come in ogni angolo d'America) è onnipresente.
Qua sotto potete vedere una locandina appesa fuori da un ristorante (dove giravano cameriere in uniforme da infermiera) che riporta il numero di calorie del burger più calorico al mondo: quasi 10.000 Kcal di panino!


La macchina si può lasciare in vari parcheggi sparsi per la città. I prezzi a seconda del luogo non sono affatto modici. Quello che abbiamo scelto noi obbligava a pagare una cifra all'ingresso di 5$ che veniva però rimborsata all'entrata del casinò limitrofo, questo per far sì che il turista per quei pochi dollari fosse invogliato a spenderli proprio nel casinò.

L'interno dei locali è sempre buio, le luci sono sempre indirizzate sulle macchinette o sui tavoli, si respira aria di fumo, alcolici ma soprattutto di false speranze e un bel pizzico di disperazione.


Abbiamo osservato tavoli su cui si spostavano puntate con pile di fiches da migliaia di dollari con una nonchalance incredibile. A volte queste preziose torrette colorate svanivano dalle mani del giocatore (spesso falsamente indifferente) per finire sull'angolo del croupier, altre volte il giocatore era più fortunato e qualcosa recuperava. Dubitiamo fortemente che quelle pile di fiches siano alla fine rimaste nelle mani dei nostri giocatori impassibili.

Anche noi però ci siamo lasciati contagiare dall'ebbrezza del gioco, siamo andati alla ricerca della fortuna e così abbiamo fatto il nostro gioco, la nostra puntata. L'importo lo vedete qua sotto.


Al gioco però si prende la mano, è difficile smettere, si pensa sempre di poter recuperare.
Ebbene sì, ci siamo rovinati. A Las Vegas abbiamo lasciato una piccola fortuna, la bellezza di... tenetevi forte...


4,70 $! Ahahahahaha!
Okay, okay! Lo avete capito, siamo per gli investimenti sicuri noi. Eheheh!
L'avventura ci piace solo nei viaggi e non con i soldi. :-)
Cifre da capogiro insomma le nostre.

E a proposito di capogiri, non perdetevi un giro alla torre "Stratosphere", oltre trecento metri di altezza dai quali si gode di un bellissimo panorama di Las Vegas e del deserto, ma soprattutto dove vi aspetta un ottovolante che vi manderà fuori di testa.


Se comunque vi abbiamo appena detto che di giorno non ci ha fatto un gran bell'effetto, altrettanto non possiamo assolutamente dire per la notte.
Appena cala la sera sul cielo del Nevada, una miriade di luci coloratissime, lampeggianti, scintillanti e ipnotiche ricopre la città. Un altro vestito, un altro look, un'altra città! Irresistibile! Stupenda!


Ecco qua la vista della città dalla nostra camera di albergo al ventunesimo piano.


Calata la notte, come ho appena detto, abbiamo trovato un’altra città. Completamente diversa e questa volta sì, abbiamo riconosciuto la famosa Las Vegas!
Un susseguirsi di luci, colori, musica, persone in costume e tanta tanta, tanta opulenza!


Abbiamo fatto il giro dei principali casinò. Per girarli tutti ci si metterebbe davvero una vita tanto sono enormi, sfavillanti e ricchi di dettagli. Ma a Las Vegas il tempo non manca e la notte è lunga.
Siamo partiti da Paris Las Vegas, un grattacielo in stile neoclassico francese affiancato da una bellissima ricostruzione della Tour Eiffel ed un Arc de Triomphe in scala.


Siamo passati poi all'imponente Caesars Palace, uno dei casinò più vecchi (1966) e più volte ampliato, che rappresenta l'epoca dell'Impero romano. Qui periodicamente vi si esibiscono moltissime star del parterre internazionale.


Siamo poi passati al Bellagio, aperto nel 1998. Questo splendido hotel ricostruisce l'atmosfera delle ville del Lago di Como che si affacciano proprio sulle sue sponde. In questo hotel si esibisce periodicamente il famoso Cirque du Soleil.


All'interno si può ammirare lo splendido soffitto decorato con duemila fiori in vetro soffiato coloratissimi.


Davanti all'albergo si trova un vastissimo lago artificiale in cui ogni mezz'ora si svolge uno spettacolo di getti d'acqua danzanti al ritmo di luci e musica. Le coreografie sono incredibili e i getti d'acqua arrivano ad altezze stupefacenti. Qui sotto potete vedere il video che abbiamo girato davanti alle splendide fontane in azione.


Tanta tanta acqua in un paesaggio naturalmente secco, roccioso, con vegetazione scarsa. Sicuramente uno spreco, in una città dove gli sprechi si sprecano, ma dove il risultato di stupire il visitatore è sicuramente raggiunto.

Abbiamo poi deciso di entrare all'interno in qualche splendido casinò. Nei giorni in cui siamo stati a Las Vegas si celebrava il capodanno cinese per cui moltissime sale e hall erano agghindate con favolose decorazioni in stile orientale.


Di sicuro poi non ci potevamo far mancare un bel giretto a Venezia.
Allora andiamo al The Venetian (aperto nel 1999).
Quando siamo entrati in questo casinò non potevamo crederci. Un momento di stordimento ci ha colpiti: fuori era completamente buio mentre qui il cielo era azzurro con delle nuvolette dalle sfumature arancioni del tramonto davvero molto realistiche. Ci siamo sentiti teletrasportati. Eravamo veramente a Venezia! Una splendida ricostruzione della città di giorno e di sera con una gondola che attraversava il canale con una coppietta che si stringeva mano nella mano e con un gondoliere che cantava una melodia in italiano. Ne siamo rimasti veramente affascinati.


Vale la pena visitare poi il:
- Luxor Hotel, una piramide nera costruita di vetro e acciaio alta trenta piani. La ricostruzione è in stile egizio con tanto di sfinge. Per tutte le ore di buio un fascio di luce viene proiettato dalla punta della piramide verso il cielo.

- Planet Hollywood Resort and Casino, in tema Hollywood e in cui ciascuna stanza è dedicata e ambientata secondo un film.

- The Mirage, costato 630 milioni di dollari la cui più grande attrazione è il vulcano artificiale che però quando siamo passati noi non era in funzione.

Ma anche solo un giretto sulla Strip per vedere i tipi che ci sono in giro non è male. :-)


Infine una capatina ad uno dei negozi più famosi della TV: il "Gold & Silver Pawn Shop" di Las Vegas in cui viene ambientato Affari di famiglia (Pawn Stars) trasmesso in Italia su History Channel.


I protagonisti non erano presenti in negozio (come era lecito immaginare). Una fila apparentemente lunga ma piuttosto lesta (ricordo che era febbraio) attendeva per entrare proprio fuori dal negozio. Noi in circa un quarto d'ora ce la siamo cavata. L'entrata è gratuita.


All'interno si trovano cose interessanti su cui buttare un occhio, ma onestamente al momento più che essere un negozio di pegni è diventato un negozio di gadget della serie TV.


Un piccolo consiglio che diamo infine a chi vuole visitare la città è quello di soggiornare in giorni feriali. Nel weekend infatti a Las Vegas lievitano i prezzi notevolmente, soprattutto in alta stagione. I giorni più cheap sono il martedì, mercoledì e giovedì.

Volete poi saperne di più sui matrimoni facili di Las Vegas? Vi aspettiamo allora nel prossimo post completamente dedicato all'argomento.


Torna su