Enjoy food, travels and life

Ed ecco quasi sul filo di lana, la mia seconda ricetta per il contest "La Svizzera nel piatto".
Mi ritrovo sempre così, a far le cose all'ultimo momento. Ma si può? Eccome, a quanto pare.
Questa ricettina l'ho proposta al mio Massi per ben due domeniche di fila a pranzo per essere sicura che mi piacesse a pieno e che i sapori fossero (a mio parere) ben bilanciati. E lui secondo voi ha fiatato? Ha detto "Uffy la solita minestra"? No di certo, anzi ha chiesto il bis. Che gioia!

Cappelletti ripieni di funghi e formaggio con fonduta ricetta primo piatto tortelli - Cheese and mushroom ravioli recipe

Questa era una delle due ricette che mi si erano arrovellate nel cervello e che non mi avevano fatto dormire. Qui la decisione è scaturita dopo una bella zonzolata nel bosco, in cui abbiamo trovato una buona quantità di funghi tra cui un paio di porcini.

Cappelletti ai funghi e Sbrinz su salsa al Gruyère

Preparazione: 60 min.Cottura: 60 min.Riposo: 30 min.
Porzioni: 6 Kcal/porzione: 560 circa
Ingredienti:

Per la pasta:
  • 2 uova intere + 2 tuorli
  • 320 g di farina 00
  • Acqua q.b. (se necessaria)
  • 1 pizzico di sale
Per il ripieno:
  • 300 g di funghi freschi
  • 2 spicchi d'aglio
  • 20 g di olio extravergine di oliva
  • 100 g di ricotta freschissima
  • 50 g di Sbrinz DOP
Per la salsa:
  • 20 g di burro
  • 20 g di farina 00
  • 150 ml di latte intero
  • 150 g di Gruyère DOP
Per la montagna di cialda croccante:
  • Sbrinz DOP
  • Semi di papavero
  • Semi di sesamo (le dosi sono a occhio in funzione di quanto vogliamo grandi le cialde)
Preparazione:

Per il ripieno (1):
  1. Pulire accuratamente i funghi e tagliarli a tocchetti.
  2. Sbucciare gli spicchi di aglio, schiacciarli e metterli a imbiondire in una casseruola.
  3. Unire i funghi e lasciarli cuocere nell'acqua che rilasciano per circa 15 minuti. Se ritirassero troppo unire un po' di brodo o semplice acqua. Il risultato dovrà essere un corposo ragù di funghi. Spegnere il fuoco e togliere gli agli.
  4. Intanto che raffreddano preparare la pasta.
Per la pasta (1):
  1. Disporre a fontana su un tavolo di lavoro la farina setacciata.
  2. Al centro inserire le uova e i tuorli e con l'aiuto di una forchetta iniziare ad impastare.
  3. Lavorare delicatamente incorporando man mano tutta la farina. Se avanzasse un po' di farina o fosse troppo dura inumidirsi leggermente le mani e terminare di impastare il tutto.
  4. Una volta ottenuta una bella palla, rivestirla con pellicola trasparente e lasciarla riposare per almeno mezz'ora o 45 minuti.
Per il ripieno (2):
    Una volta raffreddati i funghi, e intanto che attendiamo il riposo della pasta, terminiamo di preparare il ripieno.
  1. Nel recipiente del mixer unire 2/3 dei funghi ben scolati (lasciando i migliori da parte per la decorazione del piatto e poco meno di un terzo interi nel ripieno), la ricotta e lo Sbrinz tagliato a cubetti. Ottenere una purea morbida e corposa a cui unire i funghi lasciati da parte.
Per la cialda croccante:
  1. Grattugiare una buona dose di Sbrinz. Su una leccarda rivestita di carta forno sparpagliare il formaggio in modo da formare 6 triangoli rettangoli scaleni. Spolverizzare con semi di sesamo e papavero a piacere.
  2. Tenere una modestissima quantità di Sbrinz grattugiato da parte per la saldatura della bandierina (circa un cucchiaino).
  3. Scaldare il forno a 180 °C e infornare per circa 7-8 minuti. Fare attenzione che il formaggio non abbrustolisca rovinando così il prodotto.
  4. Trascorso il tempo necessario a far fondere la cialda, estrarre la leccarda dal forno e lasciarla raffreddare. Mentre si raffredda disporre le bandierine sulla sommità delle "montagne" (sull'angolo retto) e ricoprirle con lo Sbrinz tenuto da parte. Il calore farà fondere i due strati di formaggio e salderà la bandierina.
  5. Adesso viene il difficile: bisogna riconoscere la giusta temperatura della cialda in modo che non sia né troppo molle, né troppo fredda (si romperebbe). Staccare delicatamente la cialda dalla carta forno e arrotolarla per formare un cono. Io ho lasciato la base aperta così stava in piedi in maniera più stabile.
  6. Una volta solidificata, rifinire i bordi con la punta di una forbice.
Per la pasta (2):
  1. Stendere la pasta su una spianatoia con il matterello. Per chi ha la macchina ancora meglio. Stenderla con uno spessore di circa un millimetro.
  2. Tagliare prima delle strisce di pasta e poi dei quadrati.
Montaggio del tortello:
  1. Disporre al centro di ogni quadrato un cucchiaino di ripieno, inumidire leggermente i bordi della pasta con acqua e sigillare a triangolo.
  2. Poi avvolgere intorno al dito il cappelletto e chiudere i due vertici assieme. Ecco una breve ricostruzione dei passaggi nella foto.
Per la salsa:
  1. Far sciogliere in una casseruola il burro, unire la farina setacciata e fare il classico roux.
  2. Versare il latte e una volta caldo (ma non bollente) unire i cubetti di Gruyère.
  3. Far fondere il tutto fino a ottenere una salsa liscia e omogenea.
Assemblaggio: (finalmente!)
  1. Cuocere i cappelletti in abbondante acqua salata per 3 minuti.
  2. Disporre nel piatto la salsa, la cialda e i cappelletti scolati.
  3. Cospargere con un altro po' di salsa e i funghetti tenuti da parte.
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Et bon appétit!

Con questa ricetta partecipo al contest di Peperoni e Patate "La Svizzera nel piatto", in collaborazione con Formaggi dalla Svizzera.


E' stato proprio divertente partecipare. :-)


A Massi a colazione piacciono le cose semplici. Per carità ogni tanto non disdegna una bella fetta di torta o un bel cornetto, ma se può preferisce i biscotti e più rustici sono meglio è.
Tra i suoi preferiti c'erano quelli della nota marca del "mulino non colorato con la ruota che gira" a forma di otto fatti con grano saraceno. Sul Web, per altro sul sito ufficiale, si trova la ricetta di questi biscotti e io l'ho provata. Erano diversissimi. Non so come, né perché ma assomigliavano pochissimo a quelli originali. E così mi son messa alla ricerca della vera ricetta.

Biscotti perfetti per il cappuccino simili ai molinetti con farina integrale e grano saraceno ricetta - buckwheat cookies recipe

Credo di aver provato almeno dieci volte a imitarli, combinando gli ingredienti, cambiando le dosi, aggiungendo qua e là qualche tocco nuovo.
E alla fine vi chiederete voi: ce l'hai fatta? L'hai trovata la vera ricetta?
No, non l'ho trovata.

Ma sperimenta e sperimenta ne ho trovata una che a parere di Massi è pure meglio e non vuole che la cambi più. Ho provato a dirgli che avrei tentato ancora, ma non ne vuole proprio sapere e anzi i vecchi biscotti ora se li snobba proprio e vuole solo questi. Assomigliano abbastanza, ma sono molto più leggeri. La forma a otto io non la so fare e allora li faccio quadrati, ogni tanto tondi, o a cuoricino, insomma dipende un po' dal tempo che ho.
Quelli a forma quadrata sono in assoluto quelli più veloci.

Biscotti rustici al grano saraceno

Preparazione: 60 min.Cottura: 20 min.Riposo: 60 min.
Porzioni: 150 biscotti circa Kcal/biscotto: 35 circa
Ingredienti:

  • 200 g di farina 00 + q.b. per la stesura
  • 200 g di farina integrale
  • 50 g di farina di segale
  • 100 g di fiocchi di avena
  • 180 g di grano saraceno
  • 170 g di burro
  • 140 g di zucchero di canna + q.b. per copertura
  • 140 g di zucchero semolato
  • 2 uova grosse
  • 140 ml di latte intero
  • 24 g di lievito (1+½ bustina)
  • Semi di un baccello di vaniglia (o un cucchiaino di estratto)
  • 1 goccia di estratto di mandorle
  • 5 g di bicarbonato
  • 1 pizzico di sale
Preparazione:

  1. Ammorbidire il burro nel microonde, o a bagnomaria ma senza farlo fondere.
  2. Tritare finemente i fiocchi d'avena fino a ottenerne una farina rustica ma fine.
  3. Disporre le farine a fontana e unire tutti gli ingredienti.
  4. Mescolare bene e formare una palla di impasto ben omogeneo.
  5. Avvolgerla in una pellicola trasparente e lasciarla riposare in frigo per almeno un'ora.
  6. Dividere la palla in più parti lavorabili e stendere man mano ciascuna su un piano infarinato con uno spessore di circa 3-4 mm.
  7. Dare ai biscotti la forma desiderata. Posizionarli su un foglio di carta da forno e cospargerli con altro zucchero di canna.
  8. Infornare in forno già caldo a 180 °C in modalità ventilata per 15-20 minuti circa.
  9. Eventualmente girarli sottosopra a un minuto dal termine della cottura.
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Quando li faccio ne preparo un bel po' per cui raddoppio le dosi. Si conservano benissimo in sacchetti di plastica per alimenti, o scatole ermetiche anche per un paio di settimane (più a lungo non ho provato, non sono mai durati di più).

Il risultato è un biscotto non troppo dolce perfetto per l'inzuppo. Vi consiglio di provarli a colazione con un buon cappuccino cremoso. Sono fantastici! :-)


Cellulare. Linea che va e viene (del resto siamo in montagna con gallerie e zone a tratti scoperte dal servizio).
E: "Corri Massi, corri! Devi dirmelo subito altrimenti resto fuori! Partecipo o no? Che ne pensi?"
M: "Eh? Vai piano, non ho capito niente! Non prende."
E: "Uffy! Potrei prepararti ricette col Gruyère! Partecipo?"
M: "Ho sentito solo ricettE al plurale e Gruyère. Vai!"
E: "Yuppy! Benissimo, grazie, smack! Ciao!"

Riaggancio e alla velocità della luce mando la mia candidatura. Già il giorno dopo la chiusura delle iscrizioni scopro che sono fra i fortunati che ce l'hanno fatta perché mi son vista recapitare un pacco marrone bello voluminoso. Ma di che mi stupisco? Sono Svizzeri del resto. :-)
Il contenuto? Una cartellina con tutta la spiegazione del concorso, una simpaticissima mucchina rossa che ho subito battezzato Bertolda, un sacchettino pieno di bandierine svizzere, ma soprattutto un totale di tre chili di formaggio svizzero Gruyère e Sbrinz DOP!

E la volete sapere una cosa dopo tanta gioia? Non c'ho dormito per due notti. Già, già.
Eh sì, niente ansia da prestazione, solo che il mio cervello, già provato da molto tempo, si è arrovellato e arrovellato su che cosa combinare, su che cosa riadattare e soprattutto su cosa trovare per poter esaltare cotanta materia prima e far felice il mio Massi che già pregustava il Gruyère e lo Sbrinz infilati da qualche parte.

Mica che potevo fare una cosa a caso.
Del resto il regolamento cita: "...la ricetta o le ricette, che potranno essere al massimo due, dovranno essere inedite; - la ricetta deve appartenere alla tradizione italiana e va reinterpretata con un formaggio svizzero; - ogni ricetta potrà essere realizzata con un solo formaggio o con entrambi."

Nel marasma di ricette che avevo in mente di provare e che proverò senz'altro al di là di questo concorso, dovevo però sceglierne solo due. Per evitare davvero un corto circuito celebrale e notti in bianco a gogò ho detto "Stop alle sinapsi!" e ho scelto le due ricette con cui avrei partecipato. Definitivamente. Punto.

La prima consiste nella rivisitazione di una ricetta che mi ha fatto assaggiare qualche tempo fa la carissima ComidaDeMama e che si ispira, in una versione salata, ad una ricetta della mia Toscana che amo tanto: i cantuccini salati al Gruyère, ideali per un aperitivo o un antipasto sfizioso e accompagnati perché no, da qualche cubetto di Gruyère già tanto buono da sé così com'è.

Cantucci biscotti salati al formaggio ricetta facile - Cheese crunchy bread italian recipe

Cantucci salati al Gruyère

Preparazione: 20 min.Cottura: 40 min.Riposo: 30 min.
Porzioni: 25 biscotti circa Kcal/porzione: 80 circa
Ingredienti:

  • 100 g di Gruyère
  • 200 g di farina 00
  • 1 uovo intero
  • 80 g di mandorle non spellate
  • 40 g di burro
  • 40 ml di latte intero
  • 8 g di lievito in polvere
  • 1 pizzico di sale
Preparazione:

  1. Tagliare a cubetti piccoli il Gruyère, o grattugiarlo e metterlo a scaldare immerso nel latte in una casseruola.
  2. Una volta ben sciolto toglierlo dal fuoco unire il burro, mescolare il tutto e lasciarlo raffreddare un poco.
  3. A parte setacciare la farina, unire il lievito, l'uovo, le mandorle, il sale e infine la fondutina che si è creata nella casseruola.
  4. Impastare energicamente fino a formare una bella palla che poi andrà divisa in due parti. Modellare ciascuna parte in un filoncino alto circa 2-3 cm e lungo 5 cm.
  5. Rivestire i due filoncini con pellicola trasparente e metterli a riposare in frigo per almeno 30 minuti.
  6. Nel frattempo accendere il forno a 180 °C in modalità ventilata.
  7. Prendere dal frigo i panetti, adagiarli su carta forno e infornare per 20 minuti.
  8. Trascorso questo tempo estrarli e lasciarli raffreddare. Più saranno freddi più si taglieranno meglio e non avranno la tendenza a sbriciolarsi, o a perdere le mandorle.
  9. Tagliarli di sbieco (non proprio in diagonale, altrimenti diventano troppo lunghi) e riadagiarli sulla carta forno e infornare per altri 10 minuti alla stessa temperatura. In 10 minuti circa dovrebbero dorare, altrimenti prolungare la cottura.
  10. Consumarli ben freddi. Si conservano bene anche per qualche giorno chiusi in un barattolo.
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Li ho apprezzati molto con le bollicine di un buon spumante.


E se non si fosse ancora capito con questa ricetta partecipo al contest di Peperoni e Patate "La Svizzera nel piatto", in collaborazione con Formaggi dalla Svizzera.


E per la prossima ricetta... Stay tuned!


Oggi si festeggiano due ricorrenze importanti: il World Bread Day e la Giornata Mondiale dell'Alimentazione. Combinazione o no, queste due giornate si coniugano perfettamente; del resto la prima cosa a cui si associa l'alimentazione è proprio il pane: alimento base e di sostentamento per eccellenza.
Ricordare queste due occasioni significa prendere consapevolezza riguardo al problema della fame che purtroppo affligge ancora molte persone al mondo. E non serve andare tanto lontano, anche da noi i poveri stanno aumentando.
Ovviamente attraverso un semplice post non riusciremo a risolvere questo tremendo problema, ma per lo meno proviamo a tenere alta l'attenzione e perché no, condividere quello che prepariamo con chi ne ha veramente bisogno.

Panini tedeschi laugenbrot alla soda ricetta perfetta - Laugenbrot soda bread recipe

Massi ed io abbiamo deciso di ricordare questa giornata con dei buonissimi Laugenbrot, panini tipici dei Paesi di origine sassone che vengono prima immersi in un bagno di soda e poi cotti in forno. Il risultato è un panino con una crosticina scura all'esterno e una mollica soffice e gommosa all'interno. Il profumo e il sapore sono inconfondibili e possono essere aromatizzati in superficie a piacimento.

Panini Laugenbrot

Preparazione: 25 min.Cottura: 25 min.Riposo: 2 ore o più
Porzioni: 18 panini circa Kcal/panino: 140 circa
Ingredienti:

Per l'impasto:
  • 270 ml di acqua
  • 40 g di burro
  • 1 panetto di lievito di birra da 25 g
  • 1 cucchiaino di zucchero
  • 10 g di sale
  • 300 g di farina 00
  • 200 g di farina 0
  • 50 g di sesamo e/o semi di papavero
Per la soluzione:
  • 2 litri di acqua
  • 16 cucchiaini di bicarbonato di sodio
  • 3 cucchiaini di sale
Preparazione:

  1. In un bricco sciogliere il panetto di lievito di birra sbriciolato in 200 ml di acqua tiepida, aggiungere lo zucchero e tre cucchiai di farina setacciata, mescolare il tutto.
  2. Lasciare riposare circa un quarto d'ora sino a che non si sarà formata una bella schiuma. Intanto disporre il resto delle farine setacciate a fontana, unire il burro e poi il contenuto del bricco.
  3. Iniziare a impastare, poi unire il sale e il resto dell'acqua ottenendo una palla liscia, morbida e che non si attacchi alle mani.
  4. Disporre la pasta in una ciotola infarinata, coprirla con un panno e lasciarla lievitare per almeno un'ora o più.
  5. Una volta lievitato, dividere l'impasto in 18 pezzi di circa 40 grammi ciascuno e farne delle palline da far riposare sulla spianatoia per almeno 20 minuti.
  6. Nel frattempo portare ad ebollizione l'acqua per la soluzione, unire il bicarbonato e il sale.
  7. Immergere 3-4 panini alla volta dentro la soluzione e tirarli su con una schiumarola dopo circa 30 secondi. Adagiarli delicatamente sulla placca da forno rivestita di carta forno.
  8. Cospargere la superficie con sale grosso, semi di sesamo e/o di papavero a piacimento.
  9. A questo punto accendere il forno a 200-210 °C in modalità ventilata e una volta che si è raggiunta la temperatura tagliare la superficie dei panini con una lama molto affilata. Non serve andare a fondo ma semplicemente incidere la sottile "crosticina" che si è formata.
  10. Infornare e cuocere per almeno 20 minuti fino a completo imbrunimento.
Note:

E' bene specificare che a livello industriale viene utilizzato un bagno di soda caustica al posto del bicarbonato. Noi per stare più tranquilli e non rischiare non lo facciamo.
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Un consiglio: per incidere la superficie utilizzare una lama molto affilata come quella di un taglierino, o una lametta. Inoltre non andare di punta ma orizzontalmente alla superificie del panino. Le prime volte ho inciso troppo.
Nei tre panini della foto sopra ho voluto riportare le tre differenti tipologie di taglio:
a) quello al sesamo ha una incisione verticale;
b) quello in primo piano ha una incisione orizzontale di media profondità;
c) quello ai semi di papavero sulla sinistra ha una incisione superficiale orizzontale.

Ai fini del gusto non cambia niente, è solo questione di estetica.
Il taglio c) di solito è quello più comune.


Esiste qualcosa di più bello che fare felici le persone che amiamo? Per me no, la loro gioia è la mia.
E la gioia che provo quando guardo il viso del mio Massi quando gusta questa torta, o quando ne descrive la bontà a qualcuno è fortissima. Descrive la frolla e l'alto strato di crema alla vaniglia e poi indica soddisfatto quanta se ne è mangiata. Sebbene che sia una delle sue preferite non gliela preparo spessissimo, anche perché è una bomba. Una vera bomba calorica, ma anche di bontà.

Torta della nonna ricetta perfetta con intreccio della frolla sul bordo - amazing custard and pinenut tart recipe

Ho deciso di pubblicare questa ricetta sperando che anche i vostri morosi/e, mogli/mariti, figli, amici e cari possano gustarla felici al pari del mio Massi. Oltre alla soddisfazione per il vostro palato (perché è veramente buonissima) ci sarà anche l'appagante soddisfazione nel vedere felici chi amate. Son cose; son cose che meritano. :-)


Torta della nonna

Preparazione: 45 min.Cottura: 1 h 10'Riposo: 30 min. + 3 ore
Porzioni: 16 Kcal/porzione: 370 circa
Ingredienti:

Per la pasta frolla:
  • 160 g di burro
  • 400 g di farina 00 + q.b. per la stesura (solo se necessaria)
  • 1 pizzico di sale
  • 3 uova intere
  • 150 g di zucchero semolato
  • Scorza di limone biologico grattugiata
Per la crema pasticcera:
  • 120 g di farina 00
  • 1 litro di latte intero
  • 1 baccello di vaniglia
  • 4 tuorli
  • 250 g di zucchero semolato
Per la decorazione:
  • Pinoli a piacere
  • Zucchero a velo
Preparazione:

Per la pasta frolla:
  1. Setacciare la farina e lavorarla con il burro ammorbidito e un pizzico di sale.
  2. Formare una fontana col composto granuloso di farina e burro, aprire al centro le uova, aggiungere lo zucchero e la scorza di limone.
  3. Lavorare bene l'impasto e poi formare una bella palla, avvolgerla nella pellicola trasparente e metterla a riposare in frigo per almeno 30 minuti.
Per la crema pasticcera alla vaniglia:
  1. Sobbollire il latte (tranne mezzo bicchiere) in una pentola con i semi del baccello di vaniglia disciolti.
  2. A parte con le fruste lavorare i tuorli con lo zucchero, poi unire poca alla volta la farina setacciata e il latte freddo tenuto da parte.
  3. Unire adesso il composto di uova nella pentola poco alla volta e mescolando con una frusta.
  4. Continuare a mescolare fino a raggiungere il bollore a fuoco dolce per alcuni minuti e finché la crema non si sarà ben addensata.
  5. Spegnere il fuoco e lasciare raffreddare la crema, mescolando di tanto in tanto.
Assemblaggio del dolce:
  1. Infarinare leggermente il matterello e il piano di lavoro con un poco di farina. Lavorare poco più di metà della pasta frolla stendendola a disco in modo che possa foderare la teglia e anche i bordi.
  2. Imburrare e infarinare la tortiera con ø 28 cm (è solo per abitudine e sicurezza, ma si può anche non fare: la frolla grazie al burro non attacca).
  3. Avvolgere la pasta frolla sul matterello e srotolarlo sulla teglia.
  4. Eliminare gli eccessi rotolando il matterello sui bordi.
  5. Bucare la pasta frolla sul fondo della teglia e poi versare la crema pasticcera raffreddata.
  6. Stendere quindi la parte restante della frolla e ricavare un disco sottile per coprire la crema. Avvolgerlo, come per la base, sul matterello e srotolarlo sul dolce.
  7. Chiudere bene i bordi dei due dischi di frolla per far sì che non esca crema e ritagliare la frolla in avanzo.
  8. Cospargere la superficie con pinoli a piacere premendoli leggermente per farli aderire.
  9. Con gli avanzi della frolla ho fatto una piccola treccia per decorazione che ho adagiato sul bordo. In cottura poi si è del tutto saldata.
  10. Infornare a 180 °C in modalità ventilata per 45-50 minuti.
  11. Estrarre la torta dal forno una volta pronta e lasciarla raffreddare completamente prima di toglierla dalla teglia facendo attenzione a non romperla visto che è piuttosto grande.
  12. Cospargere la superficie con zucchero a velo e lasciarla riposare in frigo dove va sempre tenuta fino al momento di consumarla.
Note:

Il modo migliore per consumare questo dolce è farlo riposare in frigo per almeno 3 ore prima di servirlo.
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Che ne dite della treccina di frolla sul bordo? E' facilissima è l'effetto secondo me è proprio carino. :-)



Oggi e domani si terrà a Quinto di Verona nella splendida Villa Cà Vendri l'ottava edizione del prelibato concorso dei prodotti casari veneti: il "Caseus Veneti".

Mostre di formaggio e degustrazione

Questo concorso prevede la partecipazione quest'anno di oltre trecentoventi formaggi veneti di vario tipo: freschi, stagionati, caprini, erborinati, speziati e tanti altri ancora.
La location è Cà Vendri, un complesso di strutture immerse nel verde.



Quest'anno siamo entrambi in giuria (per me è la prima volta). Eccomi qua fiera con parte del kit da assaggiatore: grembiule, tesserino, cartelletta con formaggi in lista, penna (e acqua, cracker, tovagliolo e forchettina che non si vedono).


Mentre questo è Massi che valuta ciò che ha appena assaggiato. Sarà stato buono nella valutazione?


Ogni membro della commissione tecnica non deve assaggiare ovviamente tutti e trecentoventi formaggi, altrimenti scoppierebbe e dopo un po' non sentirebbe più niente. I formaggi vengono suddivisi fra i vari tecnici e ordinati in funzione dell'intensità del sapore. I formaggi a pasta fresca è meglio assaggiarli prima di quelli stagionati, o addirittura di quelli speziati. Fare il contrario potrebbe compromettere infatti la valutazione.
Ecco alcune immagini del pomeriggio di giovedì.





Al termine dell'assaggio ci è stato consegnato uno stupendo libro sulla cucina veneta. Una marea di ricette strepitose fotografate con vera maestria. Non vedo l'ora di mettermi all'opera per provarne qualcuna. :-) Ho già attrezzato un paio di nipotini con i vari segnalibri per fargli scegliere quelle che preferiscono.


Il nostro "lavoro" si è concluso già il giovedì sera, ma chi vuole da oggi potrà visitare la mostra, assaggiare i formaggi in concorso accompagnati da vini DOC e birra.
Si potranno anche acquistare i formaggi della mostra mercato e anche partecipare a spettacoli musicali, corsi di cucina e laboratori didattici. Per saperne di più ecco il link al sito dell'evento "Caseus Veneti".


L'ingresso è gratuito e il ricavato della vendita dei formaggi in concorso sarà interamente devoluto in beneficenza.



Corro, trottolo, tingo, scrosto, carico, scarico, creo, disfo, annaspo, mi arrabatto. E non sono ancora contenta. Quel che è certo è che non zonzolo, non in questo periodo frenetico. Sono molto in giro ma non si tratta di zonzolare e al computer latito, per cui anche il blog ne risente.
Ne voglio fare tante, troppe. Tre ne faccio e altre nove mi vengono in mente. Questo è l'ultimo rapporto che ho avuto modo di misurare nel fine settimana.
Un rapporto inquietante.
Nella mia lista delle cose urgentissime da fare, nell'ultimo weekend son passata da dieci a trentaquattro.
Quando la guardo già mi parte un tic nervoso. E che diamine!
Il tempo poi di solito non è mio amico e in queste settimane men che meno.
Per cui mi ritrovo in orari davvero improbabili a fare le cose più disparate, ma veramente disparate. E poi ci devo attaccare quelle che sono di ordinaria amministrazione che però non riesco a fare in maniera "normale".
Non spolvero, estinguo.
Non lavo, decontamino.
Non disinfetto, stermino.
Non riordino, disciplino.
Non misuro, calibro.
Non leggo, divoro.
Non stiro. Quello lo fa Massi, per pietà delle camicie.
Non faccio una cosa alla volta, maledizione!
Penso, penso e ripenso. Fremo.
Il tutto però con senza il minimo broncio, anzi, trotterello allegra e soddisfatta finché non ho finito.
Troppo tardi il più delle volte.
Poi crollo e ancora piena di adrenalina ci metto un sacco ad addormentarmi.
Ed eccomi qua infatti a scrivere e dedicarmi un pochetto a questo trascurato blog.
Domani mattina trucco anti-zombie.

Il mio Massi, più divertito che preoccupato (ormai mi conosce meglio di me stessa), li chiama "Raptus".
Che brutta parola, proprio un brutto suono.
Guardo il significato online e trovo: "1) Psicologia: impulso improvviso e incontrollabile per lo più violento."
Oh mammina!
Leggo poi: 2) Estensione: momento di ispirazione improvvisa."
Fiuuuh, già meglio. Anche se effettivamente non si tratta di ispirazione, bensì di un impulso e basta. Per fortuna non violento.
Meno male che non dura molto, ma per il momento va così.

Detto questo, il tempo per i fornelli si trova sempre (it's mandatory!), quello per le foto un po' meno. Ecco quindi una ricetta buonissima fotografata per la prima volta in questo blog di sera con luce artificiale. Il risultato? 'Na roba indecente. Ma voglio riprovarci. Va beh, l'importate è sapere che questo risotto è buonissimo.

Risotto al vino rosso e uva ricetta - Red wine and grape risotto recipe

Risotto all'uva e Marzemino

Preparazione: 15 min.Cottura: 25 min.Riposo: nessuno
Porzioni: 4 Kcal/porzione: 490 circa
Ingredienti:

  • 360 g di riso arborio
  • 1 cipolla rossa piccola
  • 30 cl di vino rosso (Marzemino nel mio caso)
  • 300 g di uva nera
  • 20 g di burro
  • 60 g di Trentingrana 24 mesi (o Parmigiano Reggiano)
  • Brodo vegetale q.b.
  • Sale q.b.
Preparazione:

  1. Passare al passaverdure l'uva ben lavata. Schiacciare bene gli acini e raccogliere tutto il succo in un contenitore.
  2. Tritare finemente la cipolla e farla soffriggere nel burro fuso in una padella antiaderente.
  3. Unire il riso e lasciarlo tostare per qualche istante (io guardo quando da bianco diventa traslucido).
  4. Unire il vino e lasciare sfumare per qualche istante.
  5. Unire il succo di uva e lasciarlo assorbire. Continuare la cottura e se il riso ritirasse troppo unire qualche mestolo di brodo caldo. Regolare di sale.
  6. A cottura ultimata unire il formaggio grattugiato e mantecare per qualche istante.
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P.S.: la mia tiroide va benissimo, anzi tende al basso e non mi faccio di chissà quali sostanze strane eh! Che non si sa mai... magari è bene specificarlo. ;-)


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