Enjoy food, travels and life

Come promesso nello scorso post, ecco la versione croccante del muesli classico. Forse questa è quella più conosciuta e pubblicizzata perché più golosa e croccante. E' davvero molto molto simile a quello che si acquista ed è buonissimo! Bando alle ciance e passiamo subito alla ricetta di questo muesli così buono da leccarsi i baffi!

Muesli croccante goloso da preparare in casa ricetta homemade come quello che si compra - Crunchy muesli recipe

Muesli croccante goloso

Preparazione: 10 min.Cottura: 25 min.Riposo: 30 min.
Porzioni: 320 g circa Kcal/100 g: 680 circa
Ingredienti:

  • 90 g di fiocchi di avena
  • 25 g di nocciole
  • 15 g di mandorle in scaglie
  • 15 g di gherigli di noci
  • 5 g di pinoli
  • 25 g di uvetta
  • 40 g di miele di acacia
  • 20 g di zucchero di canna
  • 30 g di zucchero semolato
  • 30 g di acqua
  • 15 g di cioccolato fondente¹
  • 10 g di farina di cocco rapé
Preparazione:

  1. Tostare l’avena in una padella antiaderente o in forno per circa 10 minuti.
  2. A parte in un’altra padella sciogliere il miele, gli zuccheri e l’acqua fino a formare un caramello dal colore ambrato, dopodiché unire i fiocchi di avena e mescolare accuratamente con un mestolo di legno.
  3. Versare il composto su una teglia da forno rivestita di carta forno e infornare per 10 minuti a 160 °C. Nel frattempo tritare grossolanamente le noci e nocciole e farle tostare a parte nel forno.
  4. Una volta estratte dal forno le placche lasciarle raffreddare, soprattutto quella con l’avena e il caramello (anche in freezer o in abbattitore) per renderlo duro e fragile.
  5. Una volta freddi spezzettare grossolanamente il tutto e unire tutti i restanti ingredienti mescolando accuratamente.
  6. Invasare in un barattolo ermetico ben pulito e asciutto.
Note:

  1. Nel caso di persone intolleranti al lattosio o al glutine leggere attentamente l'etichetta del prodotto.
  • In questa versione ho preferito non aggiungere, anche se si possono mettere a piacimento, anche arance candite, mele essiccate e albicocche essiccate. Basta sbizzarrirsi con la fantasia.
www.zonzolando.com © - All rights reserved


Questo muesli deve essere conservato in un luogo fresco per mantenere la sua fragranza. Il miele infatti a temperatura ambiente tende a formare un blocco di muesli difficile da spezzettare. Per questo motivo io preferisco conservarlo in frigo, si mantiene granuloso, croccante e buonissimo.
Quello che si vede nelle foto è servito con yogurt bianco fatto in casa.



Quando scendo a casa in Toscana in quello che dovrebbe essere chiamato un fine settimana devo riuscire ad incastrare una serie di eventi e appuntamenti incredibili che probabilmente non riuscirei a far entrare in un mese! Ogni volta ho un sacco di inviti qua e là e spesso ne salto buona parte proprio per mancanza di tempo. La lista delle cose è lunghissima e tra amici e parenti ogni volta siamo invitati a circa una quindicina di pranzi, aperitivi e cene. Insomma è impossibile accontentare tutti.
Questa volta ho deciso di accontentare gli amici (oramai sparsi come me per l'Italia e per il mondo) che ho avuto il piacere di rincontrare in una grande reunion che ci ha portato a chiacchierare davanti ai tavoli del "Buffalo Saloon" in darsena a Viareggio.

Il locale si trova vicinissimo al mare in una posizione decisamente strategica per chi vuole passare una serata in compagnia di amici in mezzo alla movida viareggina. Inoltre proprio per come è strutturata la darsena ci sono una serie di locali limitrofi in cui ci si può davvero sbizzarrire con aperitivi, bevute, cene ecc.

Il Buffalo Saloon è un locale grande e molto affollato, decisamente troppo affollato. Agghindato come un vero e proprio tex-mex fa la sua bella figura con bandiere, statue e un toro meccanico. C'è anche un piccolo spazio di intrattenimento per i più piccoli (che se portati di sera potrebbero uscire più rimbambiti che mai).

Le nostre ordinazioni sono state:

Buffalo Saloon Viareggio recensione opinioni pareri
Barbeque Ribs

Sancho Panza

La carne del primo piatto era piuttosto buona e anche le patate non erano male. La pancetta nel secondo era praticamente la metà di quella prospettata nell'immagine riportata sul menù e in parte anche abbrustolita (per non dire carbonizzata). Il resto di verdure era ottimo.


Il servizio ai tavoli, proprio per il grande affollamento, risente molto di lentezza, caos e poca cura nei confronti di chi sta al tavolo; per cui chi si siede ai tavoli è costretto ad armarsi di un po' di pazienza.
I nostri tempi di attesa, probabilmente anche grazie alla compagnia, non sono stati esageratamente lunghi (almeno così ci è parso) e dobbiamo ammettere che con il numero delle persone presenti nel locale non deve essere stato facile per i camerieri gestire il tutto.


I prezzi sul menù variano dagli 8,00 ai 18,00 € e comprendono primi, secondi, grigliate di carne, pizze e dolci.

Riassumendo:
Periodo: marzo 2012
Dove: Buffalo Saloon - viale Europa, 29 - Zona Darsena di Viareggio (LU)
Pregi: ottima collocazione per serate nella movida viareggina, buona ricostruzione dell'ambiente a tema, porzioni abbondanti e prezzi alla portata di tutti.
Difetti: servizio da migliorare, caotico.


Molte volte gli gnocchi di patate che si assaggiano in giro o che si acquistano al supermercato hanno una consistenza dura e gommosa, quasi da chewing-gum e sanno solo di farina. Ovvio che poi son questioni di gusti ma per me gli gnocchi, quelli buoni, sono quelli morbidi che si sciolgono in bocca e che sanno veramente di patate.
La durezza e gommosità di queste palline irresistibili può dipendere da molti fattori, in primis dalle materie prime e dal loro dosaggio e poi dalla manualità di chi li ha preparati.

Ricetta per gnocchi di patate perfetti - potato gnocchi perfect recipe

Innanzitutto occorre scegliere un'ottima materia prima: le patate.
Quelle ideali per noi sono quelle rosse di montagna a pasta gialla perché contengono un minore tenore di umidità per cui necessitano di meno farina nell'impasto. Ad ogni modo sono ottime tutte quelle più ricche di amido e in ogni caso è bene scegliere sempre quelle più vecchie che saranno senz'altro più disidratate e farinose.


Gnocchi di patate

Preparazione: 30 min.Cottura: 50 min.Riposo: nessuno
Porzioni: 4 Kcal/porzione: 275 circa
Ingredienti:

  • 600 g di patate biologiche per gnocchi
  • 150 g di farina 00 (ma anche 180 – dipende dall’impasto)
  • 1 tuorlo¹
  • Sale q.b.
Preparazione:

  1. Lavare le patate e immergerle con la buccia² in un pentolino ricoprendole di acqua fredda. Portare a bollore e farle cuocere fino a che infilzandole con una forchetta non opporranno alcuna resistenza al suo affondamento. Scolarle bene e lasciarle raffreddare completamente. Questa operazione si può fare anche la sera prima.
  2. Privarle della buccia e poi schiacciarle con uno schiacciapatate riducendole in purea.
  3. Formare una fontana, unire solo 100 g di farina, un pizzico di sale ed eventualmente il tuorlo d'uovo.
  4. Lavorare fino ad ottenere un impasto omogeneo. Qualora tendesse ad attaccarsi troppo (cosa che può dipendere dal tenore di umidità nelle patate e dall'aggiunta dell'uovo) unire altra farina.
  5. Infarinare leggermente il tavolo di lavoro con la restante farina (circa 50 g).
  6. Dividere l’impasto in varie parti e formare con le mani dei bastoncini di pasta larghi circa 1,5 cm.
  7. Tagliare gli gnocchetti della lunghezza di 2 cm circa e poi passarli sull’apposito strumento che li riga o sui rebbi di una forchetta rovesciata e leggermente infarinata. Mia nonna li passava sul retro di una grattugia per formaggio.
  8. Tuffarli in acqua bollente salata fino a che non torneranno a galla. Io li lascio qualche secondo in superficie prima di scolarli.
  9. Condirli a piacimento secondo i gusti.
Note:

  1. L'uovo è facoltativo, io in questo caso non l'ho messo perché la pasta delle patate (biologiche per gnocchi e di prima qualità della Val di Gresta) mi ha permesso di ottenere la giusta consistenza e inoltre eravamo solo in due per cui dimezzando le dosi non mi andava di sprecare solo metà tuorlo e lasciare l'albume. Qualora l'impasto non tenesse bene allora aggiungere l'uovo e di conseguenza anche un altro po' di farina (in questo caso a "occhio", anzi a "mano"). Insomma la scelta se inserire o no l'uovo dipende dall'impasto e dai gusti personali. Più farina si usa, più però aumenterà la durezza degli gnocchi. Io lo consiglio se le dosi fossero per 8 invece che per 4. Per 4 può bastare anche un tuorlo.
  2. E' preferibile non pelare le patate in quanto la buccia permette di trattenere amido e quindi di utilizzare meno farina nell'impasto.
www.zonzolando.com © - All rights reserved


Una curiosità
Perché gli gnocchi quando son cotti vengono a galla? In realtà non vengono a galla perché sono cotti ma perché micro bollicine di aria che si formano per effetto della bollitura si vanno ad inserire nelle superfici porose degli gnocchetti che quindi vengono a galla. Se infatti si aspettasse qualche tempo gli gnocchi tornerebbero sul fondo come qualsiasi altro tipo di pasta. Ed ecco perché li lascio cuocere qualche secondo in superficie prima di scolarli.


Piccole varianti
C'è chi ama aggiungere nell'impasto un pizzico di noce moscata, una spolverizzata di Parmigiano Reggiano o qualche pizzico di spezia.

Insomma la ricetta base è questa, poi sbizzarritevi a piacimento! E buon appetito!


Okay, adesso lo yogurt buono di quello fatto in casa ce l'abbiamo, ma con cosa lo gustiamo? Beh, io la mattina ho davvero l'imbarazzo della scelta: dal miele biologico millefiori con le noci tritate, alla frutta fresca a pezzettini, ai corn flakes, alla marmellata, fino ad arrivare al sanissimo muesli.

Muesli alla frutta secca prepararlo in casa ricetta vegana - vegan muesli recipe

Questo favoloso mix di cereali e frutta è stato "inventato", o meglio perfezionato e promosso, agli inizi del 1900 dal medico svizzero Maximilian (questo nome ultimamente ricorre un po' spesso ;-P) Bircher-Benner che adottò questa dieta come parte di una terapia per i pazienti del suo ospedale e che aveva sperimentato in uno dei suoi viaggi con la moglie sulle Alpi svizzere. Bircher-Benner è anche considerato fra i seguaci se non fondatori del crudismo.

La ricetta originale prevede una miscela di fiocchi di avena, succo di limone e mela grattugiata, mentre oggi come sappiamo, si può trovare con miele, frutta secca di vario tipo e cioccolato. C'è chi dice che debba essere accompagnato con succo di arancia (probabilmente per ragioni vegane) o più comunemente viene consumato con latte e yogurt, come nel mio caso.

In questo post ho deciso di proporre la mia ricetta base che ritengo buonissima, ma appena riuscirò pubblicherò anche quella più croccante e golosa.

Muesli alla frutta secca

Preparazione: 10 min.Cottura: 10 min.Riposo: nessuno
Porzioni: 235 g circa Kcal/100 g: 390 circa
Ingredienti:

  • 100 g di fiocchi di avena
  • 10 g di semi di sesamo
  • 30 g di uvetta
  • 10 g di mele disidratate
  • 10 g di riso soffiato
  • 15 g di mandorle in scaglie
  • 10 g di farina di cocco rapé
  • 20 g di scorze di arance candite
  • 15 g di corn flakes
  • 15 g di albicocche essiccate
Preparazione:

  1. Tostare l’avena ed il sesamo in una padella antiaderente a fuoco medio facendo attenzione a non scurirli troppo. E' meglio fermarsi quando si avverte l'inconfondibile profumo del sesamo tostato (dopo 8-10 minuti circa).
  2. Lasciare raffreddare e poi unire tutti gli altri ingredienti tritati grossolanamente.
  3. Mescolare accuratamente e invasare in un barattolo ermetico ben pulito.
Note:

Si serve mescolandolo al latte o allo yogurt.
www.zonzolando.com © - All rights reserved

Donne! Non volete le rughe, volete la naturale regolarità e disintossicarvi? Mangiate yogurt e muesli!

Eh sì, perché il muesli oltre ad essere un'ottima carica di energia per la giornata è ricchissimo di vitamina A, E, del gruppo B e C e di fibre e oltretutto è anche facilissimo da preparare. Visto che poi lo si prepara in casa si può optare per numerosissime varianti a seconda dei gusti.



Non c'è niente che dia più soddisfazione che prepararsi i cibi fatti in casa.
Una delle cose più semplici in cui cimentarsi è lo yogurt.
In casa Zonzolando... se ne consumano quintali all'anno e ogni mattina un bel vasetto non manca mai. A dirla proprio tutta sono io quella che lo consuma e Massi quello che lo prepara.

Come preparare lo yogurt in casa e yogurt greco - homemade yogurt recipe

Partiamo da un'informazione di base: non abbiamo la yogurtiera. Troppo facile altrimenti! :-) O troppo comodo forse, ma lasciamo perdere... Probabilmente se la avessimo non la useremmo, quindi facciamo senza.

Il post di oggi quindi non è dettato dalla mia esperienza diretta ma piuttosto da quella di osservatrice che racconta per dovere di cronaca la preparazione di una ricetta tanto buona e genuina come lo yogurt.

Con questo post iniziano ufficialmente le puntate dedicate a Massimiliano in cucina: rare ma costanti. Non si avvicina ai fornelli praticamente mai (viziatello eh?!) ma quando si cimenta ottiene risultati strepitosi, soprattutto con la lavorazione dei latticini partendo dal latte crudo.


Il Dottor Frankesteinmilk ne:
1) Yogurt homemade: it could work!
Tante genuine soddisfazioni con piccolo sforzo



Il Dott. Frankesteinmilk racconta la sua esperienza in modo che tutti possano replicarla. “Ci sono voluti anni di lavoro e sacrifici ma... Si può fare!” assicura

Vestiti i panni del Dott. Maximilian Frankesteinmilk Junior il cui motto è "i latticini per me non han segreti", quello che cinque minuti prima era il mio moroso, verifica che vi siano tutti gli strumenti necessari per l'operazione che si appresta a compiere: termometro digitale, una pentola a bordi alti con coperchio, coperta, mestolo, fonte di calore, recipiente, acqua. Passa poi all'analisi degli ingredienti: 1 litro di latte intero crudo, 100 ml di yogurt bianco intero.
Il dottore, dopo aver chiarito che il suo nome si pronuncia Frankesteinmailk e non Frankesteinmilk come erroneamente interpretavo, passa alla preparazione dello yogurt scaldando il latte in un recipiente immerso a sua volta in uno più grande riempito di acqua tiepida, sul fuoco controllando accuratamente e spesso la temperatura. "Trattandosi di latte crudo" - spiega - "occorre procedere con un processo di pasteurizzazione (più comunemente chiamata pastorizzazione) che consiste nell'aumentare l'energia cinetica delle molecole del latte sino ad una temperatura di 336,15 K (63 °C per noi umani) e mantenerla tale per almeno 30 minuti oppure sino a 348,15 K (75 °C) per 15 secondi (secondi, non minuti!)". Qualora si avesse già il latte pastorizzato ovviamente questa operazione risulta del tutto superflua.

Il dottore aggiunge poi che una volta pastorizzato il latte si può anche scegliere il quantitativo di materia grassa all'interno dello yogurt e determinarne il contenuto calorico. Si può infatti dopo la pastorizzazione scremare o parzialmente scremare il latte e procedere poi con il passaggio successivo, ovvero quello della moltiplicazione batterica. Il dottore a questo punto prende il latte e lo porta ad una temperatura di 313,15 K (40 °C), inocula lo yogurt intero e mescola leggermente per amalgamare il tutto. Immerge il recipiente in una pentola più grande riempita di acqua alla temperatura di 318,15 K (45 °C), chiude il coperchio e avvolge la pentola in una spessa coperta. Nel periodo invernale temendo un raffreddamento più rapido posiziona il tutto vicino a un calorifero o senza coperta in un forno leggermente riscaldato. Occorreranno dalle 8 alle 10 ore perché i fermenti lattici vivi contenuti nell'innesto si moltiplichino e creino il classico yogurt che conosciamo. Maggiore sarà il tempo a cui teniamo la miscela a 40 °C e più lo yogurt risulterà acido.
Se non si è certi della durata di maturazione basta assaggiare lo yogurt con un cucchiaino. "E' possibile che le prime volte lo yogurt non risulti proprio denso e cremoso come quello acquistato, - spiega il dottore - ma non bisogna demordere e continuare a provare. Ogni volta che si vorrà produrne ancora basterà procedere come descritto sopra e innestare il latte con parte dello yogurt prodotto la volta precedente. Niente di più semplice. SI PUO' FAREEEE!!!" A seguire il labne, questo grande sconosciuto. Ce la farà il professore? Lo vedremo nella sua prossima puntata.
www.zonzolando.com © - All rights reserved

Ed ecco il risultato del dottore che io gusto tutte le mattine:


Se si preferisce una consistenza più soda e compatta si può preparare lo yogurt greco, che non è altro che il normale yogurt che facciamo in casa e filtrato da parte del suo siero per qualche ora in frigo (io lo lascio quattro ore ma si può anche fare di più) tramite un panno o una garza ben pulita.
E' grazie a questo procedimento che lo yogurt perdendo la sua parte acquosa prende corpo e assume la compattezza che tutti conosciamo.

Ovviamente essendo meno diluito a parità di peso risulta più calorico dello yogurt normale.

Come si può vedere in commercio, si può regolare il contenuto di grassi scegliendo il latte di partenza intero, parzialmente scremato o scremato. Alcuni in barba alle calorie aggiungono anche panna, e devo dire che il sapore che acquista lo yogurt è davvero portentoso. Il rendimento nel mio caso è del 65%, ossia da 100 g di yogurt bianco ottengo 65 g di yogurt greco.


Quanto sono buone? Tanto! Quanto ci vuole per farle? Tanto! Quanto ne vale la pena? Tanto!
Questo basta per rendere l'idea della bontà di questa ricetta che ha come unico difetto il tempo di disidratazione in forno, terminato il quale sarà solo e puro godimento.

Ricetta Mele essiccate o disidratate preparazione in casa homemade recipe dried apples

Mele essiccate

Preparazione: 10 min.Cottura: 3-5 oreRiposo: nessuno
Porzioni: 100 g circa Kcal/100 g: 160 circa
Ingredienti:

  • 4 mele piuttosto vecchie
  • 3 g di zucchero di canna
  • 2 cucchiaini di succo di limone biologico (facoltativo)
Preparazione:

  1. Sbucciare accuratamente le mele. Io le scelgo piuttosto vecchie perché più dolci e più povere di acqua; come si può vedere dalla foto infatti sono leggermente raggrinzite. Non ho un tipo di mela preferenziale, prendo quelle più mature a disposizione. Affettarle finemente con una mandolina, scartando il torsolo. Chi vuole farle più carine può affettarle per traverso lasciando il simpatico buchetto nel mezzo, altrimenti si può affettarle per lungo e ottenere invece il mio risultato.
  2. Disporre le fettine su una placca da forno rivestita con carta forno avendo cura di non sovrapporle.
  3. Spolverizzare con qualche chicco di zucchero di canna e eventualmente con una vaporizzazione del succo di limone (facoltativo).
  4. Infornare a 80 °C per almeno 3 ore lasciando il forno leggermente aperto con un canovaccio per far uscire l’umidità. A seconda del tenore di umidità il tempo necessario per la disidratazione potrebbe anche essere più lungo, anche 5 o persino 8 ore. Per essere sicuri basta provare la tendenza della mela a piegarsi, minore è più secca è.
  5. Invasare in barattoli sterilizzati.
Note:

Il limone ha la funzione di non far ingiallire la mela sia durante la preparazione che durante la cottura.
Io non lo metto per i seguenti motivi:
a) come me non funziona, il colore risulta dorato lo stesso;
b) ci mettono di più a seccarsi perché il limone è comunque ricco di acqua;
c) prendono un leggero aroma al limone che per quanto buono si sente e io invece voglio quello puro della mela.
www.zonzolando.com © - All rights reserved

Spesso si trovano anche ai distributori di snack o al supermercato in piccoli sacchettini di plastica. La preparazione per farle in casa è semplicissima e richiede qualche minuto. Si conservano molto bene in barattoli ben chiusi e la sera in qualche momento di relax prendiamo il barattolino e ce le sgranocchiamo come se fossero chips dolci.



Quando ho visto il commento di Sara di Magie dal Forno sono rimasta piacevolmente stupita e felice. E' il primo "premio/gioco" a cui prendo parte e lo faccio volentieri. Ringrazio tantissimo Sara per aver pensato al nostro blog, che non è cosa da poco visto il numero di blog davvero bellissimi che coesistono in rete! Appena letto il commento son corsa da Massi a dirglielo e anche lui ne è stato molto contento.


Ma veniamo allora al sodo: questo gioco consiste nel raccontare sette cose di noi e poi girare il premio ad altrettanti blog per conoscerci meglio. Ecco i nostri sette punti:

1) Non so esattamente il motivo per cui abbiamo iniziato questo blog, di certo né per moda, né per ricettario, forse per gioco. So solo che ne parlavamo da un bel po' e una sera come tante abbiamo finalmente deciso di scrivere il primo post e fino ad adesso non ci siamo ancora stufati. Zonzolando... era solo una pagina bianca e vuota, oggi qualcosina in più. :-)

2) Amiamo tantissimo viaggiare, amo cucinare, entrambi mangiare. E' per questo che è nato il nome del blog. Zonzoliamo in giro, zonzoliamo in cucina... senza pensare alla meta finale o al piatto, ma gustando già il viaggio e/o la preparazione. Zonzolando era quindi il nome perfetto (a nostro avviso) per raccontare il godimento di un percorso e non solo di un punto di arrivo.

3) Come ho già detto Massi è il mio psicoterapeuta di fiducia, nonché amico e moroso. Stiamo felicemente insieme da ormai quasi ben dodici anni.

4) Abbiamo un cagnolone stupendo e buonissimo che si chiama Docs o Dox come nella parodia di 610 di Radio2.

5) Il mio colore preferito (se fosse tale) è il bianco, o il rosso; quello di Massi è l'azzurro.

6) Ci riteniamo strafortunati, quasi dei privilegiati sotto tanti punti di vista. Ovviamente le sfighe sono dietro l'angolo ma cerchiamo di vedere il lato buono di ogni cosa.

7) Non ci piace la colazione a letto e non c'è giorno in cui non la facciamo. Non avremmo le forze per affrontare la giornata.

Ecco adesso la parte più difficile, quella di scegliere i blog a cui girare questo premio. Abbiamo letto che in molti lo hanno già ricevuto per cui abbiamo deciso di assegnarlo a chi non ha ancora avuto modo di raccontarsi. Sperando quindi di non fare cilecca (al massimo qualcuno lo riceverà doppio), ecco i nostri sette blog rigorosamente in ordine alfabetico:


Insomma quando si riceve qualcosa è bello poterlo condividere, quindi buon premio a tutti! :-)


Questo risotto super semplice e veloce ci piace tantissimo. E' saporito e il "dolce" dei porri lo rende davvero particolare. Ovviamente questa è la ricetta base con la quale poi si possono costruire numerose varianti tramite l'aggiunta di pancetta, o taleggio ecc.

Risotto ai porri ricetta semplice - veggie easy light leek risotto recipe

Risotto ai porri

Preparazione: 10 min.Cottura: 25 min.Riposo: nessuno
Porzioni: 4 Kcal/porzione: 510 circa
Ingredienti:

  • 360 g di riso carnaroli
  • 400 g di porri biologici
  • ½ bicchiere di vino bianco secco
  • 25 g di burro
  • 25 g di olio extravergine di oliva
  • Brodo vegetale q.b.
  • 50 g di Trentingrana grattugiato (o Parmigiano Reggiano)
  • Sale q.b.
Preparazione:

  1. Pulire i porri, tagliarli a rondelle piuttosto sottili e metterli a rosolare in padella con l'olio caldo.
  2. Unire il riso e farlo tostare per qualche istante.
  3. Sfumare con il vino bianco poi aggiungere il brodo vegetale man mano che il riso lo assorbe.
  4. Cuocere per 15-20 minuti.
  5. Aggiustare di sale e al termine della cottura mantecare col burro e il formaggio grattugiato.
www.zonzolando.com © - All rights reserved


Torna su