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Visto che nello scorso post ho parlato e fotografato i bretzel che ci siamo mangiati in giro per le nostre zonzolate ho deciso di farvi vedere come li preparo io in casa. Buoni accompagnati con i soliti würstel e crauti, non li disdegniamo anche come semplice pane di accompagnamento.
Sono molto semplici da fare, non richiedono una lavorazione eccessiva e noi ne andiamo letteralmente pazzi!

Preparare i bretzel prezel pretzel impasto per panini soda ricetta - prezel recipe

Brezel - Bretzel - Pretzels

Preparazione: 25 min.Cottura: 25 min.Riposo: 90 min.
Porzioni: 8 Kcal/porzione: 265 circa
Ingredienti:

  • 500 g di farina 0 (o misto con manitoba)
  • 270 ml di acqua
  • 40 g di burro
  • 1 panetto di lievito di birra da 25 g
  • 10 g di sale fino
  • 3 cucchiai colmi di bicarbonato
  • 10 g di zucchero
Per la decorazione in superficie (a piacimento):
  • Semi di sesamo, e/o anice, e/o cumino
  • Sale grosso
Preparazione:

  1. Disporre la farina a fontana in una ciotola, unire il lievito di birra sbriciolato e lo zucchero.
  2. Versare circa mezzo bicchiere di acqua tiepida e iniziare a impastare. Lasciare riposare qualche minuto per far lavorare il lievito con lo zucchero.
  3. Aggiungere poi il burro ammorbidito, il sale e il resto dell’acqua formando una palla liscia e ben compatta senza la tendenza ad attaccarsi alle mani.
  4. Coprire con un panno e lasciare riposare per almeno un’ora.
  5. Impastare nuovamente e dividere la pasta in 8 palline uguali. Lavorare ciascuna allungandola fino a circa 50 cm. – Io prendo la pallina, la sollevo e la faccio rotolare fra le mani lasciandola allungare per gravità verso il basso. La giro, prendo l’altra estremità e la ripasso con le mani. In questo modo rimane più grossa al centro e fine ai capi. - Formare prima una C, poi incrociare le estremità, fare un giro e legarle alla gobba della C (nella foto a fianco manca un giro).
  6. Lasciarli riposare per 20 minuti per farli ancora lievitare.
  7. Nel frattempo mettere a bollire dell’acqua in una pentola e versarvi 3 cucchiai di bicarbonato.
  8. Immergere ciascun bretzel per circa 40 secondi nell'acqua, girarlo e poi estrarlo e scolarlo con una schiumarola.
  9. Asciugarlo velocemente tamponandolo con un canovaccio e disporlo su una placca da forno rivestita con carta da forno.
  10. Cospargere la superficie con sale grosso a piacimento ed eventualmente con sesamo, anice o cumino. Praticare una leggera incisione lungo la gobba della C prima di infornarli. L’effetto sarà quello di avere un rigonfiamento più chiaro proprio lungo l’incisione.
  11. Cuocere poi in forno per 20 minuti a 200 °C.
Note:

  • Noi preferiamo la versione base senza sesamo, anice e/o cumino. Se proprio dovessimo consigliarne una fra le tre proposte sceglieremmo quella col sesamo.
  • E' bene poi specificare che a livello industriale viene utilizzato un bagno di soda caustica al posto del bicarbonato. Noi per essere più tranquilli e non rischiare non lo facciamo.
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Questi bretzel non hanno una forma perfetta, ho dimenticato infatti di fare ancora un giro con le estremità dell'impasto. Per fortuna ci ha rimesso solo l'estetica, ma non il gusto. :-)


Dopo la bella passeggiata lungo il lago dello scorso post abbiamo deciso di rifugiarci dal freddo e dal vento (nonostante la splendida giornata soleggiata) in questo bel posticino, già a noi noto, nel centro di Riva del Garda.

Il locale, un ristorante tipico bavarese che fa anche da hotel tre stelle, è piccolo ed accogliente e si articola in più aree e livelli, fra cui una taverna. Molto bella la cura dei dettagli e l'atmosfera che ne deriva. Il personale, vestito con bei tipici costumi bavaresi, è cordiale e l'arredamento è prevalentemente in legno decorato e con intarsi.
Nella stagione più calda è anche possibile accomodarsi fuori, gustando la bella vista su una delle vie principali e più frequentate della cittadina.
Il menù, ben variegato è ovviamente ricchissimo di piatti a base di carne, würstel, patate e crauti, ma vede anche la presenza di canederli e piatti più leggeri come insalate e contorni di verdure. Sono anche disponibili taglieri di formaggi e speck, zuppe e orzotto.
Il tutto viene accompagnato da dei discreti bretzel (1,50 € l'uno) e buona birra servita in tipici boccali di ceramica decorata.
I dolci sono molteplici: dalla classica Sacher, alla meringata o al gelato in cialda con frutti di bosco caldi (prezzi intorno ai 4,50 €). Disponibile anche il menù per bambini a base di cotoletta e patatine fritte.
I prezzi per piatti singoli principali non superano i 16,00 € (generalmente dai 10,00-12,00-14,00 €) e sono disponibili menù fissi per i giorni feriali intorno ai 10,00 €.

Noi in questa occasione abbiamo scelto:

Kapuziner di Riva del Garda recensione parere menù
Würstel, crauti, patate e cipolla

Piatto del Signore

Bretzel

Un piatto che ci siamo proposti di provare al nostro sicuro ritorno sarà lo stinco di maiale con patatine fritte e la classica viennese, cotoletta con confettura accompagnata da patatine fritte.
Il locale è molto frequentato per cui è consigliabile prenotare per tempo, soprattutto la domenica (giorno nel quale il servizio può risentire di qualche rallentamento).

Riassumendo:
Periodo: gennaio 2012
Dove: Ristorante Kapunizer am See - viale Dante, 39 - 38066 Riva del Garda (TN)
Pregi: buon rapporto qualità prezzo, servizio cordiale, atmosfera accogliente.
Difetti: zona della porta in inverno da brivido, dolci rispetto agli altri piatti un po' cari.


Cielo terso, temperatura non troppo rigida per la stagione, una voglia matta di sgranchirsi le gambe nel verde e di godere di belle vedute pur rimanendo nei pressi della città. Al che chiedo a Massi: "Dove ce la zonzoliamo oggi?" E lui mi ricorda che ci avevano consigliato giusto pochi giorni prima questa passeggiata e così senza indugi né tentennamenti ci siam diretti alla volta di Riva del Garda.

La passeggiata in questione è il sentiero Giacomo Cis che da Riva del Garda, proprio in corrispondenza delle gallerie per Limone (qualche decina di metri prima sulla destra), porta a Pregasina. Per chi arriva in macchina la possibilità di parcheggiare nelle vicinanze è molto più probabile nel periodo invernale, mentre in estate è forse più conveniente lasciarla a due o tre minuti a piedi dall'inizio del percorso.

Dislivello: fino a Pregasina 450 m
Difficoltà: facile
Distanza andata e ritorno: 14 km
Tempo: 3 ore in relax
Periodo: gennaio 2012

Questo sentiero regala viste stupende, sia verso Riva e Torbole, che verso la pianura e le montagne a picco sul lago.

Strada del Ponale come arrivare sentiero passeggiata panorama Pregasina Lago di Garda

La storia di questo sentiero è davvero interessante poiché per diversi anni è costituito l'unica strada comodamente percorribile per arrivare in Valle di Ledro, la quale altrimenti sarebbe rimasta totalmente isolata sul versante del Lago di Garda. Oggigiorno un comodo tunnel ovvia a questo disagio, ma è facile pensare a quanti carri e persone l'hanno percorsa a piedi dalla sua realizzazione. Il sentiero è poi rimasto chiuso per diversi anni a causa dell'instabilità delle pareti rocciose che sovrastano la strada e che oggi sono state messe in sicurezza, per cui il sentiero dal 2004 è nuovamente aperto a pedoni e ciclisti.

Il sentiero prende il nome dal suo ideatore, Giacomo Cis (1782-1851) un commerciante originario di Bezzecca che probabilmente proprio per i suoi traffici aveva bisogno di un sentiero comodo e agevole.

La via si snoda lungo le pareti a picco sulle acque limpide del fronte Ovest del lago ed è costituito da un primo tratto sterrato intervallato da gallerie, e poi un secondo tratto asfaltato che conduce sino a Pregasina. L'andata è in costante e lieve salita con una pendenza del 5% circa, salvo l'ultimo tratto dove aumenta leggermente. La passeggiata è quindi ideale per tutta la famiglia ma è consigliabile avere dei bambini autonomi poiché il primo tratto sterrato è spesso sconnesso e ghiaioso e quindi scomodo da percorrere con passeggini e carrozzine.


Data l'esposizione a ovest consigliamo, soprattutto nel periodo invernale, di percorrere questo itinerario al mattino poiché ben esposto e soleggiato. Nel pomeriggio l'ombra arriva molto presto.


L'itinerario è molto frequentato anche da ciclisti che vengono sollecitati da numerosi cartelli a moderare la velocità, vista l'alta affluenza di pedoni e i tratti non protetti molto pericolosi a picco sul lago.


Questo lato del lago è ricchissimo di gallerie e fortificazioni risalenti al periodo garibaldino e utilizzate anche come difesa del confine nel periodo della prima guerra mondiale per cui gli appassionati avranno anche occasione di visitare fortificazioni e trincee e vedere numerosi reperti storici.


Lungo il percorso si incontra un vecchio ristorante inspiegabilmente abbandonato e decadente, il cui nome non a caso era "Belvedere" da cui si gode di una meravigliosa vista sul lago. Un cartello esplicativo per turisti riporta alcune foto dell'epoca in cui questo luogo era in auge e frequentato.


Dopo la bella passeggiata, visto che fino a Pregasina non si trova niente da mettere sotto i denti, abbiamo deciso di ritornare sui nostri passi e rifocillarci e riprendere forze in un posticino a Riva del Garda. Ma di questo ne parliamo nel prossimo post... ;-)
A presto!


Perché? PERCHE'? Perchééé???
Come posso rimediare a tanta ignoranza? Cosa mi sono persa in tutti questi anni?
Perché non me lo ha detto nessuno che i cachi erano così buoni? Se li volevano pappare tutti gli altri?

Ne ho visti per anni appesi agli alberi spogli in autunno dall'arancione chiaro al rosso in inverno e non ho mai fatto niente. Credo di averne assaggiato uno quando ero piccola, ma vedendolo mollo e all'interno un po' filamentoso non mi era piaciuto, poi non ho più ritentato. Ah, che rimpianto!

Ma da quest'anno sto cercando di rifarmi! E' da ottobre che ne mangio in quantità industriali, ne ho mangiati nella foga anche di non perfettamente maturi ritrovandomi con la bocca che assomigliava ad una prugna secca. Per cercare di rimediare al mio madornale errore ne ho persino congelata la purea sperando di poterla continuare a mangiare durante l'anno e ne ho fatta anche confettura. Insomma adesso sono una cachi dipendente!

Zonzolando come al solito nel Web, ho trovato una ricetta sul blog "La cuisine di Fabien" che mi ispirava tantissimo. L'ho leggermente rivista aggiungendo una purea di cachi pura e ovviamente da dipendente quale sono, ho aumentato la dose di cachi, ma il procedimento è praticamente uguale.

Mousse con cachi ricetta dolce cremosa e delicata - persimmon mousse recipe dessert

Mousse di cachi

Preparazione: 15 min.Cottura: nessunaRiposo: 2 ore
Porzioni: 6 Kcal/porzione: 225 circa
Ingredienti:

  • 3 cachi mela grossi e polposi
  • 90 ml di panna da montare
  • 50 g di cioccolato bianco
  • 1 albume (35 g)
  • 3 gocce di limone
  • 30 g di zucchero a velo
  • 6 biscotti amaretti secchi
  • 3 cucchiai di liquore all’amaretto
  • 30 g di mandorle in scaglie
  • 6 foglie di menta (che io ho non avevo visto il periodo)
Preparazione:

  1. Tagliare a pezzetti il cioccolato bianco e farlo fondere a bagnomaria.
  2. Pulire i cachi e ricavarne con un cucchiaio la polpa raccogliendola in un mixer e frullare il tutto.
  3. Montare la panna e a parte l’albume con le gocce di limone e lo zucchero a velo.
  4. Bagnare i biscotti in due cucchiai di liquore.
  5. Unire alla polpa di cachi (tenendone qualche cucchiaio da parte) il cioccolato fuso, la panna, il restante liquore e l’albume montato con lo zucchero. Ottenere una crema omogenea e spumosa.
  6. Versare il composto in 6 coppe. Versare in ciascuna una cucchiaiata di passata di cachi e poi adagiare un amaretto su ognuna.
  7. Riporre in frigo per 2 o 3 ore.
  8. Al momento di servire distribuire sulla mousse le mandorle in scaglie e le foglie di menta.
Note:

Ricetta tratta dal blog "La cuisine di Fabien".
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Morbida, cremosa e delicata. Insomma... 'Na squisitezza!


Oh mammina! Mi stavo completamente dimenticando di pubblicare questo post! Dai che forse sono ancora in tempo. Si tratta di un post della sezione Zonzolando... de-gusto! che eccezionalmente non ha visto me e Massi coinvolti insieme, dato che sono andata sola coi miei colleghi di lavoro.
La scelta di fare un'eccezione è derivata (giudicate voi) alla volontà di condividere la bellezza e bontà (se avete intenzione di fare una capatina anche voi) di questi piatti.

In didascalia i nomi di ciò che abbiamo gustato:

Casa del Vino a Isera Trento recensione parere menù
Carne salada con tortino di zucca

Cestino del pane

Polentina con fonduta di formaggio e funghi

Risotto ai due vini (mannaggia non ricordo quali)

Lonza di maiale con purè di sedano rapa e cipolle

Creme di mascarpone e cacao con tortino e confettura

Il tutto è stato accompagnato con dell'ottimo Fojaneghe; forse un po' troppo buono, visto che quando siamo usciti l'andatura era a zig-zag! But don't worry... guidava l'astemio del gruppo!

Scorcio dell'interno del ristorante

Ehm sì, che sbadata che sono! Meno male che l'ho messo nel titolo. Si tratta del ristorante "La casa del Vino della Vallagarina" a Isera (TN), che fa anche da enoteca con vendita diretta di numerosi e tipici prodotti gastronomici.

Riassumendo:
Periodo: dicembre 2011
Dove: Casa del Vino della Vallagarina - piazza S.Vincenzo, 1 - 38060 Isera (TN)
Pregi: servizio cordiale, buona cucina, buona selezione di vini.
Difetti: il parcheggio.


Dacché sono nata ogni anno non può né aprirsi, né concludersi senza le lenticchie con pancetta della mia mitica mamma Anna. Che siano realmente di buon auspicio o no (come in tanti dicono o sperano) non lo so dire, di per certo però so che sono buonissime e che fanno pure un sacco bene!
Ho quindi scelto proprio questa ricetta come primo post di Zonzolando... in cucina! per il 2012.

Lenticchie saporite con pancetta ricetta per natale - lentils with bacon recipe

Lenticchie con pancetta

Preparazione: 10 min.Cottura: 50 min.Riposo: nessuno
Porzioni: 6 Kcal/porzione: 225 circa
Ingredienti:

  • 250 g di lenticchie mignon secche
  • 25 g di pancetta¹ dolce
  • ½ cipolla bianca
  • 1 costa di sedano intera
  • 1 spicchio di aglio
  • 4 cucchiai colmi di salsa di pomodoro
  • 40 g di olio extravergine di oliva
  • Brodo vegetale q.b.
  • Sale q.b.
Preparazione:

  1. A seconda del tipo di lenticchie metterle in ammollo per la durata consigliata sulla confezione.
  2. Soffriggere nell’olio caldo la cipolla tritata finemente e l’aglio intero, aggiungere la pancetta e lasciare cuocere per 10 minuti.
  3. Unire il pomodoro e il brodo vegetale, poi versare le lenticchie scolate aggiungendo la costa intera di sedano.
  4. Togliere l’aglio e regolare di sale. Terminare la cottura ed eliminare il sedano.
Note:

  1. Nel caso di persone intolleranti al lattosio o al glutine leggere attentamente l'etichetta del prodotto.
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Questo contorno si presta molto bene con il consueto cotechino e con braciole di maiale, ma anche in accompagnamento a patate duchessa, o a tortini salati.


La scorsa settimana, approfittando di qualche giornata di ferie, abbiamo deciso di fare una passeggiata sul monte Stivo (2058 m). La strada che abbiamo deciso di percorrere è stata quella che generalmente è anche la più battuta, ossia quella sul versante Sud che parte da Santa Barbara, località sopra Ronzo-Chienis (TN). In alternativa si può anche scegliere di salire da Passo Bordala o da Malga Campo.

Lo Stivo è una meta molto frequentata sia per chi vuole godere dello splendido panorama sul Garda, che sulle cime innevate che lo circondano.
Ecco qualche dettaglio sulla passeggiata:

Dislivello: 890 m di salita - 890 m di discesa
Difficoltà: medio-bassa nella prima parte; l'ultimo tratto dalla malga è più ripido
Lunghezza: 4 km circa
Tempo: 2 ore e mezza andata – 2 ore ritorno (sono i tempi di solito indicati ma con un certo allenamento i tempi si accorciano notevolmente)
Periodo: dicembre 2011

Come arrivare al Rifugio Stivo Prospero Marchetti e alla cima:
da Ronzo-Chienis si seguono le indicazioni per Santa Barbara. Si segue una strada asfaltata per circa 2 km, che conduce in Loc. Sant'Antonio in cui si può parcheggiare la macchina per poi proseguire a piedi percorrendo una mulattiera (sentiero 608 bis) che conduce prima ad una malga oramai abbandonata e poi al rifugio Stivo Prospero Marchetti (2012 m). Con poco ulteriore sforzo si arriva alla cima e si può godere di questa vista:

Monte Stivo Lago di Garda come arrivare panorama mozzafiato
Lago di Garda visto dal monte Stivo

Come potete immaginare, nelle giornate limpide si riesce a vedere fino alla Pianura Padana.
Sulla cima poi c'è un punto panoramico circolare in pietra in cui l'escursionista può entrare e puntando ad una a una le varie targhette metalliche può risalire al nome delle montagne che lo circondano.

Catena del Brenta dal monte Stivo

Il monte Stivo è anche una rinomata meta per scialpinismo e durante l'inverno il rifugio, ben ristrutturato, rimane aperto soprattutto nei fine settimana e nel periodo delle vacanze. In occasione dell'ultimo dell'anno il gestore organizza solitamente un cenone (per altro sperimentato nel 2010 molto buono).

Qui sotto a destra una vista dal basso del Rifugio Stivo Prospero Marchetti.



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