Enjoy food, travels and life

Adoriamo i carciofi tanto quanto detestiamo pulirli: pungono, mani o guanti neri se non si sta attenti, purtroppo tanto scarto e nessun Santo Tecnologico che sia in grado di sostituirci in questo lavoro manuale. Ci fosse una volta, ma dico una, in cui non mi pungo mannaggia!
L'anno scorso ne avevamo un bel po' a disposizione del nostro orto e abbiamo passato un'intera serata post lavoro a pulire, cuocere, frullare e passare al passaverdure una buonissima quanto sudatissima (stiamo in montagna sì, ma ai fornelli in agosto comunque fa caldo) vellutata di carciofi.
Quest'anno (ormai qualche settimana fa, ma non ho fatto in tempo a postare la ricetta prima) abbiamo cercato di faticare meno per cui ci siamo arrangiati con questa ricetta semplice semplice di cui comunque siamo rimasti molto soddisfatti.
Insomma, senza tante convenevoli vi presentiamo la ricetta dei carciofi gratinati al forno:

Ricetta light vegetariana carciofi gratinati - Artichokes gratin light and veggie recipe

Carciofi gratinati

Preparazione: 30 min.Cottura: 30 min.Riposo: nessuno
Porzioni: 4 Kcal/porzione: 200 circa
Ingredienti:

  • 460 g di carciofi puliti
  • 1 limone
  • 30 g di pangrattato
  • 50 g di olio extravergine di oliva
  • 40 g di pecorino stagionato (o misto con Parmigiano)
  • Sale e pepe q.b.
Preparazione:

  1. Pulire i carciofi togliendo le foglie esterne, gran parte del gambo e tagliandone le punte. Eliminare anche la peluria interna con uno scavino.
  2. Metterli in una ciotola piena di acqua e succo di limone strizzato in modo che non si anneriscano man mano che si preparano.
  3. Lessarli in acqua bollente leggermente salata fino a che non risulteranno teneri. Scolarli (non troppo perché nel forno tendono a seccarsi) e tagliarli in quarti o a fettine di circa mezzo cm.
  4. Ungere una pirofila con parte dell'olio e adagiare i carciofi cercando di sovrapporli di poco l'uno all'altro.
  5. Spolverizzare con il pangrattato, il sale, il pepe, il formaggio e il resto dell'olio di oliva. Infornare per circa 20 minuti a 180 °C. Una volta ottenuta una bella crosticina dorata in superficie sfornarli e servirli immediatamente.
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Sono in lutto! Sono finite le pesche ed è appena cominciato l'autunno. Oltre che in letargo sto per entrare in depressione.
L'unico modo per placare il mio dolore è stato consolarmi con uno dei più semplici motivi per cui vale la pena vivere: i dolci! Con le ultime due miracolose pesche superstiti ho preparato queste tortine all'apparenza frollose e in realtà morbide morbide.
Gnam! Gnam! Dicevo? Uff! L'autunno... Gnam! Il Freddo... Gnam! Gnam! Mica male l'autunno! GNAM!

Tortine di yogurtt, savoiardi e pesche ricetta light

Tortine di yogurt, savoiardi e pesche

Preparazione: 15 min.Cottura: 30 min.Riposo: nessuno
Porzioni: 9 tortine Kcal/porzione: 270 circa
Ingredienti:

  • 300 ml di yogurt intero
  • 200 g di zucchero
  • 175 g di savoiardi
  • 125 g di ricotta
  • 3 uova grosse
  • 1 pesca grossa ben matura
  • 30 g di burro
  • Scorza di un limone biologico
  • Zucchero a velo
Preparazione:

  1. Tritare i savoiardi riducendoli in polvere.
  2. Lavare la pesca, dividerla a metà, eliminare il nocciolo e tagliarla a fettine.
  3. Preriscaldare il forno a 180 °C.
  4. Amalgamare con una frusta a mano lo yogurt assieme alla ricotta, unire i biscotti e lo zucchero. Unire il burro fuso e una alla volta le uova.
  5. Aromatizzare con la scorza del limone e mescolare energicamente fino ad ottenere un composto liscio e omogeneo.
  6. Imburrare gli stampini e distribuire il composto.
  7. Decorare la superficie con le fettine di pesca.
  8. Infornare e cuocere per circa 30 minuti.
  9. Una volta pronti farli raffreddare e poi cospargere con zucchero a velo.
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Il risultato? Delle morbide e tenere tortine. 'Na sccchhquisitezza!


Sì, beh nella ricetta ho utilizzato una pesca sola, è vero. L'altra purtroppo non ha mai visto le lame del coltello, ha avuto un incontro ravvicinato con le mie fauci e si è esaurita in pochi secondi: pace al nocciolo suo. Che riposi in pace... nella mia pancia! La ricordo con tanto affetto in queste foto. :-)



La "Desmontegada dele caore" a Cavalese in Val di Fiemme (Trento) è una tradizionale festa che si svolge in occasione del rientro delle capre dall'alpeggio estivo. Quest'anno si svolgeva dal 9 all'11 settembre.

Mostra dei formaggi di Cavalese 2011

Questa festa è suggestiva e rinomata per il rientro in paese dall'alpeggio estivo delle capre che vengono ornate con ramoscelli di abete e fiori. Le capre tutte agghindate vengono fatte sfilare nel cuore del paese in festa in mezzo a due ali di spettatori.
In paese quest'anno era possibile assaggiare specialità gastronomiche alle varie bancarelle allestite lungo le vie principali. Qui si potevano trovare dal formaggio di capra e vacca di vario tipo e pezzatura, allo speck, al burro, alla ricotta, per arrivare al miele e tanto altro ancora.

Una iniziativa molto interessante è stata la mostra/concorso dei formaggi di malga di cui quest'anno si è giunti alla dodicesima edizione. L'obiettivo è stato come sempre quello di promuovere e far conoscere al consumatore le proprietà ed il gusto di questi squisiti formaggi ottenuti con il latte d'alpeggio e prodotti nelle malghe o nei caseifici sparsi per il Trentino.


Il concorso prevedeva sei categorie: formaggio di vacca fresco di malga, formaggio di vacca stagionato di malga, caprino di malga e caseificio, formaggio fresco di caseificio, stagionato di caseificio e formaggi a crosta lavata.
I formaggi si potevano assaggiare gratuitamente durante l'orario di apertura della mostra che quest'anno andava dalle 10:00 alle 13:00 e dalle 15:00 alle 18:00 sia di sabato che domenica.
Devo ammettere che quest'anno erano tutti davvero molto buoni e saporiti.
Era possibile anche la degustazione e l'acquisto di miele di varie qualità accompagnato con pane o l'immancabile formaggio.

Il concorso ha avuto il suo momento clou con la premiazione dei vari vincitori delle categorie in piazza a Cavalese ed è stato simpatico imbattersi in un gruppo di malgari festosi che brindavano la loro vittoria allegramente.
Per i temerari che non avevano ancora la pancia piena (ma dubito!), era previsto un servizio di ristoro a base di polenta, crauti e pasta di maiale per 10,00 €.


Oggi poche smancerie e chiacchiericci di introduzione. Vado dritta dritta alla spiegazione di questa favolosa ricetta che piace sia ai grandi che ai piccini e che rallegra anima e corpo ad ogni forchettata. Godetevela!

Pasta con sugo di melanzane ricetta vegetariana Aubergine sauce pasta recipe light and veggie

Tortiglioni al sugo di melanzane

Preparazione: 15 min.Cottura: 25 min.Riposo: 20 min.
Porzioni: 4 Kcal/porzione: 570 circa
Ingredienti:

  • 2 melanzane biologiche di medie dimensioni
  • 400 g di tortiglioni
  • 1 mozzarella fresca da 125 g
  • 70 g di Trentingrana (o Parmigiano Reggiano)
  • 2-3 spicchi di aglio
  • 250 g di polpa di pomodoro
  • 20 g di olio extravergine di oliva
  • Basilico o prezzemolo fresco a piacere
  • Sale q.b.
Preparazione:

  1. Tagliare le melanzane a cubetti di circa 1-1,5 cm di lato, spolverizzarle con abbondante sale e adagiarle in uno scolapasta per 20 minuti a rilasciare l’acqua amara.
  2. Tritare finemente l'aglio e metterlo a soffriggere nell’olio in una padella a fuoco basso.
  3. Aggiungere le melanzane ben risciacquate e scolate e dopo pochi minuti unire la polpa di pomodoro (o pomodori a pezzi). Regolare di sale.
  4. Cuocere le melanzane per almeno 20 minuti, non devono disfarsi.
  5. Nel frattempo cuocere i tortiglioni in acqua bollente salata e scolarli ancora molto al dente.
  6. Versarli nella padella col sugo e aggiungere la mozzarella tagliata a dadini e il Trentingrana grattugiato.
  7. Mescolare e cuocere finché la pasta non sarà cotta del tutto.
  8. Unire qualche foglia di basilico fresco intero o tritato e servire.
Note:

Provatela anche con un filo di olio aromatizzato al peperoncino.
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Il sugo avanzato si può congelare (se avanza!). :-)
Et bon appétit!



Questo piatto l'ho scoperto per caso seguendo, in una delle rarissime volte che mi spaparanzo sul divano, una trasmissione televisiva e visti i commenti e le facce di coloro che l'assaggiavano mi sono decisa a prepararla non appena fossero arrivate le nostre melanzane fresche.
Da quello che ho potuto capire dal mio piccolo approfondimento sulle origini di questo piatto, esistono infinite varianti a seconda del paese, dei gusti e della tradizione.

Il Baba ghanoush è una salsa di origine medio-orientale molto diffusa anche in Egitto dove viene consumata per lo più come antipasto, in Libano invece come piatto principale e/o di accompagnamento ad altre pietanze.

Baba ghanoush melanzane tahin salsa per crostini ricetta vegana vegetariana vegan recipe aubergine sauce

Il sapore è particolare e sinceramente non posso dire che ci abbia entusiasmato subito ma devo ammettere che accompagnato col pane diventa un qualcosa per cui è impossibile smettere di mangiare. In due ci siamo fatti fuori una ciotola intera da sei persone.

Baba ghanoush

Preparazione: 5 min.Cottura: 50 min.Riposo: 10 min.
Porzioni: 4 Kcal/porzione: 225 circa
Ingredienti:

  • 2 melanzane grandi (circa 300 g di polpa)
  • 1 scalogno piccolo
  • 1 spicchio d'aglio piccolo¹
  • Succo di un limone medio
  • 2 cucchiai di salsa Tahina (40 g)
  • 4 cucchiai di olio extravergine di oliva
  • Qualche foglia di coriandolo o prezzemolo
  • Sale q.b.
Preparazione:

  1. Bucare le melanzane con i rebbi di una forchetta e cuocerle in forno intere finché la polpa non si sia ben ammorbidita, quasi sfatta. Ci vorranno circa 40-50 minuti a 200 °C.
  2. Lasciare raffreddare le melanzane 10 minuti una volta pronte e poi tagliarle a metà e ricavarne la polpa.
  3. Unire la polpa in un mixer con lo scalogno, l'aglio (eventualmente privato dell'anima) e la tahina.
  4. Unire il succo di limone, mescolare e al momento di servire unire anche l'olio e un trito di coriandolo. Aggiustare di sale. Io ho aggiunto anche qualche semino di sesamo.
Note:

  1. Se proprio l'aglio non piace mettere due scalogni.
  • Si serve con il kebab o la pita o nel caso di celiaci con pane senza glutine ed è ottima anche con un pinzimonio.
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Ci sono versioni che prevedono la maionese in sostituzione alla tahina; si può aggiungere cumino e/o prezzemolo e/o semi di sesamo tostati.
Inoltre noi abbiamo preferito passare il tutto al mixer ma spesso la polpa delle melanzane non viene passata ma semplicemente mescolata bene con gli altri ingredienti con una forchetta.



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